Dubbi psicoterapia
Salve, vorrei esporvi delle mie domande circa la psicoterapia che ho iniziato da poco, 5 sedute.
Durante la seduta, è capitato già più volte che il collega mi abbia chiesto come stessi, facendomi dire sempre le stesse cose essendo il mio stato emotivo lo stesso da almeno un mese. Per maggior parte del tempo della seduta parlo io, con il collega che aggiunge i motivi del mio malessere che già conosco come scarsa autostima, abitudine all’umiliazione per colpa delle critiche familiari. È solito anche farmi chiudere gli occhi per visualizzare il mio ideale di vita, di ragazze o ecc
Ripete frasi generiche del tipo che mi devo reinventare o riscoprire come persone ma quando le chiedo “come?” non sa rispondermi. Sono abbastanza diffidente lo ammetto ma sono già 3 sedute dove parlo con lui come già faccio da solo a casa e mi dice ragioni che già conosco.
Per accrescere l’autostima mi ha consigliato dei piccoli obiettivi da raggiungere, tenere un diario, cose generiche facilmente trovabilo nei vari siti.
Non so se sto perdendo tempo, se il collega non è competente o se semplicemente non necessito di una terapia.
Il collega non dovrebbe fare altro oltre dirmi le ragioni del malessere, che già conosco?
Durante la seduta, è capitato già più volte che il collega mi abbia chiesto come stessi, facendomi dire sempre le stesse cose essendo il mio stato emotivo lo stesso da almeno un mese. Per maggior parte del tempo della seduta parlo io, con il collega che aggiunge i motivi del mio malessere che già conosco come scarsa autostima, abitudine all’umiliazione per colpa delle critiche familiari. È solito anche farmi chiudere gli occhi per visualizzare il mio ideale di vita, di ragazze o ecc
Ripete frasi generiche del tipo che mi devo reinventare o riscoprire come persone ma quando le chiedo “come?” non sa rispondermi. Sono abbastanza diffidente lo ammetto ma sono già 3 sedute dove parlo con lui come già faccio da solo a casa e mi dice ragioni che già conosco.
Per accrescere l’autostima mi ha consigliato dei piccoli obiettivi da raggiungere, tenere un diario, cose generiche facilmente trovabilo nei vari siti.
Non so se sto perdendo tempo, se il collega non è competente o se semplicemente non necessito di una terapia.
Il collega non dovrebbe fare altro oltre dirmi le ragioni del malessere, che già conosco?
[#1]
Gentile utente,
ha provato a porre tali domande al Collega che La segue di persona?
Mentre noi potremmo fare solo ipotesi,
lui potrà esplicitare le ragioni del suo operare professionale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ha provato a porre tali domande al Collega che La segue di persona?
Mentre noi potremmo fare solo ipotesi,
lui potrà esplicitare le ragioni del suo operare professionale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Non è possibile fare ipotesi sul comportamento dei Colleghi,
ogni orientamento possiede e utilizza "ferri del mestiere" suoi propri.
Vorrei solamente aggiungere che la psicoterapia è una "esperienza" a due, non "cose da fare/dire",
come potrà approfondire qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Se ha dei dubbi sul Vostro percorso, dopo averne parlato, deciderà/deciderete se cambiare professionista o orientamento.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 879 visite dal 01/06/2018.
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