Attacco di panico
Buonasera,
Prima di sottoporvi il mio quesito vorrei farvi alcune premesse:
- Nell'ultimo anno, da maggio 2017 a maggio 2018, ho perso peso per circa 11kg portandomi da 86kg agli attuali 75kg. Tale risultato l'ho ottenuto attraverso una dieta ipocalorica ed il costante incremento dell'attività sportiva. La dieta, che sto ancora rispettando, prevede il consumo di proteine, verdura e frutta con la quasi totale abolizione di carboidrati. Invece, per quanto riguarda l'attività fisica, mi sono concentrato prevalentemente sulla corsa, riuscendo ad ottenere l'obbiettivo di correre una mezza maratona. Prima di iniziare tale attività ho eseguito un controllo cardiologico completo che ha fotografato una situazione ottimale.
- In passato ho avuto esperienze di attacchi di panico e di una lieve depressione, in entrambi i casi ho seguito cure con medicinali (Zoloft a bassi quantitativi) e psicoterapia.
Giovedì scorso sono andato a correre, mentre stavo correndo ho percepito di non essere particolarmente "in forma" ma ho voluto lo stesso completare la distanza che mi ero prefissato finendo per sentirmi esausto. La mattina successiva mi sentivo privo di energia con anche un qualche giramento di testa e la cosa mi ha molto preoccupato fino a chiudermi la stomaco. Sono immediatamente andato in farmacia per provare la mia pressione sanguigna e il battito cardiaco, entrambi sono risultati nella norma. A quel punto la motivazione che mi è stata data è di una dieta errata. In particolare, mi è stato fortemente suggerito di introdurre i carboidrati nella mia dieta in quanto fondamentali nell'attività sportiva. Dal quel momento sono entrato in loop per il quale se mangio carboidrati sono preoccupato di tornare al peso dell'anno scorso ma se continuo la dieta come facevo precedentemente ho paura di diventare troppo magro e di stare male. Come se non bastasse, in quegli stessi giorni molto persone mi hanno detto di vermi "troppo magro" e questo ha ulteriormente rafforzato il loop nel quale credo di essere entrato.
Inoltre, mi sento sempre debole con la "testa per aria" e da un paio di giorni ho il sospetto di avere avuto degli attacchi di panico soprattutto al momento di dover consumare i miei pasti. Oltretutto, ho "paura" di tornare a correre per il timore di tornarmi a sentire male.
Insomma, non capisco se sono entrato in un processo di autosuggestione e di malessere psicologico, oppure se effettivamente c'è qualcosa di fisiologico che non funziona.
Un'altra situazione che mi trovo a gestire è la lontananza da casa. Da gennaio mi trovo all'estero per motivi di studio e rientrerò a fine giugno. Da circa una decina di giorni percepisco la necessità di dover tornare a casa. Può anche questo aver contribuito al mio stato attuale?
Chiedo un papere a voi in quanto io non credo di avere la lucidità per comprendere il mio attuale stato psicofisico.
Ringrazio molto anticipatamente chi vorrà aiutarmi.
Prima di sottoporvi il mio quesito vorrei farvi alcune premesse:
- Nell'ultimo anno, da maggio 2017 a maggio 2018, ho perso peso per circa 11kg portandomi da 86kg agli attuali 75kg. Tale risultato l'ho ottenuto attraverso una dieta ipocalorica ed il costante incremento dell'attività sportiva. La dieta, che sto ancora rispettando, prevede il consumo di proteine, verdura e frutta con la quasi totale abolizione di carboidrati. Invece, per quanto riguarda l'attività fisica, mi sono concentrato prevalentemente sulla corsa, riuscendo ad ottenere l'obbiettivo di correre una mezza maratona. Prima di iniziare tale attività ho eseguito un controllo cardiologico completo che ha fotografato una situazione ottimale.
- In passato ho avuto esperienze di attacchi di panico e di una lieve depressione, in entrambi i casi ho seguito cure con medicinali (Zoloft a bassi quantitativi) e psicoterapia.
Giovedì scorso sono andato a correre, mentre stavo correndo ho percepito di non essere particolarmente "in forma" ma ho voluto lo stesso completare la distanza che mi ero prefissato finendo per sentirmi esausto. La mattina successiva mi sentivo privo di energia con anche un qualche giramento di testa e la cosa mi ha molto preoccupato fino a chiudermi la stomaco. Sono immediatamente andato in farmacia per provare la mia pressione sanguigna e il battito cardiaco, entrambi sono risultati nella norma. A quel punto la motivazione che mi è stata data è di una dieta errata. In particolare, mi è stato fortemente suggerito di introdurre i carboidrati nella mia dieta in quanto fondamentali nell'attività sportiva. Dal quel momento sono entrato in loop per il quale se mangio carboidrati sono preoccupato di tornare al peso dell'anno scorso ma se continuo la dieta come facevo precedentemente ho paura di diventare troppo magro e di stare male. Come se non bastasse, in quegli stessi giorni molto persone mi hanno detto di vermi "troppo magro" e questo ha ulteriormente rafforzato il loop nel quale credo di essere entrato.
Inoltre, mi sento sempre debole con la "testa per aria" e da un paio di giorni ho il sospetto di avere avuto degli attacchi di panico soprattutto al momento di dover consumare i miei pasti. Oltretutto, ho "paura" di tornare a correre per il timore di tornarmi a sentire male.
Insomma, non capisco se sono entrato in un processo di autosuggestione e di malessere psicologico, oppure se effettivamente c'è qualcosa di fisiologico che non funziona.
Un'altra situazione che mi trovo a gestire è la lontananza da casa. Da gennaio mi trovo all'estero per motivi di studio e rientrerò a fine giugno. Da circa una decina di giorni percepisco la necessità di dover tornare a casa. Può anche questo aver contribuito al mio stato attuale?
Chiedo un papere a voi in quanto io non credo di avere la lucidità per comprendere il mio attuale stato psicofisico.
Ringrazio molto anticipatamente chi vorrà aiutarmi.
[#1]
(...)non capisco se sono entrato in un processo di autosuggestione e di malessere psicologico (..)
da quello che scrive sembrerebbe proprio di si,parla di loop e lo fa, sembra, con cognizione di causa.
Forse è ora di tornare dal suo terapeuta.
saluti
da quello che scrive sembrerebbe proprio di si,parla di loop e lo fa, sembra, con cognizione di causa.
Forse è ora di tornare dal suo terapeuta.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 773 visite dal 21/05/2018.
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