Rifiuto della psicoterapia nel disturbo borderline
Salve,
premetto che soffro di problemi relativi ad ansia e depressione da quando avevo 9/10 anni che ovviamente col tempo e con la crescita sono peggiorati. Adesso ho 17 anni e qualche mese fa mi è stato diagnosticato il disturbo borderline in seguito a un ricovero. Oltre alla cura farmacologica che ho intrapreso mi è stato consigliato anche di iniziare una psicoterapia. Il problema è che io in passato ho provato varie volte ad intraprendere un percorso psicoterapeutico che poi non sono mai riuscita a continuare poiché mi sentivo a disagio, svalutavo qualunque terapeuta mi trovassi davanti, nel senso che cominciavo a provare forti sentimenti di disgusto e disprezzo totalmente immotivati, improvvisamente mi sentivo “sana”, “guarita” dopo sole due/tre sedute e puntualmente abbandonavo la terapia alle primissime sedute perché non riuscivo proprio ad andare avanti e il solo pensiero di dovermi presentare dal terapeuta ogni volta peggiorava significativamente il mio umore. Questo è stato anche il motivo per cui una diagnosi ufficiale mi è stata fatta solo pochi mesi fa. Arrivando al punto della domanda: è normale che una persona affetta da disturbo borderline non riesca a sottoporsi a psicoterapia? Come fare in queste situazioni?
premetto che soffro di problemi relativi ad ansia e depressione da quando avevo 9/10 anni che ovviamente col tempo e con la crescita sono peggiorati. Adesso ho 17 anni e qualche mese fa mi è stato diagnosticato il disturbo borderline in seguito a un ricovero. Oltre alla cura farmacologica che ho intrapreso mi è stato consigliato anche di iniziare una psicoterapia. Il problema è che io in passato ho provato varie volte ad intraprendere un percorso psicoterapeutico che poi non sono mai riuscita a continuare poiché mi sentivo a disagio, svalutavo qualunque terapeuta mi trovassi davanti, nel senso che cominciavo a provare forti sentimenti di disgusto e disprezzo totalmente immotivati, improvvisamente mi sentivo “sana”, “guarita” dopo sole due/tre sedute e puntualmente abbandonavo la terapia alle primissime sedute perché non riuscivo proprio ad andare avanti e il solo pensiero di dovermi presentare dal terapeuta ogni volta peggiorava significativamente il mio umore. Questo è stato anche il motivo per cui una diagnosi ufficiale mi è stata fatta solo pochi mesi fa. Arrivando al punto della domanda: è normale che una persona affetta da disturbo borderline non riesca a sottoporsi a psicoterapia? Come fare in queste situazioni?
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Gentile ragazza, le rispondo nell’ordine
- “è normale che una persona affetta da disturbo borderline non riesca a sottoporsi a psicoterapia?“. Una persona con disturbo borderline di personalità presenta importanti difficoltà relazionali. Quindi a mantenere nel tempo relazioni sane e stabili. Queste difficoltà vengono ovviamente ri-portate nella relazione con il terapeuta. Molta ricerca scientifica dimostra proprio che spesso i pazienti Borderline tendono ad abdicare le sedute terapeutiche dopo poco almeno che non si instauri una salda e sana relazione e alleanza terapeutica: paziente-psicoterapeuta fondata sulla fiducia.
- “Come fare in queste situazioni?”. Cercare un collega che conosce e applica la terapia dialettico comportamentale (DBT). Da tempo riconosciuta come uno dei metodi più validi per la gestione della sintomatologia Borderline.
La invito a leggere questo in proposito
http://www.stateofmind.it/2017/09/marsha-linehan-dbt/
Cordiali saluti
- “è normale che una persona affetta da disturbo borderline non riesca a sottoporsi a psicoterapia?“. Una persona con disturbo borderline di personalità presenta importanti difficoltà relazionali. Quindi a mantenere nel tempo relazioni sane e stabili. Queste difficoltà vengono ovviamente ri-portate nella relazione con il terapeuta. Molta ricerca scientifica dimostra proprio che spesso i pazienti Borderline tendono ad abdicare le sedute terapeutiche dopo poco almeno che non si instauri una salda e sana relazione e alleanza terapeutica: paziente-psicoterapeuta fondata sulla fiducia.
- “Come fare in queste situazioni?”. Cercare un collega che conosce e applica la terapia dialettico comportamentale (DBT). Da tempo riconosciuta come uno dei metodi più validi per la gestione della sintomatologia Borderline.
La invito a leggere questo in proposito
http://www.stateofmind.it/2017/09/marsha-linehan-dbt/
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 25/05/2018.
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