I miei genitori me lo impedirebbero

Gentili dottori,
sono una ragazza di 18 anni e da almeno due anni ho un fortissimo desiderio di maternità.
Ciò mi spinge spesso ad avere rapporti a rischio sperando che riesca a rimanere incinta(tengo a precisare che questi rapporti li ho sempre avuti con il mio ragazzo non con persone qualsiasi).
Penso di essere rimasta incinta due volte,ho avuto un lunghissimo ritardo ma non ho trovato il coraggio di fare il test per la troppa paura di vederlo negativo.Entrambe le volte però dopo circa un mese di ritardo il ciclo si è ripresentato,non so se possa essere stato un aborto spontaneo oppure un semplice ritardo.
Questo desiderio naturalmente mi fa soffrire enormemente perchè so che in questo momento non potrei mai avere un figlio,ho solo 17 anni e i miei genitori me lo impedirebbero.Anche se razionalmente so che questo desiderio è sbagliato perchè sono troppo giovane non riesco a smettere di pensarci.
Io sono anoressica,con un passato di bulimica.Ho tentato il suicidio due volte e nella mia famiglia non c'è un ambiente propriamente felice,i miei genitori sono divorziati e io vivo con mio padre,mentre i miei fratelli con mia madre e vivo molto male questo distacco da loro anche se è stata una mia scelta andare a vivere da mio padre.
Spero che lei possa aiutarmi perchè non riesco mai a trovare una felicità,mi sento sempre disperata e sola,mi sembra di non raggiungere nulla nella mia vita.
In attesa di una vostra risposta vi ringrazio.
[#1]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23
Gentile amica,

Il quadro si complica quando lei riferisce di essere stata anoressica e bulimica.
Le faccio soltanto un'ipotesi: Lei si pente del suo passato, e cerca di rimediarvi come meglio crede.

Dall'anoressia alimentare che l'ha fatta soffrire e che vuole distruggere definitivamente e dimenticare, le è anche nato un impulso verso un irresistibile desiderio di vita e d'amore, di eros, e di creare qualcosa di grande e positivo in sé. Un Bambino? Una bambina?
Perché allora io potrei sospettare che sta cercando non tanto di recuperare un frammento di vita che ritiene perduta, quanto di mettere in atto questo meccanismo: “Non mi sento guarita totalmente, non trovo la via per esserne sicura, ma se metto al mondo un figlio allora recupero quell’istinto di vita che mi sento ancora sfuggire dal mio animo”.
Ma spero che questa mia ipotesi non sia esatta.
Potrei azzardare altra ipotesi che è questa: Ho tentato di distruggere me stessa, se metto al mondo un bambino, recupero la vita che mi stava sfuggendo di mano e restituisco al mio animo quell’eros che stava per essere distrutto da un sentimento di Thanatos, di distruzione e di morte. Già così va meglio.
Ma siccome mettere al mondo un figlio sotto la spinta emotiva ed “accesa” da tali pentimenti potrebbe comportare un falso recupero della sua spinta verso la vita e l’EROS, non potrebbe pensare che essendo così giovane, la spinta di avere un figlio in questa fase adolescenziale, potrebbe essere per ORA sostituita da altri obiettivi, come quello di studiare, di leggere, di lavorare, di modificare totalmente e per sempre la sua vita già segnata da diversi episodi sia alimentari, sia psicopatologici come quello di tentare per due volte il suicidio?
Certo, non voglio dire che studiare lavorare, etc. siano cose simili a quel desiderio “improvviso e sfrenato” di essere madre, così, all’improvviso, non appena uscita dalla sua malattia.
Ma non si cerca due volte il suicidio a 17 anni per niente, per poco, per disagio, per pessimismo.

Non sarebbe il caso che tutto questo lei lo vada a raccontare ad uno psicoterapeuta? Compreso ovviamente il suo stato di vita suo e della sua famiglia smembrata?

Io credo che ce ne sia bisogno.

Le auguro tante buone cose.
[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile ragazza,
devo dire che la tua mail mi ha molto colpito: bambini, rapporti a rischio, tentati suicidi, famiglia problematica, disturbi alimentari...di certo non si può dire che tu ti sia annoiata in questi primi 17 anni!

Anche io ti sconsiglio una gravidanza in questo momento, perchè una cosa che magari fra qualche anno potrebbe renderti la donna più felice del mondo oggi rischia di farti piombare in una crisi mai sperimentata prima.

Bambino non significa solo: che bello, ho la pancia!

Significa:

1) il tuo ragazzo se la sente di fare il padre oggi oppure te la dovrai gestire da sola?

2) la tua famiglia (che come hai detto è già abbastanza disorganizzata) se la sente di tenerti a casa con un figlio oppure ti devi cercare una casa?

3) chi ti darà il denaro per comprare pappe, pannolini, visite dal pediatra?

4) chi ti tiene il bambino mentre studi o lavori?

5) sei sicura che la gravidanza ti potrebbe portare solo benefici? E se invece vai incontro ad una depressione (come succede spesso soprattutto nel caso di donne con un passato di depressione)?

Insomma, già questi 5 punti mi sembrano una bella rottura a 17 anni, non credi?

Ma forse una soluzione ci sarebbe: sostituisci il termine MATERNITA' con GUARIGIONE. Perchè non partorisci GUARIGIONE? Certamente guarire da un passato di depressione e di disturbi alimentari non sarà facile, ma tra le due fossi in te non ci penserei un attimo: mi farei aiutare a GUARIRE

Anche perchè se guarisci DAVVERO, tutti i 5 punti di cui sopra un domani ti sembreranno una passeggiata

E allora si, potrai diventare quella donna felice che sogni tanto

Pensaci

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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