Problema di gelosia
Buongiorno e buon fine settimana.
Vi contatto per un problema che già avevo segnalato in precedenza ma per il quale vi sono stati sviluppi nuovi (forse anche una maggiore presa di consapevolezza da parte mia) e sento il bisogno di chiedere un nuovo consulto, con la premessa che è comunque mia intenzione appoggiarmi a un terapeuta non appena ne avrò la disponibilità economica. Sono fidanzata da quasi tre anni con una persona e il mio problema è che sono estremamente insicura della mia femminilità e, in conseguenza di ciò, gelosa per ogni tipo di apprezzamento che il mio compagno possa esprimere verso le altre donne. All'inizio della relazione lui aveva l'abitudine di commentare anche in mia presenza, seppur in modo non volgare, l'avvenenza delle altre: "Questa attrice è bellissima... questa modella è meravigliosa... tale nostra amica in comune è davvero molto carina...". Parallelamente, essendo lui molto chiuso e poco propenso alla verbalizzazione dei propri pensieri ed emozioni, non rivolgeva mai a me un complimento se non cose di poco conto come un apprezzamento su abito, pettinatura etc. Desidero sottolineare che ho avuto questo problema anche nelle precedenti relazioni e ricordo addirittura ogni frase espressa dai miei ex partners. Con quello attuale, però, mi sembra che il problema si sia acuito e il tutto ha portato a litigi frequenti che hanno indubbiamente minato la qualità della relazione, anche se l'attrazione tra noi è sempre stata alta e i rapporti frequenti, ma la consapevolezza e la mia autostima come donna hanno subito un ulteriore tracollo. Il mio fidanzato ha iniziato a limitarsi, per il mio bene, nei commenti e negli apprezzamenti ma periodicamente la questione ritorna perché ho purtroppo la tendenza a rinfacciarglielo e lui mi ha detto, senza mezzi termini, di essersi stancato e che non vede soluzione al problema. Ieri sera ne abbiamo parlato con tranquillità, ma lui continua a ribadire che, specie alla nostra età, reputa che le cose importanti debbano essere altre e che non vede ragione di drammatizzare quelle che reputa essere frasi senza alcuna importanza e che non toglierebbero nulla a me. Parallelamente, io ho invece il timore che la troppa confidenza, il non porsi limiti rispetto alla sensibililità altrui portino inevitabilmente a non rispettarlo, oltre al fatto che nella coppia si crei un clima di "amicizia" che danneggia la passione e annulli totalmente quella gelosia e quella piccola paura di perdersi che, forse a torto, reputo comunque essere un parametro importante per valutare l'attaccamento, la sensualità e il sentimento stesso alla base del rapporto. Riconosco di aver a volte esagerato, ma vorrei capire se quanto espresso specie rispetto all'ultimo concetto abbia ragione di essere discusso o meno. Vi ringrazio sentitamente per l'aiuto prezioso che vorrete darmi.
Vi contatto per un problema che già avevo segnalato in precedenza ma per il quale vi sono stati sviluppi nuovi (forse anche una maggiore presa di consapevolezza da parte mia) e sento il bisogno di chiedere un nuovo consulto, con la premessa che è comunque mia intenzione appoggiarmi a un terapeuta non appena ne avrò la disponibilità economica. Sono fidanzata da quasi tre anni con una persona e il mio problema è che sono estremamente insicura della mia femminilità e, in conseguenza di ciò, gelosa per ogni tipo di apprezzamento che il mio compagno possa esprimere verso le altre donne. All'inizio della relazione lui aveva l'abitudine di commentare anche in mia presenza, seppur in modo non volgare, l'avvenenza delle altre: "Questa attrice è bellissima... questa modella è meravigliosa... tale nostra amica in comune è davvero molto carina...". Parallelamente, essendo lui molto chiuso e poco propenso alla verbalizzazione dei propri pensieri ed emozioni, non rivolgeva mai a me un complimento se non cose di poco conto come un apprezzamento su abito, pettinatura etc. Desidero sottolineare che ho avuto questo problema anche nelle precedenti relazioni e ricordo addirittura ogni frase espressa dai miei ex partners. Con quello attuale, però, mi sembra che il problema si sia acuito e il tutto ha portato a litigi frequenti che hanno indubbiamente minato la qualità della relazione, anche se l'attrazione tra noi è sempre stata alta e i rapporti frequenti, ma la consapevolezza e la mia autostima come donna hanno subito un ulteriore tracollo. Il mio fidanzato ha iniziato a limitarsi, per il mio bene, nei commenti e negli apprezzamenti ma periodicamente la questione ritorna perché ho purtroppo la tendenza a rinfacciarglielo e lui mi ha detto, senza mezzi termini, di essersi stancato e che non vede soluzione al problema. Ieri sera ne abbiamo parlato con tranquillità, ma lui continua a ribadire che, specie alla nostra età, reputa che le cose importanti debbano essere altre e che non vede ragione di drammatizzare quelle che reputa essere frasi senza alcuna importanza e che non toglierebbero nulla a me. Parallelamente, io ho invece il timore che la troppa confidenza, il non porsi limiti rispetto alla sensibililità altrui portino inevitabilmente a non rispettarlo, oltre al fatto che nella coppia si crei un clima di "amicizia" che danneggia la passione e annulli totalmente quella gelosia e quella piccola paura di perdersi che, forse a torto, reputo comunque essere un parametro importante per valutare l'attaccamento, la sensualità e il sentimento stesso alla base del rapporto. Riconosco di aver a volte esagerato, ma vorrei capire se quanto espresso specie rispetto all'ultimo concetto abbia ragione di essere discusso o meno. Vi ringrazio sentitamente per l'aiuto prezioso che vorrete darmi.
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"lui mi ha detto, senza mezzi termini, di essersi stancato"
"il non porsi limiti rispetto alla sensibililità altrui portino inevitabilmente a non rispettarlo, oltre al fatto che nella coppia si crei un clima di "amicizia" che danneggia la passione e annulli totalmente quella gelosia e quella piccola paura di perdersi che, forse a torto, reputo comunque essere un parametro importante per valutare l'attaccamento, la sensualità e il sentimento stesso alla base del rapporto."
Gentile Ragazza,
il suo compagno parla del presente, Lei di un ipotetico e teorico futuro, che rischia però di non vedervi più insieme se le cose proseguono per questa strada.
Sebbene in linea generale il suo discorso possa essere condivisibile, parrebbero esserci alla sua base una preoccupazione ansiosa e insicurezze personali da parte sua, su cui la invito a riflettere nel momento in cui si rivolgerà di persona ad un nostro collega.
Tenga presente che i professionisti che lavorano nelle strutture pubbliche le possono offrire la medesima qualità di chi lavora in privato, ma ad un costo maggiormente accessibile.
Saluti.
"il non porsi limiti rispetto alla sensibililità altrui portino inevitabilmente a non rispettarlo, oltre al fatto che nella coppia si crei un clima di "amicizia" che danneggia la passione e annulli totalmente quella gelosia e quella piccola paura di perdersi che, forse a torto, reputo comunque essere un parametro importante per valutare l'attaccamento, la sensualità e il sentimento stesso alla base del rapporto."
Gentile Ragazza,
il suo compagno parla del presente, Lei di un ipotetico e teorico futuro, che rischia però di non vedervi più insieme se le cose proseguono per questa strada.
Sebbene in linea generale il suo discorso possa essere condivisibile, parrebbero esserci alla sua base una preoccupazione ansiosa e insicurezze personali da parte sua, su cui la invito a riflettere nel momento in cui si rivolgerà di persona ad un nostro collega.
Tenga presente che i professionisti che lavorano nelle strutture pubbliche le possono offrire la medesima qualità di chi lavora in privato, ma ad un costo maggiormente accessibile.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
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Utente
La ringrazio moltissimo per la risposta. Esattamente, sono in grande confusione perché non riesco più a distinguere tra la legittimità delle mie istanze (quello che per te non è importante, vedi la battuta su questa o altra persona, rischia a mio parere di portarci come già detto verso un rapporto "amichevole" che mal si concilia con la necessità di mantenere viva la passione su relazioni di lunga data; dall'altra parte esisti tu, con la concezione quasi opposta per cui la confidenza è invece sintomo di fiducia, rilassatezza e amore che mai dovrebbe essere messo in discussione sulla base di un'affermazione vuota) e quelle del mio compagno. La mia speranza è che un intervento di natura terapeutica possa aiutarmi a capire se si tratta di incompatibilità di priorità e valori o se, come Lei mi suggerisce, la mia insicurezza possa avermi portato a cogliere come minacce ciò che invece non lo sono affatto.
Rinnovo il ringraziamento per la risposta.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 820 visite dal 02/06/2018.
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