Lutto
Salve,
Non è la prima volta che scrivo in questo forum e in questa precisa categoria. Sono una ragazza di 27 anni, ho visto morire mia mamma nel giro di due mesi per un tumore, due anni e mezzo fa. Dopo due mesi dalla sua morte è mancato mio zio a causa di un incidente stradale, e la successiva morte di mia nonna, avvenuta qualche mese ancora dopo, mi ha lasciato totalmente indifferente, nonostante il bel rapporto che avevamo. Ho passato questi due anni così, in balia di mille emozioni altalenanti. Ho visto mio padre trasformarsi, ho visto la mia casa improvvisamente vuota, senza neanche mio fratello, un enorme punto di riferimento, che si è trasferito per lavoro al nord. Ho accettato la nuova compagna di mio padre così, come se fosse normale, senza dire niente, soffocando tutto e credendo che andasse tutto bene. Devo però riconoscere che questi due anni non sono stati in fin dei conti insopportabili. Ho proseguito subito la mia vita, i miei impegni, l’universita, non ho mai trascurato i rapporti interpersonali. Insomma, ho tirato avanti riuscendo sempre a vedere il bello, nonostante tutto. Dieci giorni fa è morto il mio cane, di 14 anni. Con lei è morta una parte enorme della mia vita, dei miei ricordi, della mia infanzia. Con lei è morta per la seconda volta mia madre e la vita che avevo prima, perché lei era l’ultima cosa rimasta uguale, l’unica che ancora mi teneva legata ad un passato che adesso vedo distante. La sua morte è stato uno spartiacque tra il prima e il dopo, e questo nuovo “dopo” mi sta terrorizzando. La sua morte mi ha detto: “ok, adesso è veramente tutto diverso, adesso chiudi quella porta e ne apri una al futuro”. E per la prima volta, con la sua morte, ho sentito la morte di mia mamma, di mio zio, di mia nonna, tutto insieme, tutto nello stesso calderone. Sto avendo per la prima volta delle paure concrete e limitanti, come la morte di un altro caro, oppure la mia, o ancora, la paura di stare male, la paura di vedere ancora la sofferenza dei miei parenti. Ho paura di rimanere sola all’improvviso. Sono giovane, ma mi sento vecchia, e non so cosa fare per sentirmi veramente felice.
Che mi sta succedendo? Passerà questo stato d’animo, questa confusione? Il fatto che sia emerso tutto insieme, alla morte del mio cane, è un caso o questo evento può aver veramente contribuito a prendere coscienza di tutto quello che è successo?
Vi ringrazio per il tempo che dedicherete leggendomi.
Cordiali saluti, Giulia
Non è la prima volta che scrivo in questo forum e in questa precisa categoria. Sono una ragazza di 27 anni, ho visto morire mia mamma nel giro di due mesi per un tumore, due anni e mezzo fa. Dopo due mesi dalla sua morte è mancato mio zio a causa di un incidente stradale, e la successiva morte di mia nonna, avvenuta qualche mese ancora dopo, mi ha lasciato totalmente indifferente, nonostante il bel rapporto che avevamo. Ho passato questi due anni così, in balia di mille emozioni altalenanti. Ho visto mio padre trasformarsi, ho visto la mia casa improvvisamente vuota, senza neanche mio fratello, un enorme punto di riferimento, che si è trasferito per lavoro al nord. Ho accettato la nuova compagna di mio padre così, come se fosse normale, senza dire niente, soffocando tutto e credendo che andasse tutto bene. Devo però riconoscere che questi due anni non sono stati in fin dei conti insopportabili. Ho proseguito subito la mia vita, i miei impegni, l’universita, non ho mai trascurato i rapporti interpersonali. Insomma, ho tirato avanti riuscendo sempre a vedere il bello, nonostante tutto. Dieci giorni fa è morto il mio cane, di 14 anni. Con lei è morta una parte enorme della mia vita, dei miei ricordi, della mia infanzia. Con lei è morta per la seconda volta mia madre e la vita che avevo prima, perché lei era l’ultima cosa rimasta uguale, l’unica che ancora mi teneva legata ad un passato che adesso vedo distante. La sua morte è stato uno spartiacque tra il prima e il dopo, e questo nuovo “dopo” mi sta terrorizzando. La sua morte mi ha detto: “ok, adesso è veramente tutto diverso, adesso chiudi quella porta e ne apri una al futuro”. E per la prima volta, con la sua morte, ho sentito la morte di mia mamma, di mio zio, di mia nonna, tutto insieme, tutto nello stesso calderone. Sto avendo per la prima volta delle paure concrete e limitanti, come la morte di un altro caro, oppure la mia, o ancora, la paura di stare male, la paura di vedere ancora la sofferenza dei miei parenti. Ho paura di rimanere sola all’improvviso. Sono giovane, ma mi sento vecchia, e non so cosa fare per sentirmi veramente felice.
Che mi sta succedendo? Passerà questo stato d’animo, questa confusione? Il fatto che sia emerso tutto insieme, alla morte del mio cane, è un caso o questo evento può aver veramente contribuito a prendere coscienza di tutto quello che è successo?
Vi ringrazio per il tempo che dedicherete leggendomi.
Cordiali saluti, Giulia
[#1]
Gentile Giulia,
Lei si chiede:
"Il fatto che sia emerso tutto insieme, alla morte del mio cane, è un caso o questo evento può aver veramente contribuito a prendere coscienza di tutto quello che è successo? "
La risposta è:
"E' " avvenuto; senza punti interrogativi.
Tuttavia non è prevedibile quanto accadrà ora dentro di Lei: "prendere coscienza" non coincide con l'elaborare, che forse è un percorso che inizia ora.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Lei si chiede:
"Il fatto che sia emerso tutto insieme, alla morte del mio cane, è un caso o questo evento può aver veramente contribuito a prendere coscienza di tutto quello che è successo? "
La risposta è:
"E' " avvenuto; senza punti interrogativi.
Tuttavia non è prevedibile quanto accadrà ora dentro di Lei: "prendere coscienza" non coincide con l'elaborare, che forse è un percorso che inizia ora.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 05/06/2018.
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