Ansia stress malessere
buonasera dottori, ho già scritto diverse volte per la mia insonnia persistente, purtroppo non è migliorata però mi ha aiutato a capire almeno una delle cause : il mio lavoro ( per essere precisi il mio datore di lavoro). Cè sempre malessere , invidia, e non si è mai comportato bene nei miei confronti( nonostante abbia sempre fatto tutto bene e cercato di avere anche amicizia)ed io sento di non farcela piu'!!! prima eravamo tanti adesso dovuto a crisi e operai in pensione siamo rimasti io e lui!!! Stò pensando seriamente di licenziarmi......ma la paura di non ritrovare niente mi frena avendo gia moglie e figlio a carico!!!! sto già cercando da tanto...ma per adesso nulla....anche perchè nel curriculum sono" occupato"! Purtroppo la mia ansia e malessere mi sta iniziando a procurare anche problemi fisici!!! Non so che fare......In attesa di almeno un consiglio le porgo i miei piu cari saluti ed un grazie in anticipo.
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gentile utente davanti a problematiche oggettive ciò che va riformulato è l'approccio al problema. Ossia percepirlo in modo diverso, interpretarlo nella giusta prospettiva e sviluppare buone capacità di adattamento. Ma per questo può essere utile l'aiuto di un professionista. Per cambiare è necessario un percorso. Un consiglio al volo non solo è inutile ma può peggiorare il problema nel momento in cui non si è in grado di applicarlo.
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
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Gent.le Utente,
innanzi tutto mi rivolgerei ad uno psichiatra per ricevere una valutazione in merito alla terapia farmacologica avviata al fine di ripristinare un ciclo sonno-veglia adeguato.
In seconda battuta sarebbe opportuno un colloquio psicologico per lavorare sull'aspetto somatico attraverso tecniche specifiche nonché sulla possibilità di individuare un approccio relazionale alternativo che renda vivibile la sua quotidianità e le restituisca un senso di autoefficacia.
innanzi tutto mi rivolgerei ad uno psichiatra per ricevere una valutazione in merito alla terapia farmacologica avviata al fine di ripristinare un ciclo sonno-veglia adeguato.
In seconda battuta sarebbe opportuno un colloquio psicologico per lavorare sull'aspetto somatico attraverso tecniche specifiche nonché sulla possibilità di individuare un approccio relazionale alternativo che renda vivibile la sua quotidianità e le restituisca un senso di autoefficacia.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 789 visite dal 14/05/2018.
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