Ossessioni e voci nella testa
Buongiorno, ho 23 anni e da un po' di tempo mi sento avvolta da ossessioni e ho sempre paura che siano vere, di nascondermi e giustificarmi dietro al fatto che siano ossessioni. Premetto che molte volte mi sono trovata per la strada ad aver paura di aver investito qualcuno oppure a dover controllare molte volte di aver chiuso il gas. In realtà le ultime ossessioni sono immagini e pensieri ciclici che mi fanno molto male. Sono tre pensieri che si ripetono e mi sento come se per scacciare uno di questi, prendesse il sopravvento il secondo e così via. Il primo riguarda il dubbio di non aver svolto correttamente in passato un impegno universitario e quindi giunge il panico per la paura delle ripercussioni che questo potrà avere, il secondo riguarda la paura di essere omosessuale per delle fantasie o dei video che ho visto da adolescente, il terzo e' quello di aver paura di essere innamorata di un amico mio e del mio ragazzo (che conosciamo da tanto tempo) per aver pensato una volta che mi ci trovavo bene, per avermi fatto riaccompagnare a casa da lui, che è carino o che era divertente passare il tempo insieme e cose del genere (da quel momento mi compaiono involontariamente immagini di lui, se esco la sera e mi preparo sento una voce:" per chi ti fai bella?", se vedo la macchina uguale alla sua per le strade mi sale l'ansia, ho paura sia la sua). Allora poi partono domande nella testa (o comunque non è detto che abbiano il punto interrogativo, possono essere solo affermazioni):" ma sei sicura della tua relazione? Non è che il tuo ragazzo non ti piace piu'?" Infatti io sto insieme da 5 anni con un ragazzo meraviglioso a cui voglio un bene dell'anima e non potrei stare senza di lui, vorrei tanto svanissero, ma questi pensieri mi fanno stare male e sento sempre il bisogno di confessarglieli per il forte senso di colpa. Io voglio solo lui al mio fianco e sono sicura di questo! Ma tutto ciò mi "uccide" dentro. Infine mi rendo conto che quando sale una di queste ossessioni, alle altre non ci penso più, vedo solo quella di quel momento, però poi si invertono in modo ciclico, anche perché mi rendo conto che provo sempre a vedere se quel pensiero e' scomparso o meno. Cosa mi succede? Vivo sempre con uno sfondo di malinconia, di dubbio, di paura. Grazie in anticipo.
[#1]
Buongiorno,
praticamente lei stessa ha prima risposto e poi domandato:
-Nel finale ha scritto: “Cosa mi succede?”
- All’inizio ha scritto: “ da un po' di tempo mi sento avvolta da ossessioni e ho sempre paura che siano vere”.
Si è data risposta: soffre verosimilmente di disturbo ossessivo compulsivo. (L’accertamento diagnostico spetta ad uno specialista in carne ed ossa in psicologia e psicoterapia o ad un medico psichiatra)
L’ansia che sperimenta circa la possibilità che ciò che pensa sia vero è proprio una componente di questo malessere e prende il nome di fusione pensiero-azione: es: “”””se penso questo è molto probabile che sia vero”””. È uno degli aspetti in cui si lavora in psicoterapia con il fine di comprendere e tollerare che i pensieri restano pensieri e la realtà resta realtà.
Data l’intensità del suo malessere ansioso e la frequenza con cui sperimenta ciclicità e variazioni di forma e contenuto di ossessioni, le suggerisco di avvalersi di una terapia combinata:psicologico- psicoterapica avvalendosi dell’aiuto di un collega psicologo psicoterapeuta (preferibilmente cognitivo comportamentale oppure breve strategica) e psicofarmacologica di sostegno consultando un medico psichiatra. La terapia combinata evidenzia elevata percentuale di guarigione, abbreviazione dei tempi curativi e riduzione sensibile della possibilità di ricadute.
Non c’è motivo, seppur comune è comprensibile, di spaventarsi, sentirsi in colpa etc. È un problema ansioso, è curabile adottando le indicazioni che le ho dato.
Fino a che non avrà appuntamento con le figure specialistiche suggerite, cerchi di riempire quanto più possibile la sua giornata di attività da cui può trarre beneficio. Es: jogging, hobby. Ecco, fino a quando non iniezierà le terapie è bene che la sua giornata abbia pochi spazi vuoti in cui la sua mente, poco impegnata, inizi a rimuginare ansiosamente.
“Vivo sempre con uno sfondo di malinconia”. Note di tristezza si presentano non di rado come conseguenza del rimuginio ossessivo.
Cordiali saluti
praticamente lei stessa ha prima risposto e poi domandato:
-Nel finale ha scritto: “Cosa mi succede?”
- All’inizio ha scritto: “ da un po' di tempo mi sento avvolta da ossessioni e ho sempre paura che siano vere”.
Si è data risposta: soffre verosimilmente di disturbo ossessivo compulsivo. (L’accertamento diagnostico spetta ad uno specialista in carne ed ossa in psicologia e psicoterapia o ad un medico psichiatra)
L’ansia che sperimenta circa la possibilità che ciò che pensa sia vero è proprio una componente di questo malessere e prende il nome di fusione pensiero-azione: es: “”””se penso questo è molto probabile che sia vero”””. È uno degli aspetti in cui si lavora in psicoterapia con il fine di comprendere e tollerare che i pensieri restano pensieri e la realtà resta realtà.
Data l’intensità del suo malessere ansioso e la frequenza con cui sperimenta ciclicità e variazioni di forma e contenuto di ossessioni, le suggerisco di avvalersi di una terapia combinata:psicologico- psicoterapica avvalendosi dell’aiuto di un collega psicologo psicoterapeuta (preferibilmente cognitivo comportamentale oppure breve strategica) e psicofarmacologica di sostegno consultando un medico psichiatra. La terapia combinata evidenzia elevata percentuale di guarigione, abbreviazione dei tempi curativi e riduzione sensibile della possibilità di ricadute.
Non c’è motivo, seppur comune è comprensibile, di spaventarsi, sentirsi in colpa etc. È un problema ansioso, è curabile adottando le indicazioni che le ho dato.
Fino a che non avrà appuntamento con le figure specialistiche suggerite, cerchi di riempire quanto più possibile la sua giornata di attività da cui può trarre beneficio. Es: jogging, hobby. Ecco, fino a quando non iniezierà le terapie è bene che la sua giornata abbia pochi spazi vuoti in cui la sua mente, poco impegnata, inizi a rimuginare ansiosamente.
“Vivo sempre con uno sfondo di malinconia”. Note di tristezza si presentano non di rado come conseguenza del rimuginio ossessivo.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua disponibilità, prenderò atto di quello che mi ha suggerito. A volte riesco a gestire questa situazione, soprattutto se riesco a mantenere la testa impegnata, altre volte invece precipitò e penso sempre di essere io a convincermi di avere delle ossessioni, quando invece rappresentano la realtà. La ringrazio ancora.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Mi scusi se le scrivo di nuovo, volevo chiederle se è possibile/normale che il soggetto o più in generale il contenuto del pensiero sia sempre lo stesso (ad esempio mi riferisco al pensiero ossessivo sull'amico). Perché mi fa molto male, ma più ci sto male e più la mia mente me lo propone, come fosse un pericolo e allora la mia testa dice:"ma se continuo a pensarlo e' vero?". E' devastante. Grazie in anticipo
[#5]
Si. Quello che descrive è la normale sintomatologia del DOC.
contatti un bravo collega cognitivo comportamentale e ne trarrà beneficio!
Ps: “ma se continuo a pensarlo e' vero?"
Rilegga quello che le ho scritto su come funziona il costrutto: fusione pensiero-azione
contatti un bravo collega cognitivo comportamentale e ne trarrà beneficio!
Ps: “ma se continuo a pensarlo e' vero?"
Rilegga quello che le ho scritto su come funziona il costrutto: fusione pensiero-azione
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.3k visite dal 02/06/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.