Non ho pianto alla morte di mio papà
Ciao dottori, vi scrivo perchè non so darmi una spiegazione.. Domenica scorsa è morto mio papà.
Premetto che i miei erano divorziati, e io e i miei fratelli viviamo con mia mamma,in Puglia, mentre mio papà viveva a Torino, in una casa di riposo e si curava a Torino..
Arrivo al dunque, appena ho saputo mi sono precipitata sù, sono andata con i miei fratelli alla camera ardente, e ho assistito al funerale ma non mi è uscita una lacrima.
Nei giorni precedenti si, quando ho saputo che stava male si.. quando mi hanno detto che era in terapia intensiva sono stata male, ho pianto perchè mi sono venuti i sensi di colpa,mi sono venute in mente le sue parole, quando una delle ultime volte che ci siamo sentiti, lui mi disse: "miriam io lo so che ci vedremo, sono sicuro che verrai a trovarmi, lo so, ne sono certo.. e io? si certo, sono andata, ma quando era ormai cadavere.."
Ho pianto perchè speravo davvero si riprendesse, come faceva sempre, perchè avrei voluto abbracciarlo un ultima volta, avrei voluto dirgli tante cose.. e non c'è stata possibilità..
Mia sorella, 17 enne ha pianto, e io ho cercato di starle vicino il più possibile, anche mia zia piangeva a dirotto, io no, e nemmeno mio fratello che ha 16 anni.
Parlo per me,ma è normale? Mi sento quasi una str###a, in realtà sto male, la mattina mi sveglio e scorrendo i messaggi del buongiorno ,non c'è il suo, anche la sera, mi arrivano i messaggi da tutti, tranne da lui, per ovvie ragioni, prima se avevo bisogno di una parola di conforto, potevo fare il suo numero e al primo squillo mi rispondeva,dicendo ti richiamo appapà :( ora avverto la sua mancanza in queste piccole cose, eppure non mi scende una lacrima, mi sento come se non me ne fregasse nulla perchè non ho pianto al cimitero oppure alla camera ardente,se torno con la mente a martedì, giorno del funerale, mi vedo come congelata, in mezzo a persone che si disperavano, io la regina delle nevi, aiutatemi a capire..
Premetto che i miei erano divorziati, e io e i miei fratelli viviamo con mia mamma,in Puglia, mentre mio papà viveva a Torino, in una casa di riposo e si curava a Torino..
Arrivo al dunque, appena ho saputo mi sono precipitata sù, sono andata con i miei fratelli alla camera ardente, e ho assistito al funerale ma non mi è uscita una lacrima.
Nei giorni precedenti si, quando ho saputo che stava male si.. quando mi hanno detto che era in terapia intensiva sono stata male, ho pianto perchè mi sono venuti i sensi di colpa,mi sono venute in mente le sue parole, quando una delle ultime volte che ci siamo sentiti, lui mi disse: "miriam io lo so che ci vedremo, sono sicuro che verrai a trovarmi, lo so, ne sono certo.. e io? si certo, sono andata, ma quando era ormai cadavere.."
Ho pianto perchè speravo davvero si riprendesse, come faceva sempre, perchè avrei voluto abbracciarlo un ultima volta, avrei voluto dirgli tante cose.. e non c'è stata possibilità..
Mia sorella, 17 enne ha pianto, e io ho cercato di starle vicino il più possibile, anche mia zia piangeva a dirotto, io no, e nemmeno mio fratello che ha 16 anni.
Parlo per me,ma è normale? Mi sento quasi una str###a, in realtà sto male, la mattina mi sveglio e scorrendo i messaggi del buongiorno ,non c'è il suo, anche la sera, mi arrivano i messaggi da tutti, tranne da lui, per ovvie ragioni, prima se avevo bisogno di una parola di conforto, potevo fare il suo numero e al primo squillo mi rispondeva,dicendo ti richiamo appapà :( ora avverto la sua mancanza in queste piccole cose, eppure non mi scende una lacrima, mi sento come se non me ne fregasse nulla perchè non ho pianto al cimitero oppure alla camera ardente,se torno con la mente a martedì, giorno del funerale, mi vedo come congelata, in mezzo a persone che si disperavano, io la regina delle nevi, aiutatemi a capire..
[#1]
Psicologo
Gentile Miriam,
da ciò che ha scritto traspare la tristezza legata alla perdita di suo padre.
A questa si somma il senso di colpa per non aver soddisfatto una richiesta che le era stata fatta, e questo sembra farla sentire, per certi versi, una cattiva figlia.
L'assenza del suo pianto il giorno del funerale è molto probabilmente riconducibile a meccanismi difensivi che intervengono in momenti in cui la sofferenza diventa eccessiva, per cui le può vivere la "strana" esperienza di non piangere al funerale di suo padre malgrado questo evento rappresenti per lei grande fonte di tristezza.
da ciò che ha scritto traspare la tristezza legata alla perdita di suo padre.
A questa si somma il senso di colpa per non aver soddisfatto una richiesta che le era stata fatta, e questo sembra farla sentire, per certi versi, una cattiva figlia.
L'assenza del suo pianto il giorno del funerale è molto probabilmente riconducibile a meccanismi difensivi che intervengono in momenti in cui la sofferenza diventa eccessiva, per cui le può vivere la "strana" esperienza di non piangere al funerale di suo padre malgrado questo evento rappresenti per lei grande fonte di tristezza.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.3k visite dal 19/05/2018.
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