Ansia cambiamenti
Salve, torno a scrivervi. è un periodo strano e mi sto rendendo conto di tante cose. Tra un po' mi sposo (e sono contenta per questo) ma sono distrutta dai preparativi. Il problema però non è questo ma in famiglia (dove ancora abito) le cose stanno precipitando. In realtà le cose vanno male da diversi anni ma si sono aggravate da due. I miei genitori, ognuno di loro con le loro difficoltà, si stanno preparando per affrontare una separazione. Il problema parte da mio padre che non perde occasione di screditare la famiglia, ci parla appena. Si è praticamente chiuso in suo mondo e si rivolge a noi solo quando ha bisogno di qualcosa. Io sto male perché so quanto male mi faccia vivere questa atmosfera a casa. Inoltre il mondo che conoscevo si sta sgretolando perché loro erano stati il mio punto di riferimento (seppur teorico il più delle volte) fino a questo momento e so che non lo saranno più dopo il matrimonio. Mia madre si trasferirà dopo e mio padre si comporta come un estraneo. Purtroppo a causa della mancanza di un lavoro ho passato molto tempo a casa e sono legata a mia mamma nonostante a volte i nostri modi di vedere le cose siano diversi ma so che lei poi tornerà nel suo paese natio perché la situazione è diventata insostenibile. Ho pochissimi svaghi e molti doveri, sbrigo molte cose di carattere familiare. Mi sembra di dare sempre il mio supporto senza mai riceverlo se non dal mio ragazzo che fa quello che può rendendosi conto della situazione. Vorrei tornare ad avere più fiducia in me stessa ma so che l'autonomia, che per motivi vari dettati dalle circostanze, non ho coltivato mi costerà parecchio.
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"Vorrei tornare ad avere più fiducia in me stessa ma so che l'autonomia, che per motivi vari dettati dalle circostanze, non ho coltivato mi costerà parecchio."
Gentile Utente,
quello di lavorare sulla fiducia e sull'autonomia possono essere temi importanti su cui lavorare ad esempio in una psicoterapia.
Ma in questo consulto ha una domanda specifica da porci?
Lei descrive una situazione che vive con pesantezza a causa del clima che si è generato a casa e del rapporto tra i Suoi genitori. La situazione è pesante. In che modo possiamo aiutarLa?
Gentile Utente,
quello di lavorare sulla fiducia e sull'autonomia possono essere temi importanti su cui lavorare ad esempio in una psicoterapia.
Ma in questo consulto ha una domanda specifica da porci?
Lei descrive una situazione che vive con pesantezza a causa del clima che si è generato a casa e del rapporto tra i Suoi genitori. La situazione è pesante. In che modo possiamo aiutarLa?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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Utente
Scrivo per sfogo. Io bene o male, anche se so ho molte pretese da me stessa, so cosa potrebbe farmi stare meglio. Ma in questo momento non posso condurre la vita che vorrei. Credo alla psicoterapia ma sono alla ricerca di consigli pratici su come affrontare i cambiamenti. Io so cosa vorrei per me ma in questo momento, per usare una metafora, vedo la montagna e la cima da raggiungere, ma io mi trovo al gradino più basso. La mia comfort zone è ristretta.E poi sono molto dispiaciuta per questa situazione familiare. Passerò da un modo di vivere ad un altro senza vie di mezzo o l'aiuto della mia famiglia, quello su cui altri, magari nei primi tempi di matrimonio, possono contare. Non ho zie o altri punti di riferimento vicini.
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Gent.le Ragazza,
il nostro rapporto con le figure genitoriali influenza le nostre modalità relazionali specialmente nelle relazioni affettive vissute da adulti.
In questo momento sta affrontando dei cambiamenti che si stanno realizzando in un'atmosfera pesante e questo non l'aiuta ad elaborare il processo di svincolo né la separazione dei suoi genitori.
Sarebbe opportuno che lei avesse uno spazio di condivisione del suo vissuto (colloquio con lo psicologo) onde evitare che questa sofferenza non elaborata possa interferire e inquinare la relazione di coppia che, a sua volta sta affrontando un passaggio significativo.
La fiducia in se stessa può ritrovarla offrendosi l'opportunità di prendersi cura di sé e individuando un approccio diverso nel rapporto con i suoi genitori in modo che la separazione non diventi un'esperienza completamente distruttiva.
il nostro rapporto con le figure genitoriali influenza le nostre modalità relazionali specialmente nelle relazioni affettive vissute da adulti.
In questo momento sta affrontando dei cambiamenti che si stanno realizzando in un'atmosfera pesante e questo non l'aiuta ad elaborare il processo di svincolo né la separazione dei suoi genitori.
Sarebbe opportuno che lei avesse uno spazio di condivisione del suo vissuto (colloquio con lo psicologo) onde evitare che questa sofferenza non elaborata possa interferire e inquinare la relazione di coppia che, a sua volta sta affrontando un passaggio significativo.
La fiducia in se stessa può ritrovarla offrendosi l'opportunità di prendersi cura di sé e individuando un approccio diverso nel rapporto con i suoi genitori in modo che la separazione non diventi un'esperienza completamente distruttiva.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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Gentile Utente,
da una parte una certa quota di ansia e preoccupazione prima del matrimonio ci sta, perchè la Sua vita sta cambiando, e per quanto riguarda il bisogno di essere come guidata ("Passerò da un modo di vivere ad un altro senza vie di mezzo o l'aiuto della mia famiglia, quello su cui altri, magari nei primi tempi di matrimonio, possono contare. Non ho zie o altri punti di riferimento vicini."), una psicoterapia potrà esserLe utile a prendere una maggiore consapevolezza.
Cordiali saluti,
da una parte una certa quota di ansia e preoccupazione prima del matrimonio ci sta, perchè la Sua vita sta cambiando, e per quanto riguarda il bisogno di essere come guidata ("Passerò da un modo di vivere ad un altro senza vie di mezzo o l'aiuto della mia famiglia, quello su cui altri, magari nei primi tempi di matrimonio, possono contare. Non ho zie o altri punti di riferimento vicini."), una psicoterapia potrà esserLe utile a prendere una maggiore consapevolezza.
Cordiali saluti,
[#5]
Utente
Grazie per tutte le risposte. Sono consapevole che avere un po' di ansia e preoccupazione sia normale. Quello che mi dispiace è che i miei genitori non capiscano il mio stato continuando a darmi più pesi e cose a cui pensare. Addirittura mi sembra che mio padre lo faccia un po' a posta anche se è brutto da dire. Questi problemi ci sono sempre stati e negli anni hanno contribuito a rendermi insicura e ansiosa, proprio perché non sono mai state figure genitoriali affidabili e ferme. Da un po' di tempo però ne ho preso consapevolezza. Io sono sempre stata "una piccola adulta". Però ciò nonostante ho sempre raggiunto i miei obiettivi. Il mio dispiacere deriva dal fatto spesso di sentirmi da sola. Se altri per raggiungere un obiettivo devono sforzarsi ad esempio 10 io devo sempre fare 20.
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Per quanto essere una piccola adulta sia molto faticoso e anche ingiusto, oggi tutto questo può addirittura tornarLe utile. Non lo dico perchè voglio trovare il lato positivo delle cose, ma perchè di fatto è così. Lei ha molte risorse, ma deve sviluppare anche la capacità di mettere dei paletti con i Suoi genitori, soprattutto se le loro richieste sono eccessive per Lei.
Cordiali saluti,
Cordiali saluti,
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"Questi problemi ci sono sempre stati e negli anni hanno contribuito a rendermi insicura e ansiosa, proprio perché non sono mai state figure genitoriali affidabili e ferme. Da un po' di tempo però ne ho preso consapevolezza"
Comprendere razionalmente uno scenario familiare con le sue dinamiche è una cosa, elaborare le ferite emotive è un'altra, per questo suggerivo uno spazio nel quale questo senso di solitudine possa essere non solo alleviato ma trasformarsi in un'opportunità di crescita personale, specialmente in un momento così significativo.
Spesso le persone che sono state costrette a "crescere in fretta" hanno imparato a mettere da parte i propri bisogni affettivi e questo nel tempo può creare una vulnerabilità che interferisce con alcun aspetti del nostro modo di essere e sulla possibilità di realizzare pienamente noi stessi.
Comprendere razionalmente uno scenario familiare con le sue dinamiche è una cosa, elaborare le ferite emotive è un'altra, per questo suggerivo uno spazio nel quale questo senso di solitudine possa essere non solo alleviato ma trasformarsi in un'opportunità di crescita personale, specialmente in un momento così significativo.
Spesso le persone che sono state costrette a "crescere in fretta" hanno imparato a mettere da parte i propri bisogni affettivi e questo nel tempo può creare una vulnerabilità che interferisce con alcun aspetti del nostro modo di essere e sulla possibilità di realizzare pienamente noi stessi.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 735 visite dal 14/05/2018.
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