Consiglio
Ciao.. sono una ragazza e ho 22 anni.
Scrivo perché vorrei un consiglio e non ho nessuno con cui parlare di queste cose..
Da piccola ho subito degli abusi sessuali, in seguito a questo ho sempre avuto ansia e attacchi di panico, incubi e malessere generale. Dai 10 anni fino all' adolescenza ho sofferto di autolesionismo (bullismo e altre cose) , è da circa 5 anni che non lo faccio più, però a volte mi torna la voglia di farmi del male ma resisto.
Il mio migliore amico ha avuto un arresto cardiaco l'anno scorso e non si è ancora ripreso del tutto (problemi di memoria e fisici in generale), inutile dire che tutto ciò mi ha fatto soffrire veramente tanto e mi fa soffrire tutt'ora.
A fine dicembre mia madre mi ha sbattuto fuoro di casa perché non le davo abbastanza soldi (lei è bipolare) e diciamo che non è proprio una brava persona ecco, mi ha sempre trattato abbastanza male e mi ha fatto soffrire tanto, per cui non ho alcuna intenzione di sentirla o di rivederla mai più.
Vengo al dunque: questo oggettivamente è un periodo positivo per me: vivo a casa del mio ragazzo (stiamo insieme da un anno e mezzo), lo amo davvero tanto e sono contenta che una persona come lui apprezzi una persona come me e mi ami, mi fa sentire davvero speciale.
L'ansia da quando non vivo più con mia madre è diminuita e sto meglio
Gli incubi purtroppo persistono ma li ho da quando avevo 3/4 anni per cui non penso che spariranno mai.
Il consiglio che vorrei è sul fatto se dovrei dire al mio ragazzo degli abusi e dell'autolesionismo... io non vorrei dirglielo perché mi vergogno e mi sento in colpa. Ma gli attacchi di ansia e di panico che ogni tanto ho sono dovuti anche a quelle cose... lui ovviamente non può saperlo e spesso si sente in colpa perché pensia sia colpa sua.
È un peso che mi porto sempre dietro e vorrei liberarmene.. ma non a discapito suo.. magari non sa come affrontare una cosa del genere e poi il peso da me passa a lui e questo è l'ultima cosa che voglio.
Ora riesco ad addormentarmi più facilmente (prima ci mettevo anche 2ore se non prendevo nulla), ma capita spesso appunto che mi venga un attacco di ansia, nel cervello mi si ingarbugliano tutti i pensieri con tutte le cose brutte che mi sono successe in passato e che magari potrebbero succedere in futuro( che il mio ragazzo mi lascia o che mi tradisca ecc, cose quasi paranoiche a cui penso spesso) e sto davvero tanto male, devo sforzarmi tantissimo er cercare di spegnere il cervello e non pensare a niente ma non è affatto facile e non sempre ci riesco. Non so se confidargli questi segreti oppure no... da un lato penso sia giusto ma dall'altro penso che complicherei solo le cose.lui è sempre stato molto disponibile con me e mi tratta davvero benissimo, non voglio farlo stare male per colpa dei miei problemi.
Cosa devo fare? Gli dico i motivi per il quale sto male oppure no? Lui pensa che sia "solo" per il mio migliore amico e x la situazione con mia madre (della quale però non mi importa nulla)
Grazie
Scrivo perché vorrei un consiglio e non ho nessuno con cui parlare di queste cose..
Da piccola ho subito degli abusi sessuali, in seguito a questo ho sempre avuto ansia e attacchi di panico, incubi e malessere generale. Dai 10 anni fino all' adolescenza ho sofferto di autolesionismo (bullismo e altre cose) , è da circa 5 anni che non lo faccio più, però a volte mi torna la voglia di farmi del male ma resisto.
Il mio migliore amico ha avuto un arresto cardiaco l'anno scorso e non si è ancora ripreso del tutto (problemi di memoria e fisici in generale), inutile dire che tutto ciò mi ha fatto soffrire veramente tanto e mi fa soffrire tutt'ora.
A fine dicembre mia madre mi ha sbattuto fuoro di casa perché non le davo abbastanza soldi (lei è bipolare) e diciamo che non è proprio una brava persona ecco, mi ha sempre trattato abbastanza male e mi ha fatto soffrire tanto, per cui non ho alcuna intenzione di sentirla o di rivederla mai più.
Vengo al dunque: questo oggettivamente è un periodo positivo per me: vivo a casa del mio ragazzo (stiamo insieme da un anno e mezzo), lo amo davvero tanto e sono contenta che una persona come lui apprezzi una persona come me e mi ami, mi fa sentire davvero speciale.
L'ansia da quando non vivo più con mia madre è diminuita e sto meglio
Gli incubi purtroppo persistono ma li ho da quando avevo 3/4 anni per cui non penso che spariranno mai.
Il consiglio che vorrei è sul fatto se dovrei dire al mio ragazzo degli abusi e dell'autolesionismo... io non vorrei dirglielo perché mi vergogno e mi sento in colpa. Ma gli attacchi di ansia e di panico che ogni tanto ho sono dovuti anche a quelle cose... lui ovviamente non può saperlo e spesso si sente in colpa perché pensia sia colpa sua.
È un peso che mi porto sempre dietro e vorrei liberarmene.. ma non a discapito suo.. magari non sa come affrontare una cosa del genere e poi il peso da me passa a lui e questo è l'ultima cosa che voglio.
Ora riesco ad addormentarmi più facilmente (prima ci mettevo anche 2ore se non prendevo nulla), ma capita spesso appunto che mi venga un attacco di ansia, nel cervello mi si ingarbugliano tutti i pensieri con tutte le cose brutte che mi sono successe in passato e che magari potrebbero succedere in futuro( che il mio ragazzo mi lascia o che mi tradisca ecc, cose quasi paranoiche a cui penso spesso) e sto davvero tanto male, devo sforzarmi tantissimo er cercare di spegnere il cervello e non pensare a niente ma non è affatto facile e non sempre ci riesco. Non so se confidargli questi segreti oppure no... da un lato penso sia giusto ma dall'altro penso che complicherei solo le cose.lui è sempre stato molto disponibile con me e mi tratta davvero benissimo, non voglio farlo stare male per colpa dei miei problemi.
Cosa devo fare? Gli dico i motivi per il quale sto male oppure no? Lui pensa che sia "solo" per il mio migliore amico e x la situazione con mia madre (della quale però non mi importa nulla)
Grazie
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gentile ragazza, è un consiglio che on line , senza conoscere le dinamiche del suo rapporto e la personalità del suo ragazzo, è difficile da dare.
sarebbe opportuno che lei si facesse seguire da un terapeuta e scegliere insieme modalità e momenti adatti per dire (se dirla ) la sua esperienza. Forse dopo un percorso psicoterapico non potrebbe essercene nemmeno bisogno.
saluti
sarebbe opportuno che lei si facesse seguire da un terapeuta e scegliere insieme modalità e momenti adatti per dire (se dirla ) la sua esperienza. Forse dopo un percorso psicoterapico non potrebbe essercene nemmeno bisogno.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 925 visite dal 19/05/2018.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).