Arrossamento.
Avevo scritto qualche giorno fa descrivendo il mio problema: Eritrofobia! Si, da premettere che sono una persona molto ansiosa e mi succede che divento rossa rossa in tutto il viso, spalle, braccia e petto. Ciò che mi riporta a scrivere qui è dato dal fatto che mercoledì mentre mi trovavo a lavoro, in piena tranquillità, iniziò a diventare un fuoco, piena di macchie. Allora ho iniziato a tremare e a non riuscire a chiudere più le mani, formicolio in tutto il corpo ed era come se indossassi una maglia, perché dalla testa alle braccia ero un fuoco. Così mi hanno portata al pronto soccorso, tralasciando il fatto che ho aspettato un’ora prima di entrare,mi fanno accomodare e pensavano fosse un ustione... Io non sono mai andata a mare quest’anno, non era allergia.... mi hanno misurato la pressione ed era 160 109. A quel punto, vedendo anche l’ossigeno hanno visto che ero troppo agitata, così mi diedero dei tranquillanti e in 15 minuti tutto passa. Il mio medico curante mi prescrive le gocce Xanox nel caso in cui si ripetesse la situazione. Il giovedì compaiono macchioline e iniziavo ad agitarmi e ho preso 7 gocce. Venerdì iniziò a riempirmi nuovamente, questa volta decisi di scattare le foto e ovviamente ho ripreso 7 gocce. Se potessi mandare una sola foto per farvi capire la gravità di come divento in questi momenti, lo farei, ma non so come fare. Ciò che mi chiedo è, perché a 20 anni devo iniziare a prendere sedativi? Non c’è qualche visita da fare? Dermatologica o non so, perché fino ad adesso nessuno mi ha detto nulla. Tutti soffriamo di nervosismo, chiunque di noi ha l’ansia... tutto normale, ma non è normale tutto questo. Vi prego di rispondermi e se c’è bidogno di foto sono disposta a mandarle anche privatamente.
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
ho letto sia quanto ha scritto in questo consulto sia quello che aveva aperto in precedenza e sembrerebbe che la paura di arrossire le stia causando un forte disagio tutt'ora presente.
Si è rivolta ad alcuni medici affinchè potesse scongiurare un problema di origine organica, rimane il dato sul suo modo di funzionare, ossia l'ansia.
Sembra infatti che quando lei prova ansia o nervosismo, in automatico, tutto ciò venga trasferito sul suo corpo, portandola ad arrossire fortemente.
Questo purtroppo crea un circolo vizioso in cui adesso lei prova imbarazzo nell'arrossire, è come se in qualche modo lei abbia l'ansia di avere l'ansia.
Questo troverebbe conferma nell'effetto che le fanno gli ansiolitici, che la rendono più distesa sia psicologicamente che fisicamente (scomparsa del rossore).
Ciò che meriterebbe un approfondimento in quanto la somatizzazione della propria ansia rispecchia un proprio disagio interiore per certi versi "nascosto", ma che, in realtà, si palesa oltremodo attraverso il corpo.
Ho letto nell'altro consulto che lei ha seguito una terapia per 3 mesi in cui le è stato proposto il training autogeno, tecnica che però non sembra aver avuto gli effetti sperati.
Quello che mi sento di consigliarle è quello di contattare uno psicoterapeuta affinchè lei possa affrontare un percorso meno addestrativo e più profondo.
Nello specifico ritengo che le potrebbe essere utile un percorso che le permetta l'agevolazione di una sua esplorazione di vissuti emotivi correlati alla sua ansia (e quindi alla sintomatologia lamentata), perchè probabilmente è da questo fulcro che nasce il corto-circuito.
ho letto sia quanto ha scritto in questo consulto sia quello che aveva aperto in precedenza e sembrerebbe che la paura di arrossire le stia causando un forte disagio tutt'ora presente.
Si è rivolta ad alcuni medici affinchè potesse scongiurare un problema di origine organica, rimane il dato sul suo modo di funzionare, ossia l'ansia.
Sembra infatti che quando lei prova ansia o nervosismo, in automatico, tutto ciò venga trasferito sul suo corpo, portandola ad arrossire fortemente.
Questo purtroppo crea un circolo vizioso in cui adesso lei prova imbarazzo nell'arrossire, è come se in qualche modo lei abbia l'ansia di avere l'ansia.
Questo troverebbe conferma nell'effetto che le fanno gli ansiolitici, che la rendono più distesa sia psicologicamente che fisicamente (scomparsa del rossore).
Ciò che meriterebbe un approfondimento in quanto la somatizzazione della propria ansia rispecchia un proprio disagio interiore per certi versi "nascosto", ma che, in realtà, si palesa oltremodo attraverso il corpo.
Ho letto nell'altro consulto che lei ha seguito una terapia per 3 mesi in cui le è stato proposto il training autogeno, tecnica che però non sembra aver avuto gli effetti sperati.
Quello che mi sento di consigliarle è quello di contattare uno psicoterapeuta affinchè lei possa affrontare un percorso meno addestrativo e più profondo.
Nello specifico ritengo che le potrebbe essere utile un percorso che le permetta l'agevolazione di una sua esplorazione di vissuti emotivi correlati alla sua ansia (e quindi alla sintomatologia lamentata), perchè probabilmente è da questo fulcro che nasce il corto-circuito.
[#2]
Utente
Dr. Arrigo,
la ringrazio vivamente per aver speso il suo tempo nel rispondermi. E' una situazione invivibile, soprattutto per una persona come me che è molto spedita e tutto ciò mi crea un enorme disagio e anche il mio fisico ne risente... Faccio solo lavoro e casa, non prendo quasi più la macchina e mangio l'indispensabile. Proverò qualche altra terapia...
la ringrazio vivamente per aver speso il suo tempo nel rispondermi. E' una situazione invivibile, soprattutto per una persona come me che è molto spedita e tutto ciò mi crea un enorme disagio e anche il mio fisico ne risente... Faccio solo lavoro e casa, non prendo quasi più la macchina e mangio l'indispensabile. Proverò qualche altra terapia...
[#3]
Psicologo
Per una persona come lei che sembra focalizzata sugli impegni della sua vita immagino debba essere molto frustrante vivere con la costante paura di avere reazioni corporee indesiderate.
In ultima analisi, le auguro in bocca al lupo per il percorso che la attende, con la speranza che lei ne possa uscire rinnovata nella conoscenza di sè.
Cordiali Saluti
In ultima analisi, le auguro in bocca al lupo per il percorso che la attende, con la speranza che lei ne possa uscire rinnovata nella conoscenza di sè.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.1k visite dal 02/06/2018.
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