Imbarazzo
Ho un problema molto serio che influenza le mie relazioni con gli altri in generale. Ho la reputazione di essere una ragazza molto garbata, dolce e aperta. Qualità che dimostro sempre con gli sconosciuti o con chi conosco poco. Non appena una persona inizia a conoscermi per quello che sono, soprattutto quando gli mostro il mio lato divertente, automaticamente il mio lato "aperto" cessa di esistere e mi chiudo sempre di più in me stessa. Ho vergogna ad esprimere emozioni e sentimenti con le persone che conosco. Ancora peggio, il peggio di me lo tirano fuori i parenti stretti che, conoscendomi bene, potrebbero intavolare una conversazione sui miei sentimenti basandosi sull'espressione del mio viso. Ne risulta una costante apatia da parte mia, cercando di fingere di essere forte, e spesso anche un'aggressività moderata, usando parole aspre e talvolta alzando la voce.
Anche con il mio ragazzo con cui sto da 3 anni è stato così: all'inizio della relazione (i primi mesi) gli parlavo di tutto, delle mie esperienze, delle mie ragioni, delle mie emozioni. Ora faccio fatica ad esprimermi con lui guardandolo negli occhi e spesso capita che lui si offenda per i miei modi di fare poco gentili, molto aspri e qualche volta irrispettosi.
Ogni volta che mi sforzo seriamente di esprimermi ho un blocco mentale che non mi fa pensare a nulla, di conseguenza le parole non escono. Non piango mai davanti ad altri e non dico "ti voglio bene" ai miei genitori.
Essere introversi va bene, non è un grande problema. Il mio problema è che questa introversione mi porta ad essere nervosa, frustrata e ad essere in imbarazzo per tutto. Anche quando una persona che conosco inizia ad esprimere i suoi sentimenti, io mi sento in imbarazzo per quella persona.
Ho provato a frequentare una psicologa per un anno, ma non mi ha aiutata molto, forse perché non riuscivo mai ad esprimermi davvero.
Come posso risolvere questo problema? Vorrei riuscire a dire senza problemi quello che mi passa per la testa ed essere davvero dolce, con tutti, perché lo sono.
Anche con il mio ragazzo con cui sto da 3 anni è stato così: all'inizio della relazione (i primi mesi) gli parlavo di tutto, delle mie esperienze, delle mie ragioni, delle mie emozioni. Ora faccio fatica ad esprimermi con lui guardandolo negli occhi e spesso capita che lui si offenda per i miei modi di fare poco gentili, molto aspri e qualche volta irrispettosi.
Ogni volta che mi sforzo seriamente di esprimermi ho un blocco mentale che non mi fa pensare a nulla, di conseguenza le parole non escono. Non piango mai davanti ad altri e non dico "ti voglio bene" ai miei genitori.
Essere introversi va bene, non è un grande problema. Il mio problema è che questa introversione mi porta ad essere nervosa, frustrata e ad essere in imbarazzo per tutto. Anche quando una persona che conosco inizia ad esprimere i suoi sentimenti, io mi sento in imbarazzo per quella persona.
Ho provato a frequentare una psicologa per un anno, ma non mi ha aiutata molto, forse perché non riuscivo mai ad esprimermi davvero.
Come posso risolvere questo problema? Vorrei riuscire a dire senza problemi quello che mi passa per la testa ed essere davvero dolce, con tutti, perché lo sono.
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gent.ma lettrice,
soltanto parlandone con uno specialista può affrontare e trovare soluzione ad un disagio che si esprime attraverso i comportamenti che descrive e che le impedisce di vivere con serenità molti dei suoi rapporti interpersonali. Riprovi a ritornare dalla collega che l'ha seguita per un anno o se preferisce cambi psicoterapeuta e sia fiduciosa nel "risolvere
questo problema".
moltissimi auguri.
Patrizia Pezzella
soltanto parlandone con uno specialista può affrontare e trovare soluzione ad un disagio che si esprime attraverso i comportamenti che descrive e che le impedisce di vivere con serenità molti dei suoi rapporti interpersonali. Riprovi a ritornare dalla collega che l'ha seguita per un anno o se preferisce cambi psicoterapeuta e sia fiduciosa nel "risolvere
questo problema".
moltissimi auguri.
Patrizia Pezzella
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
[#2]
Utente
La ringrazio per il consiglio. Purtroppo la mia dottoressa era una neuropsichiatra infantile, in quanto ero minorenne quando la frequentavo. Ora al pensiero di scegliere qualche altra figura di aiuto psicologico mi mette un po' in ansia. Solo una domanda: secondo lei a cosa è dovuto questo atteggiamento? Ad esempio traumi infantili, si tratta semplicemente di carattere, blocchi psicologici... non saprei. In generale nella maggioranza dei casi questo comportamento da cosa è scatenato?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 02/06/2018.
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