Mia madre non vuole farsi visitare da un dottore e io non so come comportarmi
Salve e scusate se non sono nel forum giusto ma vorrei chiedere un consiglio ma non so dove scrivere... sospetto che mia madre abbia delle apnee notturne, gli ho spiegato che sono abbastanza pericolose e che dovrebbe andarsi a far visitare ma non ce via di convincerla... lei dice che si sente bene anche se a me non sembra ci sono mattine che la vedo stanca, irritabile e con il mal di testa ma lei dice che sta bene e non ce verso di convincerla... mi accusa di preoccuparmi troppo per lei solo perché non ho una vita mia... non ho figli ne riesco a trovare lavoro... sono figlia unica e lei con me è stata sempre molto apprensiva e soffocante... controlla tutta la mia vita e non si fa scrupoli a rinfacciare errori difetti e mancanze... mi fa sentire la peggiore al mondo e appena spunta una novità mi fa l'elenco delle negatività togliendomi ogni fiducia in me stessa... mi dice come vestire e chi frequentare (e se io mi ribello si litiga e sono io che alla fine devo cedere per quieto vivere) due anni fa è morto mio nonno per insufficienza cardiaca davanti ai miei occhi e da allora sono diventata ossesionata dall ansia di dover rivivere tutto quello è per questo che vorrei che mia madre si facesse visitare ma lei non mi ascolta e sembra spaventata più di me e non vuole forse per la paura di scoprire che deve affrontare delle malattie oppure si vergogna non lo so... resta il fatto che io non riesco a convincerla e si finisce a litigare ogni volta che ci provo a parlagliene... mi sento in colpa di non poter farci niente... lei mi fa sentire la pecora nera della famiglia... e forse mi sento in colpa per questo... ho paura che possa morire e non essere felice o orgogliosa di me... in poche parole ho paura che lei non morirà in pace e la colpa è mia perché non sono stata una brava figlia... so che prima o poi lei morirà (sperando più tardi possibile) e sembra già che mi stia preparando prima del tempo e mi sento gia in colpa ora... cosa dovrei fare? insistere che lei si faccia visitare oppure andare avanti per la mia strada anche se questo significa sentirsi in colpa di non poter far niente per lei se dovesse succedergli qualcosa? Mi dispiace di essermi divulgata troppo è di aver scritto magari cose irrilevanti ai fini della domanda... comunque grazie mille di avermi ascoltata...
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Buon pomeriggio,
il suo racconto comunica quanto ci tenga a sua madre. Allo stesso tempo ci dice di essersi sentita criticata e di non avere potuto sviluppare fiducia in se stessa.
Relativamente alla visita medica di sua madre può sperare che si convinca, continuare a sollecitarla, ma tenga presente che è una decisione di sua madre alla fine.
Mi sento di aggiungere che forse, accanto a questo, è importante che lei possa approfondire anche i vissuti che ci sono tra lei e sua madre. Sembra oggi portarsi dentro, non so se mi sbaglio, l'idea di essere la "pecora nera" della famiglia, di sbagliare e di non essere importante. Come se alcuni giudizi che ha sentito su di sé li avesse fatti propri, finendo per credere di non avere un valore, di essere la "peggiore al mondo" e di avere deluso sua madre?
Se così fosse, sentirei importante che lei possa soffermarsi a riflettere, trovando uno spazio d'ascolto per riuscire a ripensare a questa idea di sé tanto negativa.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
il suo racconto comunica quanto ci tenga a sua madre. Allo stesso tempo ci dice di essersi sentita criticata e di non avere potuto sviluppare fiducia in se stessa.
Relativamente alla visita medica di sua madre può sperare che si convinca, continuare a sollecitarla, ma tenga presente che è una decisione di sua madre alla fine.
Mi sento di aggiungere che forse, accanto a questo, è importante che lei possa approfondire anche i vissuti che ci sono tra lei e sua madre. Sembra oggi portarsi dentro, non so se mi sbaglio, l'idea di essere la "pecora nera" della famiglia, di sbagliare e di non essere importante. Come se alcuni giudizi che ha sentito su di sé li avesse fatti propri, finendo per credere di non avere un valore, di essere la "peggiore al mondo" e di avere deluso sua madre?
Se così fosse, sentirei importante che lei possa soffermarsi a riflettere, trovando uno spazio d'ascolto per riuscire a ripensare a questa idea di sé tanto negativa.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Utente
Grazie mille per la sua risposta tempestiva... si penso che lei abbia indovinato a volte mi sento proprio come lei descrive... e mi condiziona molto... sono molto introversa è non parlo molto con gli altri anche perché non mi sembra siano disposti ad ascoltarmi... in primis mia madre... penso che le cose tra noi siamo difficili e a volte vorrei ignorarle e andare per la mia strada anche se dovesse significare essere la pecora nera ma alla fine mi sento in colpa è torno sui miei passi... comunque la vedo difficile non mi ascolta nel farsi una visita per la sua salute sicuramente non mi ascolta per riuscire a risolvere le nostre divergenze... penso che sono io che devo superare la cosa in qualche modo è sentirmi meno in colpa... comunque la ringrazio tanto per la risposta... distinti saluti
[#3]
Il desiderio di andare per la sua strada è importante. Significa dare valore a se stessa e aprirsi agli altri e, come lei dice, sentirsi meno in colpa. Posso chiederle se ha mai fatto una consultazione psicologica, per poter approfondire i suoi stati d'animo, affrontare i suoi vissuti interiori e il rapporto con sua madre?
Se il rapporto con sua madre non potrà essere come vorrebbe, questo non vuol dire che in qualche modo non troverete un nuovo equilibrio, quando lei sentirà di proseguire per la sua strada. È diventata una donna e di certo non è una "pecora nera", anzi desidera mettersi in gioco ed esserci.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Se il rapporto con sua madre non potrà essere come vorrebbe, questo non vuol dire che in qualche modo non troverete un nuovo equilibrio, quando lei sentirà di proseguire per la sua strada. È diventata una donna e di certo non è una "pecora nera", anzi desidera mettersi in gioco ed esserci.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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Comprendo il suo stato d'animo e l'intenzione di proseguire da sola. Senz'altro il senso di disagio si può affrontare, anzi potrebbe essere un'occasione per aprirsi un po', in un ambiente accogliente e non giudicante.
Le dico questo, perché credo che prendendosi cura di sé potrà riconoscere il suo valore ed esprimere se stessa con fiducia.
Ed è attraverso questa via che potrà trovare le risposte che chi chiede nel consulto, capire cioè come potersi comportare con sua madre.
Eventualmente la consultazione può restare un'idea da tenere presente per il futuro, qualora ne sentisse l'opportunità.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Le dico questo, perché credo che prendendosi cura di sé potrà riconoscere il suo valore ed esprimere se stessa con fiducia.
Ed è attraverso questa via che potrà trovare le risposte che chi chiede nel consulto, capire cioè come potersi comportare con sua madre.
Eventualmente la consultazione può restare un'idea da tenere presente per il futuro, qualora ne sentisse l'opportunità.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#6]
Utente
Grazie per il suo consiglio lo prenderò in considerazione in un futuro... per ora proverò ad avere più fiducia in me stessa e spero che aiuti almeno a migliorare i miei sentimenti... speriamo che questo mio atteggiamento riesca a convincere anche mia madre a farsi visitare... la ringrazio tanto per la sua professionalità... distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.6k visite dal 27/05/2018.
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