Convivenza e ansia

Buongiorno, scrivo per chiarirmi dei dubbi che non vorrei condizionassero il mio rapporto di coppia.

Da alcuni mesi in casa mia si sono acuiti molti attriti e vivo la quotidianità con pesantezza;
ho una sorella che vive in camera con me da sempre e che ha alcune pretese(come me), senza essere disposta a venirmi mai incontro(e io di conseguenza). Sono anni che litighiamo quando di più, quando di meno.
Avverto un eccesso di insolenza che non tollero e ogni volta che mi rivolgo a lei perché qualcosa mi ha infastidito, lei piuttosto che valutare se chiedermi scusa mi stuzzica e mia madre, se è presente, si intromette perché non sopporta le discussioni e invece di calmare gli animi li scalda ancora di più.

Non sostengo più questa situazione e, dopo gli ultimi litigi, per quanto abbia ricevuto le scuse di mia madre, mi sento come "cacciato" da casa mia, non voluto. Sono spesso teso là dentro, ora più che mai.

Siccome lavoro(pur guadagnando una miseria) pensavo di andare a vivere con coinquilini per scappare dalla situazione.


A questo punto si inserisce la mia attuale ragazza. Mi sento alla pari con lei e stiamo insieme da 8 mesi. Da sempre io dormo ogni tanto da lei. Ci amiamo, la libido è per ora al nostro apice e c'è molto rispetto degli spazi dell'altro, non ci sono pretese né limitazioni sulla vita dell'altro e per adesso ci confrontiamo sempre con molta sincerità e fiducia(quello qui proposto è un discorso fatto anche con lei).

Mi ha proposto di andare con lei invece che pagare per stare con persone che non conosco e poi magari non trovare comunque uno spazio soddisfacente(faccio il turnista, uno dei problemi è che mia sorella non rispetta i miei momenti di riposo facendo confusione, ma lei può arrabbiarsi e arriva a sbattere le porte anche alle 02 di notte se andiamo a letto contemporaneamente ed io accendo il telefono a letto).
Non lo pretende, non condiziona la nostra relazione questa scelta, il mio timore è di fare un passo di troppo.

Come posso valutare se è una scelta che faccio per scappare di casa o se, oltre a voler scappare di casa, voglio anche effettivamente condividere ogni singolo momento di intimità con lei? (cosa che di per sé non mi dispiacerebbe. ci sto bene, ma sarebbe la prima volta che esco fuori di casa e che convivo h24 con una fidanzata)


In merito a questo passo provo ansia, una lieve nostalgia delle vecchie routine, una sensazione come di sentirmi "senza una mia casa".
A mettermi pesantezza c'è che la casa in cui è in affitto è molto buia e al pian terreno(opposto della mia vecchia).
Dal canto suo, lei è disposta benissimo a cercare una casa più idonea a entrambi a settembre, siccmoe mi piace giocare al pc mi ha già ritagliato un angolo dove portare il pc fisso e domani valutiamo una piccola scrivania; idem per il discorso vestiti, mi ha liberato una parte di armadio e di mensole in bagno.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

sentirsi ansiosi e confusi (da una parte c'è entusiasmo e dall'altra paura) è fisiologico: si tratta comunque di un passaggio importante, di uno stress (cioè un evento che determina un cambiamento nella vita).

Inoltre, è probabilmente il clima in casa ad accentuare ancora di più un certo disagio.

Ma per prendere una saggia decisione e non una fuga da casa, bisogna anche comprendere a che punto è la relazione con la Sua ragazza.

Lei ha inizialmente pensato di dividere le spese con altri coinquilini, non aveva pensato subito alla Sua ragazza.
Che cosa pensa dell'idea di vivere con Lei? Come si sente all'idea di iniziare una convivenza con la Sua ragazza?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Grazie della risposta veloce dottoressa!

da una parte mi sento incuriosito e felice perché con lei mi diverto e sto bene, e il mio umore è molto positivo, dall'altra un po' spaventato di allontanarmi di una decina di kilometri dalla zona in cui ho vissuto sempre(per gli amici, l'idea degli ambienti del quartiere).

Inoltre non avendo mai provato questa esperienza ho paura di sentirmi soffocare o di non avere momenti di "solitudine" dentro casa (cosa non proprio vera, perché lavora mattine e pomeriggi e io turni da 12 di giorno e di notte, quindi alcuni momenti di silenzio e solitudine come sono abituato ad avere li continuerei a vivere).
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