Pensieri fissi e ansia
Salve vorrei chiedere un piccolo aiuto ..in pratica ho chiuso dopo 6 anni una relazione a causa di un forte senso di frustrazione e insofferenza che a stento mi permetteva di dormire o svolgere azioni quotidiane pensando che dopo avrei avvertito un sorta di liberazione ..a distanza di otto mesi la situazione non è cambiata ,questo forte disagio persiste ma non solo ..ho avuto per un mese una forte gastrite nervosa e da 8 mesi tutti i giorni ho pensieri fissi dal mattino di un giorno fino al giorno seguente ,la mia mente ripete ,appena sveglia ,il nome della persona in questione ,ho forti attacchi di ansia giornalieri
e non trovo distrazioni..non riesco più a concentrarmi nello studio o ad uscire serenamente ,non riesco ad aquietare i pensieri ,avverto forti mal di testa non riuscendo a trovare pace o serenità e più questo succede più ,anche quando sto in compagnia ,avverto un forte disagio ,un dolore forte interno al pari della perdita di un caro nonchè quasi un senso forte oppressione ...come se fossi in procinto di esplodere..già sono in terapia da uno psicologo il quale però non dà importanza a questi miei sintomi preferendo parlare di altro
e non trovo distrazioni..non riesco più a concentrarmi nello studio o ad uscire serenamente ,non riesco ad aquietare i pensieri ,avverto forti mal di testa non riuscendo a trovare pace o serenità e più questo succede più ,anche quando sto in compagnia ,avverto un forte disagio ,un dolore forte interno al pari della perdita di un caro nonchè quasi un senso forte oppressione ...come se fossi in procinto di esplodere..già sono in terapia da uno psicologo il quale però non dà importanza a questi miei sintomi preferendo parlare di altro
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"già sono in terapia da uno psicologo il quale però non dà importanza a questi miei sintomi preferendo parlare di altro"
Gentile Utente,
la terapia deve servire a Lei e, se in questo momento ha necessità di affrontare tali argomenti, non esiti a farlo presente allo psicologo (è anche psicoterapeuta?) che la segue, il quale la potrà aiutare più efficacemente di quanto non si possa con un semplice consulto.
Che tipo di percorso sta effettuando con lui? Con quali obiettivi?
Cordialità.
Gentile Utente,
la terapia deve servire a Lei e, se in questo momento ha necessità di affrontare tali argomenti, non esiti a farlo presente allo psicologo (è anche psicoterapeuta?) che la segue, il quale la potrà aiutare più efficacemente di quanto non si possa con un semplice consulto.
Che tipo di percorso sta effettuando con lui? Con quali obiettivi?
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
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Utente
No non è anche psicoterapeuta ..sono incontri che avvengono a distanza di circa 15/20 giorni durante i quali mi viene permesso di parlare e confrontarmi per un'ora con lui ..secondo quest'ultimo si tratta di una crisi dovuta alla crescita in cui non riuscirei a capire cosa cerco ,in cui faccio difficoltà ad adattarmi a questa mia nuova condizione avendo sempre vissuto nel guscio della relazione e quindi mi aiuta a far emergere queste nuove parti di me che mi hanno spinto a cambiare la situazione precedente e a uscire Da questo limbo..ma comuqnue nella quotidianità non trovo reali riscontri ,continuo ad avere un forte malessere e non so se è perché Ancora io non riesca a metabolizzare L' accaduto ..essendo un altro persona ansiosa ..solo che purtroppo dura da molto
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Dato il suo malessere, avete ponderato insieme l'idea di una consulenza psichiatrica per valutare anche l'opportunità di un supporto farmacologico?
Pensa che una cadenza più ravvicinata delle sedute potrebbe esserle di maggior aiuto?
O, in alternativa, non ha pensato di intraprendere una vera e propria psicoterapia con uno specialista?
Saluti.
Pensa che una cadenza più ravvicinata delle sedute potrebbe esserle di maggior aiuto?
O, in alternativa, non ha pensato di intraprendere una vera e propria psicoterapia con uno specialista?
Saluti.
[#4]
Utente
Dottoressa in primis la ringrazio per la disponibilità ,in secondo luogo l'idea di assumere farmaci mi spaventa molto a causa della dipendenza e dei gravi effetti collaterali ..secondo lei potrebbero essere realmente utili nonostante le conseguenze ? Ho provato ad assumere il biancospino ,quindi erbe naturali ,per un mese ma con scarsi effetti ..e la psicoterapia mi aiuterebbe ad affrontare il tutto diversamente ??per quanto riguarda gli incontri più ravvicinati cambierebbe poco dato che l'ansia e il disagio li sento praticamente tutti giorni costantemente
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"l'idea di assumere farmaci mi spaventa molto a causa della dipendenza e dei gravi effetti collaterali"
In generale, i farmaci possono essere utili e in alcuni casi sono addirittura indispensabili. Ovviamente non saprei -né potrei- darle una riposta sulla sua situazione specifica: per questo le suggerivo una consulenza presso uno psichiatra, lo specialista di riferimento per tali prescrizioni .
Tenga presente che l'efficacia maggiore si ottiene con una terapia combinata (psicoterapia e terapia farmacologica).
Le allego in merito alla terapia psichiatrica una lettura di approfondimento:
https://www.medicitalia.it/blog/psichiatria/5616-10-false-idee-sugli-antidepressivi-e-le-terapie-psichiatriche-in-generale.html
"la psicoterapia mi aiuterebbe ad affrontare il tutto diversamente ??per quanto riguarda gli incontri più ravvicinati cambierebbe poco dato che l'ansia e il disagio li sento praticamente tutti giorni costantemente"
La psicoterapia dovrebbe fornirle strumenti per comprendere meglio quali siano le sue modalità disfunzionali di pensare ed agire e quali possano essere invece i cambiamenti utili ad affrontare e cercare di superare ansia e disagio.
Si tratta di un vero e poprio "lavoro" da parte del paziente, che non utilizza il tempo della seduta solamente come "sfogatoio", o con la speranza di avere consigli preconfezionati dallo specialista.
Legga anche qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
In generale, i farmaci possono essere utili e in alcuni casi sono addirittura indispensabili. Ovviamente non saprei -né potrei- darle una riposta sulla sua situazione specifica: per questo le suggerivo una consulenza presso uno psichiatra, lo specialista di riferimento per tali prescrizioni .
Tenga presente che l'efficacia maggiore si ottiene con una terapia combinata (psicoterapia e terapia farmacologica).
Le allego in merito alla terapia psichiatrica una lettura di approfondimento:
https://www.medicitalia.it/blog/psichiatria/5616-10-false-idee-sugli-antidepressivi-e-le-terapie-psichiatriche-in-generale.html
"la psicoterapia mi aiuterebbe ad affrontare il tutto diversamente ??per quanto riguarda gli incontri più ravvicinati cambierebbe poco dato che l'ansia e il disagio li sento praticamente tutti giorni costantemente"
La psicoterapia dovrebbe fornirle strumenti per comprendere meglio quali siano le sue modalità disfunzionali di pensare ed agire e quali possano essere invece i cambiamenti utili ad affrontare e cercare di superare ansia e disagio.
Si tratta di un vero e poprio "lavoro" da parte del paziente, che non utilizza il tempo della seduta solamente come "sfogatoio", o con la speranza di avere consigli preconfezionati dallo specialista.
Legga anche qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.1k visite dal 30/05/2018.
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