Ansia e attacchi di panico ricorrenti che mi causano forte nausea ed altri sintomi, non so più come
Salve a tutti, vi scrivo nella speranza di riuscire a trovare per lo meno un aiuto, se non proprio una soluzione, al mio problema.
Sono un ragazzo molto introverso, timido e soffro d'ansia praticamente da quando ho memoria, questa mi ha sempre preso lo stomaco causandomi forti nausee a prescindere dalla pienezza di quest'ultimo. Per quel che riesco a ricordare, da bambino mi veniva perché non volevo andare a scuola, poi, durante i primi due anni e mezzo di superiori mi è passata, tornando più forte che mai durante gli ultimi due anni, continuando tutt'ora. Da poco meno di un anno, han iniziato a presentarsi anche veri e propri attacchi di panico (mai successo finora) con tipici tachicardia, nausea, secchezza delle fauci, ecc..., oltre che anche la mia "normale" ansia ha iniziato a prendermi anche vescica ed intestino, sentendo il forte bisogno di andare in bagno per un motivo o per un altro (inoltre, credo di essere intollerante al lattosio). Adesso, il motivo per cui mi vengono tali attacchi mi è sconosciuto, ma riguardano per una buona percentuale delle volte l'attesa dei mezzi pubblici (che uso specie per raggiungere la mia ragazza o per andare alle prove col mio gruppo musicale) o dei passaggi da parte di persone, che siano amici o conoscenti (purtroppo, nonostante abbia la patente da un paio di anni, i miei genitori non mi permettono di usare la macchina a causa della mancata esperienza), oltre che durante eventi in cui son presenti parecchie persone (es.: concerti a cui devo assistere o suonare). Prendendomi specialmente lo stomaco (ultimamente mi sento anche pieno di aria, motivo per cui ho iniziato a prendere il carbone attivo), quando so che devo fare una qualsiasi delle cose prima descritte, preferisco mangiare poco o non mangiare affatto, per far sì che non mi prenda l'indigestione che tanto mi affligge e che può portarmi ansia in più; anni fa, quando mi veniva l'ansia, solevo autoindurmi il vomito (tant'è che ho imparato a farlo senza "toccarmi") per autoconvincermi che, nonostante gli sforzi, il mio stomaco fosse effettivamente vuoto, quindi mi tranquillizzavo. Questo problema ho paura possa dare problemi a me e agli altri, specie per quanto riguarda altre ipotetiche date in cui suonare, dato che l'ultima volta ho rischiato di mandare tutto a monte (è tutt'ora la mia prima e unica data, per il momento).
Sono bene a conoscenza che un consulto online non può darmi l'aiuto di specialista faccia-a-faccia, ma il sol pensiero di confrontarmi dal vivo con una persona non mi fa stare propriamente tranquillo. Inoltre ho provato parecchi metodi naturali come tisane (valeriana, biancospino, melissa, camomilla, ecc...), fiori di Bach e training autogeno di Schultz, senza però buoni risultati. Non sono un fumatore e il mio consumo d'alcool è modesto, non grandi quantità e in media un paio di volte a settimana massimo.
Ringrazio in anticipo chiunque voglia cercare di aiutarmi e chi ha utilizzato il proprio tempo per leggere le mie parole.
Sono un ragazzo molto introverso, timido e soffro d'ansia praticamente da quando ho memoria, questa mi ha sempre preso lo stomaco causandomi forti nausee a prescindere dalla pienezza di quest'ultimo. Per quel che riesco a ricordare, da bambino mi veniva perché non volevo andare a scuola, poi, durante i primi due anni e mezzo di superiori mi è passata, tornando più forte che mai durante gli ultimi due anni, continuando tutt'ora. Da poco meno di un anno, han iniziato a presentarsi anche veri e propri attacchi di panico (mai successo finora) con tipici tachicardia, nausea, secchezza delle fauci, ecc..., oltre che anche la mia "normale" ansia ha iniziato a prendermi anche vescica ed intestino, sentendo il forte bisogno di andare in bagno per un motivo o per un altro (inoltre, credo di essere intollerante al lattosio). Adesso, il motivo per cui mi vengono tali attacchi mi è sconosciuto, ma riguardano per una buona percentuale delle volte l'attesa dei mezzi pubblici (che uso specie per raggiungere la mia ragazza o per andare alle prove col mio gruppo musicale) o dei passaggi da parte di persone, che siano amici o conoscenti (purtroppo, nonostante abbia la patente da un paio di anni, i miei genitori non mi permettono di usare la macchina a causa della mancata esperienza), oltre che durante eventi in cui son presenti parecchie persone (es.: concerti a cui devo assistere o suonare). Prendendomi specialmente lo stomaco (ultimamente mi sento anche pieno di aria, motivo per cui ho iniziato a prendere il carbone attivo), quando so che devo fare una qualsiasi delle cose prima descritte, preferisco mangiare poco o non mangiare affatto, per far sì che non mi prenda l'indigestione che tanto mi affligge e che può portarmi ansia in più; anni fa, quando mi veniva l'ansia, solevo autoindurmi il vomito (tant'è che ho imparato a farlo senza "toccarmi") per autoconvincermi che, nonostante gli sforzi, il mio stomaco fosse effettivamente vuoto, quindi mi tranquillizzavo. Questo problema ho paura possa dare problemi a me e agli altri, specie per quanto riguarda altre ipotetiche date in cui suonare, dato che l'ultima volta ho rischiato di mandare tutto a monte (è tutt'ora la mia prima e unica data, per il momento).
Sono bene a conoscenza che un consulto online non può darmi l'aiuto di specialista faccia-a-faccia, ma il sol pensiero di confrontarmi dal vivo con una persona non mi fa stare propriamente tranquillo. Inoltre ho provato parecchi metodi naturali come tisane (valeriana, biancospino, melissa, camomilla, ecc...), fiori di Bach e training autogeno di Schultz, senza però buoni risultati. Non sono un fumatore e il mio consumo d'alcool è modesto, non grandi quantità e in media un paio di volte a settimana massimo.
Ringrazio in anticipo chiunque voglia cercare di aiutarmi e chi ha utilizzato il proprio tempo per leggere le mie parole.
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Gentile utente
“Sono bene a conoscenza che un consulto online non può darmi l'aiuto di specialista faccia-a-faccia, ma il sol pensiero di confrontarmi dal vivo con una persona non mi fa stare propriamente tranquillo.” Se avesse un problema fisico, confrontarsi con un medico sarebbe l’inizio della soluzione al problema. Idem per l’ansia. Senza una consulenza di persona presso un collega psicologo psicoterapeuta o un medico psichiatra, non troverà una soluzione mirata a decrementare la sua ansia.
“Inoltre ho provato parecchi metodi naturali come tisane (valeriana, biancospino, melissa, camomilla, ecc...), fiori di Bach e training autogeno di Schultz, senza però buoni risultati.” E ci credo bene che non abbia avuto risultati che sperava. Occorre affidarsi e fidarsi di uno specialista della salute mentale per avere innanzitutto una diagnosi. Le auto-terapie servono a nulla.
Dato che presenta difficoltà gastrointestinali, le suggerisco una consulenza con un medico gastroenterologo e con un nutrizionista medico o biologo. Mente, stomaco e intestino sono un tutt’uno perché si influenzano a vicenda. Quindi verosimilmente occorrerà lavorare in modo combinato sull’asse mente-intestino. Comunque questo spetta agli specialisti deciderlo.
Cordiali saluti
“Sono bene a conoscenza che un consulto online non può darmi l'aiuto di specialista faccia-a-faccia, ma il sol pensiero di confrontarmi dal vivo con una persona non mi fa stare propriamente tranquillo.” Se avesse un problema fisico, confrontarsi con un medico sarebbe l’inizio della soluzione al problema. Idem per l’ansia. Senza una consulenza di persona presso un collega psicologo psicoterapeuta o un medico psichiatra, non troverà una soluzione mirata a decrementare la sua ansia.
“Inoltre ho provato parecchi metodi naturali come tisane (valeriana, biancospino, melissa, camomilla, ecc...), fiori di Bach e training autogeno di Schultz, senza però buoni risultati.” E ci credo bene che non abbia avuto risultati che sperava. Occorre affidarsi e fidarsi di uno specialista della salute mentale per avere innanzitutto una diagnosi. Le auto-terapie servono a nulla.
Dato che presenta difficoltà gastrointestinali, le suggerisco una consulenza con un medico gastroenterologo e con un nutrizionista medico o biologo. Mente, stomaco e intestino sono un tutt’uno perché si influenzano a vicenda. Quindi verosimilmente occorrerà lavorare in modo combinato sull’asse mente-intestino. Comunque questo spetta agli specialisti deciderlo.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 26/05/2018.
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