La maggior parte delle persone che ne soffre ha tentanto il suicidio
Gentili dottori , vorrei spiegare la mia situazione. Da due mesi soffro di pensieri ossessivi (diagnosi dello psicologo) del tipo "dio esiste ? Cosa c'è dopo la morte? Ma il più ricorrente è quello sul senso della vita. Inoltre , sempre su consiglio dello psicologo ho fatto una visita con lo psichiatra che mi ha prescritto brintellix 10 gocce al giorno che ormai prendo da un mese con pochissimi effetti benefici. Sono disperato perché su internet ho letto che una cura a questi pensieri esistenziali non esiste , che questo è un profondo disagio dell'anima e che la maggior parte delle persone che ne soffre ha tentanto il suicidio. Vi prego datemi un consiglio . Se ne esce da questa situazione ? E soprattutto , riavrò una vita normale?
Grazie mille per la risposta
Grazie mille per la risposta
[#1]
Macché non se ne esce? Pure fandonie queste e quelle sul suicidio.
Su internet c’è anche scritto che l’HIV non esiste. Giusto per farle un esempio di quante sciocchezze si trovano nel web.
È un malessere ansioso e l’ansia ossessiva caratterizzata da rimuginio costante è curabilissima! Si affidi ad un collega che abbia esperienza nel trattamento dei disagi ansia-correlati e potrà riacquistare serenità.
Cordiali saluti!
Su internet c’è anche scritto che l’HIV non esiste. Giusto per farle un esempio di quante sciocchezze si trovano nel web.
È un malessere ansioso e l’ansia ossessiva caratterizzata da rimuginio costante è curabilissima! Si affidi ad un collega che abbia esperienza nel trattamento dei disagi ansia-correlati e potrà riacquistare serenità.
Cordiali saluti!
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Utente
Gentilissimo dottore , innanzitutto la ringrazio per la risposta mi ha rassicurato moltissimo. Da un paio di giorni ,come scritto pocanzi , mi gira per la testa il pensiero che la vita e che tutto quello che ci circonda non abbia senso e dato che credo che questo pensiero sia vero non riesco a vederne una via di uscita. Volevo chiederle se secondo lei questi pensieri se ne andranno col tempo? E quanto tempo ci si impiega per scacciarli?
La ringrazio infinitamente
La ringrazio infinitamente
[#3]
“Volevo chiederle se secondo lei questi pensieri se ne andranno col tempo?”.
Con una terapia mirata (le più attendibili e valide per le ossessioni sono la terapia cognitivo comportamentale e la strategica breve) imparerà a gestire la sua ansia e quindi i pensieri ossessivi tenderanno a svanire.
“quanto tempo ci si impiega per scacciarli?”. Non c’è un tempo uguale per tutti perché le variabili prognostiche sono molte e diverse e vengono generalmente analizzate con il proprio terapeuta. Quindi affidarsi ad un bravo collega è la prima cosa a cui pensare adesso.
Si guarisce!
Cordiali saluti
Con una terapia mirata (le più attendibili e valide per le ossessioni sono la terapia cognitivo comportamentale e la strategica breve) imparerà a gestire la sua ansia e quindi i pensieri ossessivi tenderanno a svanire.
“quanto tempo ci si impiega per scacciarli?”. Non c’è un tempo uguale per tutti perché le variabili prognostiche sono molte e diverse e vengono generalmente analizzate con il proprio terapeuta. Quindi affidarsi ad un bravo collega è la prima cosa a cui pensare adesso.
Si guarisce!
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Scusi ancora se la disturbo dottore. Inizialmente questi pensieri mi abbandonava la sera per poi ritornare la mattina ma in seguito ad un forte attacco di panico adesso non riesco a chiudere occhio . Le spiego meglio , dopo aver avuto questo attacco di panico quando chiudo occhi e iniziò a pensare sembra che io stia vivendo un'altra vita . È come se mi fossi fatto una vita all'interno di me stesso ( non so spiegare bene però è così ). Per questo motivo ho paura di dormire, di non svegliarmi più da quella "vita " all'interno di me stesso. Secondo lei sto impazzendo ? Cosa mi sta succedendo ?
Grazie mille
Grazie mille
[#7]
Se una persona si sottopone ad un trattamento medico chirurgico subendo un’operazione come può essere una banale asportazione di un neo che gli causava fastidio, inevitabilmente dopo starà meglio ma la cicatrice rimarrà. Il collega verosimilmente le ha fatto questa metafora medica. Lo chieda a lui la prossima volta. Il consulto può terminare qui dato che pareri paralleli durante un processo psicoterapico non sono utili e possono peggiorare addirittura il tutto. Si affidi al collega dipanando in seduta i suoi dubbi.
Molti auguri
Molti auguri
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.1k visite dal 26/05/2018.
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