Io, lui e i trans. come mi comporto?

Buonasera,
io e il mio compagno conviviamo da 1 anno appena, e quando ci siamo conosciuti mi ha parlato subito dei suoi gusti particolari.
Si vergognava e ne abbiamo parlato più volte, lui segue una psicologa per problemi con suo padre, finchè ieri non l'ho beccato chattare con un trans.
La mia arrabbiatura è stata feroce, ma recuperata la calma mi sono messa con lui ad analizzare le motivazioni: la sua psicologa sostiene che abbia questa fantasia per una sorta di rivalsa verso il padre, non amando l'essere passivo.
Sarà anche così, ma adesso la domanda è: come mi comporto?
Non abbiamo problemi nella coppia, anzi c'è un legame particolare: se io penso qualcosa, lui la dice/mette in atto. E viceversa.
Ci soni problemi esterni per lui molto gravi, anche a livello legale, per i quali ultimamente ha perso il sonno, e non avendo hobby con cui sfogarsi, tempo (lavora circa 13-14 ore al giorno come trasportatore, se lo fanno lavorare, e lo stipendio non è mai certo. Praticamente viviamo col mio stipendio in casa mia, ma per me non è mai stato un problema, per lui sì), e soldi, temo si sia gettato sulla cosa più semplice da raggiungere.
Non lo giustifico: essendo stata io autolesionista per molti anni (ho scampato per il rotto della cuffia due stupri, il primo a 8 e il secondo a 13 anni, e le conseguenze sono tuttora visibili) capisco che nei momenti di sconforto si tende a percorrere delle strade che sembrano alleviare le questioni, ma che alla fine creano solo altri problemi.
Cosa posso fare io adesso per andare oltre? La ferita è fresca, il mio umore molto ballerino.
Lui ci sta male e siccome sta già molto male per il resto, non voglio che abbia altri pensieri, anche se li ha creati lui.
Non sono il tipo che minaccia, cerco più di capire i motivi e cercare di risolvere le questioni (solo alla morte non c'è rimedio!), ma non so davvero cosa fare: un trans è qualcosa con cui non posso proprio competere! Coi miei trascorsi, poi, non è che io sia la persona più disinibita del mondo...
Come mi comporto?
Ps. Anch'io seguo una psicologa per problemi di autostima e questa settimana ci andremo insieme.
Grazie mille e scusate l'infinito pamphlet.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
"quando ci siamo conosciuti mi ha parlato subito dei suoi gusti particolari."

Gentile Utente,
tra quelli che ha definito "gusti particolari" rientra anche l'episodio che ci ha riferito? Mi spiego meglio: Lei conosceva già questo tipo di attrazione da parte del suo compagno?

Quanto ha scoperto quali emozioni ha mosso in Lei verso se stessa e nei confronti del suo compagno?
Considerate le difficoltà di questo periodo, e la sua lettura di quel gesto come un atto di "evasione" da tutto ciò, pensa che se si fosse trattato di una donna, per Lei sarebbe stato differente? Se così si può dire....meglio o peggio?

La decisione di effettuare una seduta insieme dalla psicologa che la segue da chi è stata presa? Quali sono le sue aspettative in merito?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa,
La ringrazio per la risposta.
Sì, conoscevo questi gusti e non importa se sia uomo o donna. Credo che i gusti personali non vadano discussi finchè non si fa del male a qualcun'altro.
La seduta in due è stata proposta dalla mia dottoressa e lui ha accettato. Lei conosce bene la sua situazione perchè gliene parlo spesso.
Ieri sera ho scoperto che prima di contattare la trans aveva fatto uso di cocaina, e l'ha usata in altre occasioni. Mi ha detto che la voglia di trans è conseguente alla droga, assicurandomi di non aver contattato trans mentre stava con me.
Inoltre ho scoperto che aveva fissato un incontro col trans ieri mattina, al quale non è andato. Lui sostiene che con la fine dell'effetto della droga finisca anche la voglia del trans.
Sinceramente io non gli credo.
Non posso fidarmi di una persona che mi ha taciuto certe cose. Mi sento presa in giro da una persona debole e non credo di meritarlo visto tutto quello che faccio per stargli vicino.
Dicono che in un percorso dallo specialista delle ricadute siano normali ed io avrei capito e supportato se solo mi avesse detto la verità, ma lui sostiene di vergognarsi a dirmi certe cose, e forse capisco il perchè: quando io mi trovai di fronte il (primo) pedofilo gli tenni testa, inizialmente assecondandolo per studiare una possibile via di fuga, e ci riuscii senza perdere la razionalità nonostante piangessi per le schifezze che faceva davanti a me e le domande postemi.
Lui dice sempre che io sono intelligente, secchiona, ecc. In realtà la mia fortuna è avere molti interessi che porto avanti dall'infanzia oltre a un lavoro fisso. Lui non ha la mia fortuna, anzi, tutt'altro. Quindi capisco anche perchè si vergogni.
È un uomo molto fragile che dorme avvinghiato a me o al cuscino, permaloso e immaturo, ma anche responsabile e pieno di ottime qualità. Ma questa immaturità nel gestire i problemi, portandolo a ricaderci e mentirmi, mi manda ai matti.
Non so davvero cosa fare. Come posso aiutarlo se mente tradendo la mia fiducia?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
"Sì, conoscevo questi gusti e non importa se sia uomo o donna. Credo che i gusti personali non vadano discussi finchè non si fa del male a qualcun'altro."

Giusto per evitare fraintendimenti, sono d'accordo con Lei.
La mia domanda derivava dalla sua esclamazione rispetto all'impossibilità di competere con una trans, sottintendendo forse che ci potesse essere di mezzo una scelta tra due possibilità.

"La seduta in due è stata proposta dalla mia dottoressa e lui ha accettato. Lei conosce bene la sua situazione perchè gliene parlo spesso."

Proprio per questo, è necessario far molta attenzione che lui non si senta al banco degli imputati... la situazione sarà molto delicata da gestire. Lei cosa si aspetta?

"Mi sento presa in giro da una persona debole e non credo di meritarlo visto tutto quello che faccio per stargli vicino."

Credo che questo sia ciò su cui si deve concentrare, domandandosi se è ancora (e a che prezzo) disposta a stargli vicino.

"Lui non ha la mia fortuna, anzi, tutt'altro."

Nella vita la fortuna ce la costruiamo in gran parte da soli: da quello che ci ha raccontato, mi pare che anche la sua non sia piovuta dal cielo!

"Come posso aiutarlo se mente tradendo la mia fiducia?"

Prima di domandarsi COME, credo sia utile chiedersi PERCHE' dovrebbe essere proprio Lei ad aiutarlo e SE ha veramente ancora voglia di farlo.

Cordialità.
[#4]
Utente
Utente
No, non intendevo fraintenderLa, solo esprimere il mio pensiero.
Beh, il trans offre tutto un corredo che io, donna naturale non ho. È più disinibito di me, essendo quello il suo lavoro, e io sinceramente non saprei proprio come fare a "fare di meglio". Mi sconforta molto.

Non so cosa aspettarmi. Già oggi diceva che forse non era il caso per una questione di soldi, e in realtà anche io preferirei stare sola con la mia dottoressa.

Mi sto ponendo molte domande se continuare o no. Lui è molto dolce e affettuoso, non mi fa mancare nulla, ma io tra droga e conseguente voglia di trans inizio a vacillare. Sarà anche una prova, ma molto faticosa.
Che sta accadendo agli uomini di oggi?
Forse sono troppo viziati?

La mia fortuna è stata tutta nell'avere un pessimo carattere e un cervello che pensava già da bambina. Mi sono sempre trovata male nella vita essendo indipendente e dedita al 100% a lavoro e passioni (artistiche, di solito). Si figuri che pensavo di fare la madre single!
Però questo mio modo di pensare "assurdo" mi ha salvato la vita, quella volta. Non tutti hanno la forza di reagire... lui è fra questi. Quanto posso resistere con un tipo così? Me lo domando sempre.

Io credo di doverlo aiutare (e vorrei farlo) perchè abbiamo deciso di convivere, e lui mi ha aiutata molto quando sono stata io a passare un momento difficile.
Penso che stare insieme significhi anche supportarsi nei momenti difficili... ma se non me ne da la possibilità cercando affetto e conferme dicendo le cose come sono più comode a lui, la vedo difficile.

Dottoressa, come mai mi capita di incontrare uomini e donne di 30 e più anni che sono traumatizzati a vita da cose anche piccole e futili?
Perchè la mia generazione è così debole? Credevo fosse una questione individualista, ma vedo così tante persone messe in questo modo che mi domando se non sia una questione sociale.

Cordialità e grazie per la risposta.