Padre dispotico
Buongiorno, volevo scrivervi un po' di mio padre e me, emagari avere qualche consiglio / delucidazione.
Lui é un tipo un po' cupo sempre incazzato col mondo e con noi della famiglia per qualsiasi cosa.. un po' meno con mia mamma ma litigano spesso (qualche volta venendo alle mani).. questo da molti anni. Insomma fa scenate per qualsiasi cosa ad esempio se dimentico qualcosa in giro o per un giorno non lavo quei 2 i piatti (a pranzo siamo io e mio fratello),
oltretutto aiuto in casa a pulire se mia mamma chiede e comunque lavoro, e anche su questo ha sempre da ridire qualcosa... Inoltre si inventa o modifica i fatti per far sì che le cose vadano sempre a suo favore agli occhi di mia mamma e mia sorella.. ad esempio per il lavoro dice che conosce uno che lavora con me che se n'é andato perché ci sottopagato e cose simili, é vero che come lavoro non é il massimo ma ho chiesto e nessuno lo conosce, e poi per ora non mi dispiace come lavoro. Insomma cerca sempre di controllarci anche nelle minime cose. Questi sono solo pochi semplici esempi, riesce ad arrivare a cose veramente contorte.
Ha scoperto che fumo ogni tanto cannabis o mi ubriaco ma ho 20 anni se non lo faccio ora quando lo faccio! E poi non ne sono dipendente e sinceramente lo faccio quando sono giu di morale (ho provato anche altre droghe ma mai avuto una dipendenza, insomma cerco quel "paradiso artificiale"). Comunque ho notato che ho periodi forse di depressione in cui non esco e non ho voglia di fare nulla e nemmeno riesco ad alzarmi dal letto (vado lo stesso a lavoro) alternati a periodi diciamo di risalita. Però non penso che sia collegato al fatto di mio padre forse più che altro potrebbe essere collegato al fatto che ho perso un nonno (un secondo papà) a 1 anno, ricordo che piangevo appena mi svegliavo (capita ancora ora) con pensieri negativi, suicidi... Nei miei 2 casi diciamo che cambio anche atteggiamento nelle situazioni descritte sopra.. di questa mia cosa ne avevo già parlato in un altro account e lui spiò dalle email e lesse di questa mia cosa (scritta più in dettaglio, non accennavo a lui) e al posto di chiedermi se volevo aiuto si arrabbiò. Secondo me é una specie di psicopatico o una persona molto ansiosa... Secondo voi? Io non provo nulla per lui ogni tanto ho un impulso molto violento nei suoi confronti.. forse non provo nulla nemmeno per le persone che mi sono vicine, sono una persona socievole solo a tratti ma forse é solo una maschera molte volte cerco il distacco, a volte provavo addirittura piacere nel far star male magari Delle mie ex ragazze.. forse imputabile al fatto di mio padre? O forse in fondo non siamo cosí diversi? Vorrei cercare di capire questo mio comportamento.. lo so forse é troppo complicata da spiegare in un solo post.. se avete domande fare e pure
Lui é un tipo un po' cupo sempre incazzato col mondo e con noi della famiglia per qualsiasi cosa.. un po' meno con mia mamma ma litigano spesso (qualche volta venendo alle mani).. questo da molti anni. Insomma fa scenate per qualsiasi cosa ad esempio se dimentico qualcosa in giro o per un giorno non lavo quei 2 i piatti (a pranzo siamo io e mio fratello),
oltretutto aiuto in casa a pulire se mia mamma chiede e comunque lavoro, e anche su questo ha sempre da ridire qualcosa... Inoltre si inventa o modifica i fatti per far sì che le cose vadano sempre a suo favore agli occhi di mia mamma e mia sorella.. ad esempio per il lavoro dice che conosce uno che lavora con me che se n'é andato perché ci sottopagato e cose simili, é vero che come lavoro non é il massimo ma ho chiesto e nessuno lo conosce, e poi per ora non mi dispiace come lavoro. Insomma cerca sempre di controllarci anche nelle minime cose. Questi sono solo pochi semplici esempi, riesce ad arrivare a cose veramente contorte.
Ha scoperto che fumo ogni tanto cannabis o mi ubriaco ma ho 20 anni se non lo faccio ora quando lo faccio! E poi non ne sono dipendente e sinceramente lo faccio quando sono giu di morale (ho provato anche altre droghe ma mai avuto una dipendenza, insomma cerco quel "paradiso artificiale"). Comunque ho notato che ho periodi forse di depressione in cui non esco e non ho voglia di fare nulla e nemmeno riesco ad alzarmi dal letto (vado lo stesso a lavoro) alternati a periodi diciamo di risalita. Però non penso che sia collegato al fatto di mio padre forse più che altro potrebbe essere collegato al fatto che ho perso un nonno (un secondo papà) a 1 anno, ricordo che piangevo appena mi svegliavo (capita ancora ora) con pensieri negativi, suicidi... Nei miei 2 casi diciamo che cambio anche atteggiamento nelle situazioni descritte sopra.. di questa mia cosa ne avevo già parlato in un altro account e lui spiò dalle email e lesse di questa mia cosa (scritta più in dettaglio, non accennavo a lui) e al posto di chiedermi se volevo aiuto si arrabbiò. Secondo me é una specie di psicopatico o una persona molto ansiosa... Secondo voi? Io non provo nulla per lui ogni tanto ho un impulso molto violento nei suoi confronti.. forse non provo nulla nemmeno per le persone che mi sono vicine, sono una persona socievole solo a tratti ma forse é solo una maschera molte volte cerco il distacco, a volte provavo addirittura piacere nel far star male magari Delle mie ex ragazze.. forse imputabile al fatto di mio padre? O forse in fondo non siamo cosí diversi? Vorrei cercare di capire questo mio comportamento.. lo so forse é troppo complicata da spiegare in un solo post.. se avete domande fare e pure
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Gentile ragazzo
da ciò che racconta suo padre non sembra essere molto empatico, ma piuttosto o eccessivamente criticante.
Il rapporto con tali persone ovviamente non è facile, ma esistono strategie psicologiche, della terapia breve in particolare, che permettono di neutralizzare le loro asperità e che rendono perciò la relazione molto più serena.
E' possibile che la tensione accumulata nei rapporti familiari si scarichi poi al di fuori con altre persone, ma per una diagnosi più accurata delle situazioni deve comunque consultare uno psicologo psicoterapeuta.
Se è economicamente indipendente solitamente non è necessaria una terapia familiare per risolvere i problemi di relazione, basta una terapia individuale. Spesso, ma non sempre si ottengono ugualmente ottimi risultati anche se non c'è una vera indipendenza economica, come può meglio capire con il seguente articolo:
https://www.psicologi-italia.it/disturbi-e-terapie/psicoterapia-della-gestalt/articoli/MigliorarelerelazioniinterpersonaliconlaTerapiadellaGestalt.html
cordiali saluti
da ciò che racconta suo padre non sembra essere molto empatico, ma piuttosto o eccessivamente criticante.
Il rapporto con tali persone ovviamente non è facile, ma esistono strategie psicologiche, della terapia breve in particolare, che permettono di neutralizzare le loro asperità e che rendono perciò la relazione molto più serena.
E' possibile che la tensione accumulata nei rapporti familiari si scarichi poi al di fuori con altre persone, ma per una diagnosi più accurata delle situazioni deve comunque consultare uno psicologo psicoterapeuta.
Se è economicamente indipendente solitamente non è necessaria una terapia familiare per risolvere i problemi di relazione, basta una terapia individuale. Spesso, ma non sempre si ottengono ugualmente ottimi risultati anche se non c'è una vera indipendenza economica, come può meglio capire con il seguente articolo:
https://www.psicologi-italia.it/disturbi-e-terapie/psicoterapia-della-gestalt/articoli/MigliorarelerelazioniinterpersonaliconlaTerapiadellaGestalt.html
cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 12/05/2018.
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