Disorientamento e bisogno di imitazione
Buongiorno a tutti voi.
Sono una giovane donna di una provincia del sud poco più che trentenne che non riesce a trovare la propria strada.
Da bambina ho avuto una convulsione febbrile molto forte e il cervello è stato fermo per due ore,più o meno questo ho capito. Da adulta come trauma ho subito pesante bullismo per quattro anni tanto da non finire le superiori. Ho cercato qualche lavoretto senza mai crederci e sentirlo mio. Poi il tutto è stato peggiorato con l'incontro con un uomo per il quale son divenuta un oggetto sessuale, gli incontri erano fatti di fermate in qualche posto isolato dove io mi spogliavo e lui si masturbava.
Quest'uomo mi piace molto, ne sono innamorata perché mi attrae tanto fisicamente. Tramite le sue amicizie ho visto una ragazza che a lui piaceva e da allora ci sono stati momenti nei quali io sento il bisogno di imitarla in tutto e per tutto. Andare nei posti dove va lei mi dà serenità, comprare un capo che lei ha pure. Non capisco cosa sia ciò che mi accade. Vorrei avere un aiuto.
Il problema è che quando vado a fare una visita psicologica o psichiatrica non riesco a tirare fuori nulla di tutto questo.
Mi sono iscritta a una scuola serale senza risultati, non riesco a lavorare e comunque nel paese del sud dove abito scarseggia. Mi sento inconcludente e inetta. Spero possiate darmi una chiave di lettura così da chiarirmi la situazione nella quale stagno da tempo.
Grazie
Sono una giovane donna di una provincia del sud poco più che trentenne che non riesce a trovare la propria strada.
Da bambina ho avuto una convulsione febbrile molto forte e il cervello è stato fermo per due ore,più o meno questo ho capito. Da adulta come trauma ho subito pesante bullismo per quattro anni tanto da non finire le superiori. Ho cercato qualche lavoretto senza mai crederci e sentirlo mio. Poi il tutto è stato peggiorato con l'incontro con un uomo per il quale son divenuta un oggetto sessuale, gli incontri erano fatti di fermate in qualche posto isolato dove io mi spogliavo e lui si masturbava.
Quest'uomo mi piace molto, ne sono innamorata perché mi attrae tanto fisicamente. Tramite le sue amicizie ho visto una ragazza che a lui piaceva e da allora ci sono stati momenti nei quali io sento il bisogno di imitarla in tutto e per tutto. Andare nei posti dove va lei mi dà serenità, comprare un capo che lei ha pure. Non capisco cosa sia ciò che mi accade. Vorrei avere un aiuto.
Il problema è che quando vado a fare una visita psicologica o psichiatrica non riesco a tirare fuori nulla di tutto questo.
Mi sono iscritta a una scuola serale senza risultati, non riesco a lavorare e comunque nel paese del sud dove abito scarseggia. Mi sento inconcludente e inetta. Spero possiate darmi una chiave di lettura così da chiarirmi la situazione nella quale stagno da tempo.
Grazie
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"l problema è che quando vado a fare una visita psicologica o psichiatrica non riesco a tirare fuori nulla di tutto questo."
Gent.le Sig.ra,
il colloquio con lo psicologo e la visita psichiatrica sono due tipologie di relazione d'aiuto differente.
Naturalmente in entrambi i casi è compito dello specialista creare un'atmosfera facilitante e se questo non accade non è certo lei che si deve colpevolizzare vuol dire che non era di fronte allo specialista giusto.
Tuttavia dato che non ha un'indipendenza economica credo che non abbia altre alternative che rivolgersi al servizio pubblico, cioè al Consultorio Familiare della sua ASL.
Non deve imporsi di raccontare tutto al primo colloquio, al contrario le consiglio di partire dal condividere con lo specialista la sua difficoltà e vedere se riesce gradualmente ad instaurare un rapporto di fiducia.
La consulenza on line può offrire delle indicazioni preliminari ma non può sostituire l'incontro diretto con lo psicologo.
Gent.le Sig.ra,
il colloquio con lo psicologo e la visita psichiatrica sono due tipologie di relazione d'aiuto differente.
Naturalmente in entrambi i casi è compito dello specialista creare un'atmosfera facilitante e se questo non accade non è certo lei che si deve colpevolizzare vuol dire che non era di fronte allo specialista giusto.
Tuttavia dato che non ha un'indipendenza economica credo che non abbia altre alternative che rivolgersi al servizio pubblico, cioè al Consultorio Familiare della sua ASL.
Non deve imporsi di raccontare tutto al primo colloquio, al contrario le consiglio di partire dal condividere con lo specialista la sua difficoltà e vedere se riesce gradualmente ad instaurare un rapporto di fiducia.
La consulenza on line può offrire delle indicazioni preliminari ma non può sostituire l'incontro diretto con lo psicologo.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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Sicuramente ci sono diversi aspetti da approfondire in primis il modo di vivere la relazione affettiva che probabilmente a monte è condizionato da una scarsa considerazione di sé associato ad un atteggiamento giudicante piuttosto rigido che circoscrive le opportunità che è disposta a concedersi per evolvere dalla condizione attuale.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 851 visite dal 31/05/2018.
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