Ossessione bisogno di conferme e amore
Salve,
premetto che mi sono lasciata da 7 mesi circa dopo una storia di quasi 7 anni, per litigi e comportamenti non troppo belli di lui nei miei confronti, lui mi ha lasciata poi è tornato ma a quel punto non me la sono sentita io di continuare, mi sono accorta che l'amore che provavo era molto scemato. Ero però anche emotivamente molto dipendente da lui, quindi probabilmente nei mesi successivi mi è venuta a mancare fortemente la stabilità di avere qualcuno al mio fianco.
Sono una persona che dà peso alle cose, faccio fatica ad innamorarmi, sono rare le persone che mi piacciono veramente ed ero innamorata del mio ragazzo al punto di non vedere altri se non lui, sono una persona buona gentile e fedele. Prima di lui avevo avuto una sola storia di un anno e mezzo e da ragazzina avevo successo essendo una bella ragazza ma non mi piaceva mai nessuno in particolare, uscivo con ragazzi per conoscerli ma poi non provavo nulla / mi sembrava non mi dicessero nulla.
Ho la caratteristica di essere o bianco o nero e se uno mi piace tendo quasi ad ossessionarmi. Ho dato il mio primo bacio a 16 anni in vacanza e ho continuato a pensare a quel ragazzo per mesi, non essendoci scambiati i contatti.
Ultimamente, da quando mi sono lasciata, non ho avuto storie, sono uscita soltanto una volta con un ragazzo che però non mi interessava. Ho conosciuto poi un ragazzo su internet e mi ci ero fissata senza mai poi riuscire ad incontrarlo perchè abitavamo lontani, alla fine ho deciso di lasciar perdere ma ho trascorso giorni in cui avevo l'illusione di una sensazione amorosa.
Ho notato in generale che tendo ad ossessionarmi più del dovuto, la settimana scorsa sono uscita con un ragazzo che ho conosciuto da qualche settimana ed è stata una bella uscita, lui mi piaceva molto e sembrava ricambiare, ci siamo salutati con un timido bacio a stampo e parlava poi di rivedersi, il giorno dopo mi ha scritto e poi ora sembra rispondermi quando gli pare ed essere un po' evasivo. Difficilmente mi piace qualcuno e il fatto che lui mi piacesse mi ha fatto correre troppo con le aspettative e mi sono ritrovata triste e a soffrire per una cosa che non esiste, cosa pretendo da uno che ho conosciuto quattro ore una sera? Eppure è come se avessi perenne bisogno di conferme e di affetto e romanticismo e lo sto cercando magari in persone che non hanno il mio stesso desiderio? Se una persona mi piace non riesco a prendere le cose con calma e vivo tutto con molta ansia, dipendendo dalle risposte dell'altro. Questo in parte è normale nell'innamoramento, posso dire di me che probabilmente su questi meccanismi incide il fatto di aver perso mia madre all'età di 11 anni. Mi dà fastidio essere così vulnerabile, starci così male e ossessionarmi inutilmente, arrivo anche ad essere gelosa delle ex ragazze di persone che conosco poco e non mi devono nulla. E' colpa della mia insicurezza?
Non so come affrontare con più serenità e calma le cose senza farmi sopraffare dalle emozioni e dalle sensazioni.
premetto che mi sono lasciata da 7 mesi circa dopo una storia di quasi 7 anni, per litigi e comportamenti non troppo belli di lui nei miei confronti, lui mi ha lasciata poi è tornato ma a quel punto non me la sono sentita io di continuare, mi sono accorta che l'amore che provavo era molto scemato. Ero però anche emotivamente molto dipendente da lui, quindi probabilmente nei mesi successivi mi è venuta a mancare fortemente la stabilità di avere qualcuno al mio fianco.
Sono una persona che dà peso alle cose, faccio fatica ad innamorarmi, sono rare le persone che mi piacciono veramente ed ero innamorata del mio ragazzo al punto di non vedere altri se non lui, sono una persona buona gentile e fedele. Prima di lui avevo avuto una sola storia di un anno e mezzo e da ragazzina avevo successo essendo una bella ragazza ma non mi piaceva mai nessuno in particolare, uscivo con ragazzi per conoscerli ma poi non provavo nulla / mi sembrava non mi dicessero nulla.
Ho la caratteristica di essere o bianco o nero e se uno mi piace tendo quasi ad ossessionarmi. Ho dato il mio primo bacio a 16 anni in vacanza e ho continuato a pensare a quel ragazzo per mesi, non essendoci scambiati i contatti.
Ultimamente, da quando mi sono lasciata, non ho avuto storie, sono uscita soltanto una volta con un ragazzo che però non mi interessava. Ho conosciuto poi un ragazzo su internet e mi ci ero fissata senza mai poi riuscire ad incontrarlo perchè abitavamo lontani, alla fine ho deciso di lasciar perdere ma ho trascorso giorni in cui avevo l'illusione di una sensazione amorosa.
Ho notato in generale che tendo ad ossessionarmi più del dovuto, la settimana scorsa sono uscita con un ragazzo che ho conosciuto da qualche settimana ed è stata una bella uscita, lui mi piaceva molto e sembrava ricambiare, ci siamo salutati con un timido bacio a stampo e parlava poi di rivedersi, il giorno dopo mi ha scritto e poi ora sembra rispondermi quando gli pare ed essere un po' evasivo. Difficilmente mi piace qualcuno e il fatto che lui mi piacesse mi ha fatto correre troppo con le aspettative e mi sono ritrovata triste e a soffrire per una cosa che non esiste, cosa pretendo da uno che ho conosciuto quattro ore una sera? Eppure è come se avessi perenne bisogno di conferme e di affetto e romanticismo e lo sto cercando magari in persone che non hanno il mio stesso desiderio? Se una persona mi piace non riesco a prendere le cose con calma e vivo tutto con molta ansia, dipendendo dalle risposte dell'altro. Questo in parte è normale nell'innamoramento, posso dire di me che probabilmente su questi meccanismi incide il fatto di aver perso mia madre all'età di 11 anni. Mi dà fastidio essere così vulnerabile, starci così male e ossessionarmi inutilmente, arrivo anche ad essere gelosa delle ex ragazze di persone che conosco poco e non mi devono nulla. E' colpa della mia insicurezza?
Non so come affrontare con più serenità e calma le cose senza farmi sopraffare dalle emozioni e dalle sensazioni.
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Gent.le Ragazza,
i legami di attaccamento con le nostre figure genitoriali influenzano il modo in cui sviluppiamo il nostro stile relazionale nelle relazioni interpersonali da adulti.
Dal punto di vista neurobiologico siamo predisposti per entrare in relazione con l'altro e abbiamo bisogno di sentirci sicuri all'interno della relazione di coppia.
Tuttavia questo sano bisogno non va confuso con l'annullarsi nell'altro facendo dipendere il nostro benessere dalla relazione affettiva.
Sarebbe importante approfondire questi aspetti all'interno di un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta.
Il lutto ha un processo di elaborazione caratterizzato da diverse fasi quindi è necessario verificare se tale processo non sia rimasto bloccato nel passaggio da una fase all'altra.
Tuttavia la sua vulnerabilità non va colpevolizzata ma legittimata e valorizzata per evitare che diventi il pretesto per sgretolare gradualmente la considerazione che ha di sé.
i legami di attaccamento con le nostre figure genitoriali influenzano il modo in cui sviluppiamo il nostro stile relazionale nelle relazioni interpersonali da adulti.
Dal punto di vista neurobiologico siamo predisposti per entrare in relazione con l'altro e abbiamo bisogno di sentirci sicuri all'interno della relazione di coppia.
Tuttavia questo sano bisogno non va confuso con l'annullarsi nell'altro facendo dipendere il nostro benessere dalla relazione affettiva.
Sarebbe importante approfondire questi aspetti all'interno di un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta.
Il lutto ha un processo di elaborazione caratterizzato da diverse fasi quindi è necessario verificare se tale processo non sia rimasto bloccato nel passaggio da una fase all'altra.
Tuttavia la sua vulnerabilità non va colpevolizzata ma legittimata e valorizzata per evitare che diventi il pretesto per sgretolare gradualmente la considerazione che ha di sé.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 855 visite dal 06/06/2018.
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