Mal di vita

Gentili dottori e dottoresse sapreste indicarmi qualche articolo “buono” anche vostro qui su medixitalia sul senso della vita purché non sia religioso? Soffro di “mal di vita” mi curo con paroxetina e nonostante la mia giovane età sto già perdendo i capelli. Ho visto una trasmissione televisiva in cui si notava come se un nostro animale cominciasse a perdere i peli ci preoccuperemmo per la sua salute invece quando li perdiamo noi uomini e donne non ci si da così tanto peso sbagliando. Insomma siamo tutti malati (non dite di no) e pieni di difetti. Una volta era un pomeriggio in cui ero sconfortato più del solito stavo per prendere la metropolitana a Milano quando ad un certo punto sento una bella ragazza bionda che parlava con una voce bellissima e dolcissima che aveva non prendetemi in giro su di me un effetto che mi faceva sentire felice come se non fossimo più di questo mondo difettoso. Veramente la voce di un angelo ed era bellissima. Poi per caso (davvero) mi sono dovuto avvicinare a lei e mi ha chiesto un’informazione e aveva un alito non paragonabile nemmeno alle peggiori fogne di New York veramente impossibile per essere così schifoso e sono stato ricatapuktato il questo “bel mondo” a cui non riesco a trovare una giustificazione sensata. Se avete pareri in merito sarei contento anche se preferirei che non mi consigliate letture lunghe come libri perché al momento non potrei permettermi di leggerli ho troppo poco tempo Cordiali saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Ragazzo,
non credo che tu abbia bisogno di leggere un articolo ma di incontrare di persona uno psicoterapeuta con il quale avviare un processo di cambiamento, si tratta di un percorso esperienziale concreto non astratto e intellettuale.
Pensarti come persona "malata" alimenta un approccio passivo che ti rende artefice proattivo del tuo malessere, esattamente la direzione contraria a quella che può consentirti di individuare le tue risorse.
Inutile qui disquisire su generalizzazioni sterili e fuorvianti come ad es. "siamo tutti malati", che possono essere smentite solo da un'esperienza concreta che può realizzarsi nella relazione terapeutica.
In alternativa puoi continuare ad alimentare una serie di convinzioni che consolidano il tuo disagio come temo hai fatto finora...ma che senso ha?

P.S.
La terapia farmacologica viene monitorata periodicamente dallo specialista che l'ha prescritta?
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Utente
Utente
Si dottoressa abbiamo anche fatto delle sospensioni ma sto meglio soolo quando sono in cura farmacologica purtroppo. Comunque malattie a parte quello che proprio non mi va giù è la morte. Tutti ti dicono che è una cosa naturale ma forse solo perché sono rassegnati. Se si trovasse un modo per toglierla saremmo tutti disposti ad accettare. Tante volte l’umiltà della gente deriva dalla paura. Io non trovo niente di costruttivo nell’invecchiare. Ci pensa? Io e lei siamo nati senza sapere tantissime cose cresciamo viviamo ne impariamo alcune per poi morire. Quale è il filo logico? L’umanità è andata avanti millenni ma per cosa? Giulio Cesare (non me ne importa nulla di Giulio Cesare) avrà anche fatto delle cose ma per noi non e nessuno e le ha fatte per niente. È vero che con le nostre azioni modifichiamo le cose ma per chi? Ingiusto lavorare solo per chi viene dopo di noi e non per noi stessi ma soprattutto.....anche chi viene dopo di noi dovrà lavorare per chi verrà dopo che a sua volta morirà senza senso. Possibile che tutti siano rassegnati a questo circolo? Paradossalmente se ci suicidassimo tutti non cambierebbe niente