Problema rapporto di coppia
Salve,
sto con il mio attuale ragazzo da circa 6 anni.La nostra è una relazione cominciata da adolescenti.Ci amiamo molto,ma sono un paio di anni che il nostro rapporto è fatto di altissimi e bassissimi.Ci sono alcune cose che non riesco a digerire e che quindi fanno si che il nostro rapporto si incrini.Nei primi periodi di relazione, ho capito lui mi raccontava spesso delle bugie,sia piccole che grandi,inizialmente facevo finta di nulla,ma nel giro di un anno sono scoppiata ed ho iniziato a rinfacciargli tutto spiegandogli che una delle cose che odiavo di più era sentirmi presa in giro. Da quel momento lui,come promesso,ha cercato di cambiare,eppure io sono rimasta sempre molto titubante;infatti ci sono state numerose occasioni in cui ha continuato a mentire.Tutto questo ha fatto si che io cominciassi a dubitare di tutto anche di quello che effettivamente era vero,questa storia continua tutt'ora e non posso non fare a meno di fargli ogni volta il classico "terzo grado",per comprendere se effettivamente dice la verità o mente come al solito.Abbiamo affrontato il discorso un milione di volte,ho provato prima a spiegare le cose con calma cercando di fargli capire come mi sentito e cosa provavo.Successivamente ho attraversato una fase che è durata fino a qualche mese fa di aggressività, nel momento in cui mi accorgevo della bugia lo aggredivo in ogni modo, nella speranza, forse, che ferendolo nell'orgoglio lui avrebbe capito realmente. Adesso invece mi sono nuovamente ridimensionata e mantengo la calma,cercando di dare il minor peso possibile,mi sento rassegnata, non trovo il modo di migliorare le cose e inoltre mi sento profondamente ferita e delusa.Il punto è che io sono addirittura arrivata a pensare che il suo sia un problema patologico e così gli ho consigliato di iniziare a farsi seguire da qualcuno, perché credo che questo suo modo di reagire derivi dalla situazione familiare in cui è cresciuto e si ritrova tutt'ora. Non ha infatti un rapporto sereno con il padre, in quanto fin da quando era piccolo è sempre stato assente, e anche io in tutti questi anni l'ho visto rarissime volte .La mamma invece è una donna debole,non chiara nei discorsi,ancora oggi mente al figlio su qualsiasi tipo di problematica o resta in silenzio evitando così di parlare ed affrontare la situazione.Questo modo di fare lo ha esattamente anche il figlio,quando cerco di aprire il discorso lui devia,fa finta di non capire e dice di non poter dare nessun tipo di risposta. Il suo modo di fare, il modo di fare o il non modo di fare dei genitori incidono tantissimo sul nostro rapporto.Lui in tutto ciò è spesso diffidente nei miei confronti, ha paura di creare liti, evita di parlare,ha paura di una mia aggressione,c'è la paura di comunicare e di dire le cose come stanno.Vorrei poter sistemare la situazione senza creare troppo scompiglio,ma ho paura di farlo chiudere ancora di più in sé stesso e di allontanarlo.Grazie per la lettura e per avermi dato modo sopratutto di sfogarmi.
sto con il mio attuale ragazzo da circa 6 anni.La nostra è una relazione cominciata da adolescenti.Ci amiamo molto,ma sono un paio di anni che il nostro rapporto è fatto di altissimi e bassissimi.Ci sono alcune cose che non riesco a digerire e che quindi fanno si che il nostro rapporto si incrini.Nei primi periodi di relazione, ho capito lui mi raccontava spesso delle bugie,sia piccole che grandi,inizialmente facevo finta di nulla,ma nel giro di un anno sono scoppiata ed ho iniziato a rinfacciargli tutto spiegandogli che una delle cose che odiavo di più era sentirmi presa in giro. Da quel momento lui,come promesso,ha cercato di cambiare,eppure io sono rimasta sempre molto titubante;infatti ci sono state numerose occasioni in cui ha continuato a mentire.Tutto questo ha fatto si che io cominciassi a dubitare di tutto anche di quello che effettivamente era vero,questa storia continua tutt'ora e non posso non fare a meno di fargli ogni volta il classico "terzo grado",per comprendere se effettivamente dice la verità o mente come al solito.Abbiamo affrontato il discorso un milione di volte,ho provato prima a spiegare le cose con calma cercando di fargli capire come mi sentito e cosa provavo.Successivamente ho attraversato una fase che è durata fino a qualche mese fa di aggressività, nel momento in cui mi accorgevo della bugia lo aggredivo in ogni modo, nella speranza, forse, che ferendolo nell'orgoglio lui avrebbe capito realmente. Adesso invece mi sono nuovamente ridimensionata e mantengo la calma,cercando di dare il minor peso possibile,mi sento rassegnata, non trovo il modo di migliorare le cose e inoltre mi sento profondamente ferita e delusa.Il punto è che io sono addirittura arrivata a pensare che il suo sia un problema patologico e così gli ho consigliato di iniziare a farsi seguire da qualcuno, perché credo che questo suo modo di reagire derivi dalla situazione familiare in cui è cresciuto e si ritrova tutt'ora. Non ha infatti un rapporto sereno con il padre, in quanto fin da quando era piccolo è sempre stato assente, e anche io in tutti questi anni l'ho visto rarissime volte .La mamma invece è una donna debole,non chiara nei discorsi,ancora oggi mente al figlio su qualsiasi tipo di problematica o resta in silenzio evitando così di parlare ed affrontare la situazione.Questo modo di fare lo ha esattamente anche il figlio,quando cerco di aprire il discorso lui devia,fa finta di non capire e dice di non poter dare nessun tipo di risposta. Il suo modo di fare, il modo di fare o il non modo di fare dei genitori incidono tantissimo sul nostro rapporto.Lui in tutto ciò è spesso diffidente nei miei confronti, ha paura di creare liti, evita di parlare,ha paura di una mia aggressione,c'è la paura di comunicare e di dire le cose come stanno.Vorrei poter sistemare la situazione senza creare troppo scompiglio,ma ho paura di farlo chiudere ancora di più in sé stesso e di allontanarlo.Grazie per la lettura e per avermi dato modo sopratutto di sfogarmi.
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
lei ha vissuto, e sta vivendo ancora, un rapporto che sembra viaggiare sulle montagne russe.
Sente di aver perso fiducia nei confronti del suo partner, a causa delle numerose volte in cui si è sentita presa in giro.
Ha la sensazione che i vostri confronti non portino mai a una svolta, quasi come se sperasse in un cambiamento del modo di essere del suo partner, cambiamento che lei sente mancare ogni qualvolta percepisce che qualcosa le è stato nascosto.
Vivere una relazione la cui fiducia sembra compromessa comporta per lei una forte sofferenza, da un lato infatti vorrebbe aiutarlo ad essere maggiormente trasparente verso lei, dall'altro si rende conto che rischierebbe di far crollare una relazione già di per sè fragile.
Quello che le posso consigliare è di valutare un consulto di persona da una psicoterapeuta di coppia, in questo modo sia lei sia il suo partner avrete la possibilità di lavorare sulla vostra relazione, cercando di trovare l'equilibrio migliore per entrambe.
Aggiungo che il consulto da uno psicoterapeuta di coppia potrebbe anche allentare le ritrosie che il suo partner potrebbe avere invece nell'affrontare un percorso insividuale.
lei ha vissuto, e sta vivendo ancora, un rapporto che sembra viaggiare sulle montagne russe.
Sente di aver perso fiducia nei confronti del suo partner, a causa delle numerose volte in cui si è sentita presa in giro.
Ha la sensazione che i vostri confronti non portino mai a una svolta, quasi come se sperasse in un cambiamento del modo di essere del suo partner, cambiamento che lei sente mancare ogni qualvolta percepisce che qualcosa le è stato nascosto.
Vivere una relazione la cui fiducia sembra compromessa comporta per lei una forte sofferenza, da un lato infatti vorrebbe aiutarlo ad essere maggiormente trasparente verso lei, dall'altro si rende conto che rischierebbe di far crollare una relazione già di per sè fragile.
Quello che le posso consigliare è di valutare un consulto di persona da una psicoterapeuta di coppia, in questo modo sia lei sia il suo partner avrete la possibilità di lavorare sulla vostra relazione, cercando di trovare l'equilibrio migliore per entrambe.
Aggiungo che il consulto da uno psicoterapeuta di coppia potrebbe anche allentare le ritrosie che il suo partner potrebbe avere invece nell'affrontare un percorso insividuale.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 931 visite dal 18/05/2018.
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