Problemi con psicoterapeuta

Buonasera dottori, vi scrivo dalla mia disperazione. Dopo alcuni eventi forti e importanti sono sprofondata in un isolamento e una rabbia molto forte. La rabbia che provo mi crea davvero disagio. Odio tutti e tutto. Pure la psicoterapeuta. Ho sempre avuto problemi a regolare emozioni e dolore. Ma tutto sommato sono riuscita a sopravvivere. Anni fa ho fatto psicoterapia che mi ha aiutata ma poi non ci sono più andata. Premetto che ci andavo per alcuni traumi infantili tra i quali gli abusi sessuali. Mi sono legata sempre a persone che mi hanno umiliata e mi sono lasciata umiliare. Dopo alcune umiliazioni recenti che sono durate un anno circa ho iniziato a ribellarmi ed è arrivata forte dirompente e prepotente la rabbia. Non faccio male a nessuno ma a me stessa sì perche non vedo speranza. Non vedo una possibilità di vita serena. Così avendo paura per me mi sono rivolta alla psicotetapeuta che il datore di lavoro mette a disposizione. C'è stata subito una buona intesa. Mi sono sentita accolta. Trovavo in quel luogo la protezione che mi serviva. Tuttavia dopo un mese circa ho saltato due sedute perché dovevo andare nella città dove sono nata. Che odio per quanto mi è successo e per i conflitti con mia madre. Al mio ritorno tutto è cambiato. Ho iniziato a odiare la psicoterapeuta perché non mi aveva dato appuntamento quando ero lontana e ho iniziato a dubitare molto di lei. Ne abbiamo parlato più volte tuttavia non ho una diagnosi. Mi sono letta il dsm e credo di essere borderline. Per lei le etichette non sono importanti. Fatto sta che ora la odio perché non mi sento capita. Ho continuato ad andare ma i suoi discorsi a volte mi lasciano perplessa. Ha parlato più volte di religione e preghiera partendo da se stessa. Gliel'ho scritto in maniera sarcastica che mi dava fastidio perché avevo bisogno di lei. Così oggi ho deciso per la terza volta che non andrò alla prossima seduta. Lei mi ha detto le solite cose e cioè che mi aspettava. Io mi ero affezionata molto. Credevo potesse aiutarmi ma mi ha abbandonata proprio quando avevo più bisogno di aiuto. Sono arrivata da lei confusa e sono ancora più confusa. Credo che non veda l'ora che io lasci completamente le sedute perché sono un peso. Sono frustrata impotente. So che dovrei dirlo a lei ma l'ultima volta si è anche arrabbiata. Insomma non so cosa fare per stare bene e non capisco perché mi sento peggiorata e ferita. So che ho bisogno di aiuto. Ho sbagliato io con la psicoterapeuta? Perché è cambiata nei miei confronti?Lo sa bene che non tornerò più ma per lei è uguale. Quando ho accennato agli abusi era fredda distaccata e io mi sono ritirata. Altre psicoterapie non ne posso fare perché costano molto. Nel pubblico gli orari sono impossibili visto che lavoro fuori città. Non capisco se io mi sia attaccata di nuovo a un carnefice quale io vedo lei ora o se faccio resistenza. Tuttavia queste cosa delle preghiere e della religione e alcune battute sulle cose che dico mi fanno arrabbiare. Cosa devo fare?