Parafilia, gioco erotico, disturbo parafilico
Salve.
Da ormai anni, convivo con impulsi sadomaso.
Mi è sempre pesato molto, perché non mi reputo speciale a discapito di molti miei simili, ma bensì 'condannato'.
Ho ricordi di impulsi e atteggiamenti sadomasochisti fin dalla prima infanzia, anche se ovviamente senza libido.
Premessa: studio psicologia ma per cause differenti, anche se forse ha un po' influito.
Ad oggi, ho letto tutti articoli o quasi sulle parafilie, compresi quelli dell'intelligentissima Dr.Randone,
Ho anche conosciuto meglio il mondo del sadomaso e non lo amo. Una dominazione 24 ore non è accettabile.
Il mio carattere è autorevole e fiero, vi lascio immaginare in che modo convivo con il mio Es.
Io sono uno 'switch', ovvero mi piace comandare ed essere sottomesso, e nel dolore non ci trovo molto.
E' più l'umiliazione che appaga, rispetto al dolore che odio infliggere e soprattutto ricevere.
Ma proprio avvicinandomi al mondo, mi sono allontanato. Non capisco la mentalità, per me è solo piacere erotico.
Aggiungo che fin da piccolo ho avuto una fimosi, operata soltanto intorno ai 19 anni. E ora effettivamente, molte cose sono cambiate.
La mia speranza ad oggi, non è quella di guarire. Mi va bene 'giocare', ma semplicemente di poter fare l'uno e l'altro.
La sessualità normale è la penetrazione, io comunque non sono mai stato fidanzato, ma questo non per la parafilia.
Ricordo una volta, con una ragazza con cui mi sentivo, in hotel... non vi era nulla di sadomaso, soltanto l'uno sopra l'altro a baciarci..
e c'era comunque eccitazione, sia quando ero sopra che sotto.E' il massimo di ''contatto'' che ho mai avuto con una ragazza.
Questa è la speranza che mi fa credere che forse, posso essere capace anche di un normale rapporto di penetrazione.
Ho viaggiato molto. Ad Amsterdam, nella Red Light, ho provato il rapporto sessuale (ma prima dell'intervento alla fimosi) e lì non è andata bene con la penetrazione, mentre sì con i giochi sadomaso ( anche se comunque, ho anche penetrato da duro, dopo aver ''giocato'' sadomaso, seppur non per tanto tempo. Ma c'è da aggiungere che ero pieno d'ansia, e comunque la situazione era forzata, mi sentivo squallido con una prostituta; anche con giochi erotici sadomaso non sempre ho goduto.
Io vorrei solo capire se sono in grado di raggiungere l'orgasmo anche con penetrazione.
In modo da non essere un problema in coppia, e poter sia 'giocare' che fare del sesso tradizionale.
Perché alla fine, l'orgasmo se puoi raggiungerlo in più modi va bene, basta che non sia 'univoco' e legato ad una parafilia.
A fronte di ciò, voi che ne pensate? Seppur online e quindi senza contatto, dalle mie parole, vi sembra una parafilia o un disturbo parafilico?
Ed onestamente, anche perché costosa e non sono ricchissimo, la terapia potrebbe 'aiutarmi' e nel caso di disturbo, farmi scoprire un piacere che non sia solo sadomaso? Vi è possibilità di ciò?
VI ringrazio in anticipo.
Mi scuso, troppo prolisso, grazie ancora a tutti.
Siete fantastici! Per ciò che fate.
Da ormai anni, convivo con impulsi sadomaso.
Mi è sempre pesato molto, perché non mi reputo speciale a discapito di molti miei simili, ma bensì 'condannato'.
Ho ricordi di impulsi e atteggiamenti sadomasochisti fin dalla prima infanzia, anche se ovviamente senza libido.
Premessa: studio psicologia ma per cause differenti, anche se forse ha un po' influito.
Ad oggi, ho letto tutti articoli o quasi sulle parafilie, compresi quelli dell'intelligentissima Dr.Randone,
Ho anche conosciuto meglio il mondo del sadomaso e non lo amo. Una dominazione 24 ore non è accettabile.
Il mio carattere è autorevole e fiero, vi lascio immaginare in che modo convivo con il mio Es.
Io sono uno 'switch', ovvero mi piace comandare ed essere sottomesso, e nel dolore non ci trovo molto.
E' più l'umiliazione che appaga, rispetto al dolore che odio infliggere e soprattutto ricevere.
Ma proprio avvicinandomi al mondo, mi sono allontanato. Non capisco la mentalità, per me è solo piacere erotico.
Aggiungo che fin da piccolo ho avuto una fimosi, operata soltanto intorno ai 19 anni. E ora effettivamente, molte cose sono cambiate.
La mia speranza ad oggi, non è quella di guarire. Mi va bene 'giocare', ma semplicemente di poter fare l'uno e l'altro.
La sessualità normale è la penetrazione, io comunque non sono mai stato fidanzato, ma questo non per la parafilia.
Ricordo una volta, con una ragazza con cui mi sentivo, in hotel... non vi era nulla di sadomaso, soltanto l'uno sopra l'altro a baciarci..
e c'era comunque eccitazione, sia quando ero sopra che sotto.E' il massimo di ''contatto'' che ho mai avuto con una ragazza.
Questa è la speranza che mi fa credere che forse, posso essere capace anche di un normale rapporto di penetrazione.
Ho viaggiato molto. Ad Amsterdam, nella Red Light, ho provato il rapporto sessuale (ma prima dell'intervento alla fimosi) e lì non è andata bene con la penetrazione, mentre sì con i giochi sadomaso ( anche se comunque, ho anche penetrato da duro, dopo aver ''giocato'' sadomaso, seppur non per tanto tempo. Ma c'è da aggiungere che ero pieno d'ansia, e comunque la situazione era forzata, mi sentivo squallido con una prostituta; anche con giochi erotici sadomaso non sempre ho goduto.
Io vorrei solo capire se sono in grado di raggiungere l'orgasmo anche con penetrazione.
In modo da non essere un problema in coppia, e poter sia 'giocare' che fare del sesso tradizionale.
Perché alla fine, l'orgasmo se puoi raggiungerlo in più modi va bene, basta che non sia 'univoco' e legato ad una parafilia.
A fronte di ciò, voi che ne pensate? Seppur online e quindi senza contatto, dalle mie parole, vi sembra una parafilia o un disturbo parafilico?
Ed onestamente, anche perché costosa e non sono ricchissimo, la terapia potrebbe 'aiutarmi' e nel caso di disturbo, farmi scoprire un piacere che non sia solo sadomaso? Vi è possibilità di ciò?
VI ringrazio in anticipo.
Mi scuso, troppo prolisso, grazie ancora a tutti.
Siete fantastici! Per ciò che fate.
[#1]
gentile utente una diagnosi on line non è possibile, ci sono molti aspetti della sessualità che vanno indagati dal vivo per comprendere timori, motivazioni e blocchi. ma per rispondere alla sua domanda, Sì un percorso terapeutico potrebbe aiutarla non solo a capire ma ad usciere da questo problema.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
mi fa piacere che lei abbia letto i miei scritti, delle semplici letture però non equivalgono ad una diagnosi clinica.
Momento di profondo ascolto che va ben oltre i sintomi offerti, e che indaga tantissimo altro.
Le allego altro materiale, ma le suggerisco di valutare di rivolgersi ad un professionista
https://www.valeriarandone.it/?s=Parafilie+
mi fa piacere che lei abbia letto i miei scritti, delle semplici letture però non equivalgono ad una diagnosi clinica.
Momento di profondo ascolto che va ben oltre i sintomi offerti, e che indaga tantissimo altro.
Le allego altro materiale, ma le suggerisco di valutare di rivolgersi ad un professionista
https://www.valeriarandone.it/?s=Parafilie+
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 20/05/2018.
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