Conciliare posizioni diverse in tema di moralità
Sono fidanzata con un ragazzo e tra qualche mese ci sposiamo, ma ultimamente abbiamo forti discussioni in particolare su un argomento e questo ovviamente mi sta creando molte perplessità sulla scelta di vita che stiamo per fare. Noi facciamo parte di una compagnia numerosa di coppie sui 35-40 anni che via via si stanno sposando. Tra i ragazzi è iniziata la "consuetudine" di festeggiare l'addio al celibato in night e questa cosa io non riesco a digerirla. La prima volta abbiamo avuto una discussione feroce, la seconda volta che è capitato lui ha deciso di non andare ed è stato deriso e mi ha detto che mai in futuro avrei dovuto chiedergli di fare qualcosa che l'avrebbe fatto deridere dagli altri, che sono io che devo confrontarmi con le altre ragazze del gruppo e che lui non si deve sentire obbligato a non andare, che deve esserci fiducia eccetera. Io vi chiedo: davvero io che nel profondo provo un senso di ribrezzo per questo tipo di locali devo starmene zitta e non posso chiedere al mio futuro marito di non andare per rispetto nei miei confronti? Io non credo sia un problema di fiducia, il solo pensiero di saperlo in un posto simile mi limita nell'avere rapporti con lui... ma poi... se fosse il contrario come la penserebbero questi spavaldi uomini? a me sembra anche tanto un retaggio culturale estremamente maschilista e veramente di basso profilo..
[#1]
Gentile utente
Mi verrebbe da dirle: state cominciando proprio con il piede giusto.
Pur essendo comprensibile il suo punto di vista femminile, la invito a riflettere su questa domanda. Se dovesse scegliere, preferirebbe una situazione come quella attuale, dove il suo fidanzato le dice apertamente ciò che sta per fare, prima di farlo, "chiedendole il permesso", in un certo senso, oppure preferirebbe che prendesse l'abitudine di fare le cose di nascosto, una volta sposati?
Cordiali saluti
Mi verrebbe da dirle: state cominciando proprio con il piede giusto.
Pur essendo comprensibile il suo punto di vista femminile, la invito a riflettere su questa domanda. Se dovesse scegliere, preferirebbe una situazione come quella attuale, dove il suo fidanzato le dice apertamente ciò che sta per fare, prima di farlo, "chiedendole il permesso", in un certo senso, oppure preferirebbe che prendesse l'abitudine di fare le cose di nascosto, una volta sposati?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
La sua prima affermazione non è chiaro: cosa significa state cominciando col piede giusto? significa che chi si trova ad affrontare questo tipo di problema non dovrebbe pensare a sposarsi? mi sembra un'affermazione un po' forte, no?
La mia risposta invece alla sua domanda è abbastanza ovvia: preferirei che per rispetto nei miei confronti non facesse una cosa che mi fa male.
La mia risposta invece alla sua domanda è abbastanza ovvia: preferirei che per rispetto nei miei confronti non facesse una cosa che mi fa male.
[#3]
Il mio commento iniziale, ovviamente scherzoso, non significa affatto che non dobbiate sposarvi. Le pare che chiunque, fosse anche uno psicologo, potrebbe mai permettersi di suggerire a qualcuno se sposarsi o meno? Questa è una decisione che riguarda solo voi due. Ci mancherebbe altro.
E l'affermazione è forte perché questo è il tenore della situazione per come ce la sta presentando lei: forte. Mi sbaglio? Invece, direi che potrebbe trattarsi proprio di una di quelle classiche cose che di per sé significano poco ma che, a seconda di come vengono percepite, possono sembrare molto gravi.
Quindi, cercando di tener presente questo, provi di nuovo a rispondere alla domanda che le ho fatto, pensando non a ora, ma a quando, eventualmente, sarete sposati già da 10 anni. Preferirebbe che suo marito le dicesse sempre ciò che fa, in anticipo, e ne discutesse con lei, oppure che smettesse di discuterne e decidesse di fare ciò che gli pare, di nascosto?
Gli "spavaldi uomini", come dice lei, sono creature tutto sommato semplici e quindi queste due alternative sono le più probabili.
Cordiali saluti
E l'affermazione è forte perché questo è il tenore della situazione per come ce la sta presentando lei: forte. Mi sbaglio? Invece, direi che potrebbe trattarsi proprio di una di quelle classiche cose che di per sé significano poco ma che, a seconda di come vengono percepite, possono sembrare molto gravi.
Quindi, cercando di tener presente questo, provi di nuovo a rispondere alla domanda che le ho fatto, pensando non a ora, ma a quando, eventualmente, sarete sposati già da 10 anni. Preferirebbe che suo marito le dicesse sempre ciò che fa, in anticipo, e ne discutesse con lei, oppure che smettesse di discuterne e decidesse di fare ciò che gli pare, di nascosto?
Gli "spavaldi uomini", come dice lei, sono creature tutto sommato semplici e quindi queste due alternative sono le più probabili.
Cordiali saluti
[#4]
Gentile Signora,
capisco il suo rammarico, e immagino quanta rabbia e senso di impotenza le procura una situazione del genere.
E' molto frequente, infatti, che una coppia si metta a litigare a poche settimane dal matrimonio proprio a causa di questo famoso addio al celibato. Aggiungiamo che il periodo pre-cerimonia di per sé è estremamente stressante, viste tutte le incombenze, per cui è un attimo litigare.
Per quanto riguarda la "bassezza" sono d'accordo con lei, ma onestamente mi sembra molto "basso" il comportamento degli amici del suo compagno, che si permettono di "deridere" le scelte della Vostra coppia
Parlo di "scelte" perchè il matrimonio sarà proprio questo: un'enorme negoziazione, quotidiana, un po' su tutto. Se non c'è negoziazione non può esserci convivenza. In questo caso mi sembra normale che lui rinunci al night, visto che per Lei è una cosa molto fastidiosa.
Penso che da questo episodio entrambi possiate imparare molto: ripeto, in futuro vi troverete spesso di fronte a situazioni in cui entrambi la pensate in modo opposto, per cui è bene iniziare ad allenarsi.
Un consiglio: molte coppie risolvono questo problema organizzando una festa tutti insieme, amici di lei e di lui. E se agli amici di lui questo non va bene, pace, non si può mica accontentare tutti, no?
Tanti auguri
capisco il suo rammarico, e immagino quanta rabbia e senso di impotenza le procura una situazione del genere.
E' molto frequente, infatti, che una coppia si metta a litigare a poche settimane dal matrimonio proprio a causa di questo famoso addio al celibato. Aggiungiamo che il periodo pre-cerimonia di per sé è estremamente stressante, viste tutte le incombenze, per cui è un attimo litigare.
Per quanto riguarda la "bassezza" sono d'accordo con lei, ma onestamente mi sembra molto "basso" il comportamento degli amici del suo compagno, che si permettono di "deridere" le scelte della Vostra coppia
Parlo di "scelte" perchè il matrimonio sarà proprio questo: un'enorme negoziazione, quotidiana, un po' su tutto. Se non c'è negoziazione non può esserci convivenza. In questo caso mi sembra normale che lui rinunci al night, visto che per Lei è una cosa molto fastidiosa.
Penso che da questo episodio entrambi possiate imparare molto: ripeto, in futuro vi troverete spesso di fronte a situazioni in cui entrambi la pensate in modo opposto, per cui è bene iniziare ad allenarsi.
Un consiglio: molte coppie risolvono questo problema organizzando una festa tutti insieme, amici di lei e di lui. E se agli amici di lui questo non va bene, pace, non si può mica accontentare tutti, no?
Tanti auguri
[#5]
Ex utente
Gent.le Dr. Bulla, La ringrazio molto delle Sue parole. Ha capito esattamente il mio stato d'animo: la cosa che in tutta questa faccenda mi fa stare peggio non riguarda assolutamente la gelosia nè tantomeno la mancanza di sincerità, anzi devo dire che ad oggi il mio compagno mi ha dato mille prove della sua lealtà e della sua sincerità (anzi per me la sua schiettezza è a volte eccessiva); la cosa invece che in assoluto mi ha delusa è stato l'avere, di fronte ad una mia reazione evidentemente sintomo di un malessere per me importante, una risposta superficiale del tipo: "confidati con le altre ragazze e capirai che è una cosa normale".
.. ovviamente spero di riuscire a fargli capire col tempo che anche se viviamo in una società dove la moralità sembra caduta in disuso, ci sono ancora punti di vista diversi da rispettare, e per questo non gli impedirò mai di fare qualcosa, ma certo non farò finta di assecondare ciò che non condivido. Saluti e grazie delle Sue parole
.. ovviamente spero di riuscire a fargli capire col tempo che anche se viviamo in una società dove la moralità sembra caduta in disuso, ci sono ancora punti di vista diversi da rispettare, e per questo non gli impedirò mai di fare qualcosa, ma certo non farò finta di assecondare ciò che non condivido. Saluti e grazie delle Sue parole
[#6]
Gentile Signora,
se le posso dare un consiglio: se la sentirebbe di far leggere questo scambio di mail al suo fidanzato? potrebbe essere un buon punto di partenza dal punto di vista comunicativo.
La comunicazione tra i due partner è il pilastro di qualsiasi forma di convivenza, nonchè elemento fondante di un solido progetto di coppia
Le rinnovo i miei migliori auguri
se le posso dare un consiglio: se la sentirebbe di far leggere questo scambio di mail al suo fidanzato? potrebbe essere un buon punto di partenza dal punto di vista comunicativo.
La comunicazione tra i due partner è il pilastro di qualsiasi forma di convivenza, nonchè elemento fondante di un solido progetto di coppia
Le rinnovo i miei migliori auguri
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.3k visite dal 12/01/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?