Depressione e voglia di stare soli
Buon pomeriggio e grazie per l'attenzione.
Una persona a me molto cara (il mio amante) credo abbia un problema di depressione e non sono sicura di cosa fare per aiutarlo. Siamo amanti e tali vogliamo restare, nessuno dei due chiede niente di più però mi sento di aiutarlo.
É un ragazzo "diverso" in quanto sebbene abbia 2 lauree e sia molto colto fa un lavoretto poco pagato per poter avere molto tempo libero per dedicarsi alla musica. É la tipica persona che ha mille idee, alcune anche buone, ma poi non conclude mai niente perché é incostante ed assolutamente impreparato ad assumersi responsabilità o sottostare alle regole, un anticonformista/antisistema.
Un eterno Peter Pan orgoglioso e capriccioso per colpa della madre che non gli ha mai negato niente nè detto un "no", ed anche se giovane é attratto solo da donne mature.
In passato ha avuto un problema di alcolismo con episodi violenti, alcolismo superato ma continua a far uso di stupefacenti (Cannabis).
Da circa 3 mesi é molto introverso, trasandato, non molto pulito e assolutamente asociale. Esce di casa solo per andare a lavorare passando il resto della giornata e buona parte della notte a fare musica e adesso si é fissato con i bitcoins. Accende il cellulare una volta alla settimana, non guarda la posta, mangia poco e male e durante i fine settimana dorme esageratamente.
All'inizio pensavo che la sua mancanza di contatto con me fosse la tipica strategia dell'uomo stufo di una relazione che non ha voglia di dire le cose chiare e scompare ma un suo collega di lavoro mi conferma che non parla più molto, non esce con i colleghi e gli amici, é triste e svogliato. Io ci tengo a lui e ho messo da parte l'orgoglio andando sempre a cercarlo io e quando lo faccio lo vedo veramente felice, magari non tanto espressivo e pazzo come prima ma certe cose si sentono a pelle.
Non faccio scenate nè divento una pazza paranoica e nemmeno faccio domande recriminandogli le sue assenze e mancanze di attenzione. Proprio ieri che dovevamo vederci mi scrive per dirmi di non prendermela che non é che non avesse voglia di stare con me, che il problema non sono io, si sente strano, intimista, introspettivo e vuole stare solo.
Quello che sto facendo io é non essere pressante ma cercarlo ogni tanto solo per strappargli un sorriso.
Gradirei poteste dirmi come fare per aiutarlo e come comportarmi nei suoi confronti. Mi spiace vederlo così.
Vi ringrazio.
Una persona a me molto cara (il mio amante) credo abbia un problema di depressione e non sono sicura di cosa fare per aiutarlo. Siamo amanti e tali vogliamo restare, nessuno dei due chiede niente di più però mi sento di aiutarlo.
É un ragazzo "diverso" in quanto sebbene abbia 2 lauree e sia molto colto fa un lavoretto poco pagato per poter avere molto tempo libero per dedicarsi alla musica. É la tipica persona che ha mille idee, alcune anche buone, ma poi non conclude mai niente perché é incostante ed assolutamente impreparato ad assumersi responsabilità o sottostare alle regole, un anticonformista/antisistema.
Un eterno Peter Pan orgoglioso e capriccioso per colpa della madre che non gli ha mai negato niente nè detto un "no", ed anche se giovane é attratto solo da donne mature.
In passato ha avuto un problema di alcolismo con episodi violenti, alcolismo superato ma continua a far uso di stupefacenti (Cannabis).
Da circa 3 mesi é molto introverso, trasandato, non molto pulito e assolutamente asociale. Esce di casa solo per andare a lavorare passando il resto della giornata e buona parte della notte a fare musica e adesso si é fissato con i bitcoins. Accende il cellulare una volta alla settimana, non guarda la posta, mangia poco e male e durante i fine settimana dorme esageratamente.
All'inizio pensavo che la sua mancanza di contatto con me fosse la tipica strategia dell'uomo stufo di una relazione che non ha voglia di dire le cose chiare e scompare ma un suo collega di lavoro mi conferma che non parla più molto, non esce con i colleghi e gli amici, é triste e svogliato. Io ci tengo a lui e ho messo da parte l'orgoglio andando sempre a cercarlo io e quando lo faccio lo vedo veramente felice, magari non tanto espressivo e pazzo come prima ma certe cose si sentono a pelle.
Non faccio scenate nè divento una pazza paranoica e nemmeno faccio domande recriminandogli le sue assenze e mancanze di attenzione. Proprio ieri che dovevamo vederci mi scrive per dirmi di non prendermela che non é che non avesse voglia di stare con me, che il problema non sono io, si sente strano, intimista, introspettivo e vuole stare solo.
Quello che sto facendo io é non essere pressante ma cercarlo ogni tanto solo per strappargli un sorriso.
Gradirei poteste dirmi come fare per aiutarlo e come comportarmi nei suoi confronti. Mi spiace vederlo così.
Vi ringrazio.
[#1]
Gent.le Sig.ra,
mi perdoni ma temo che in questa persona ci sia un disagio cronicizzato che meriterebbe di essere affrontato in modo adeguato e che in queste condizioni non ci siano le premesse per portare avanti una relazione affettiva nella quale Lei sembra aver accettato il ruolo della partner co-dipendedente.
Per approfondire questo aspetto le consiglio la lettura di questo libro:
"Dipendenza e controdipendenza: dalle passioni scriteriate all'indifferenza vuota" di Massimo Borgioni
mi perdoni ma temo che in questa persona ci sia un disagio cronicizzato che meriterebbe di essere affrontato in modo adeguato e che in queste condizioni non ci siano le premesse per portare avanti una relazione affettiva nella quale Lei sembra aver accettato il ruolo della partner co-dipendedente.
Per approfondire questo aspetto le consiglio la lettura di questo libro:
"Dipendenza e controdipendenza: dalle passioni scriteriate all'indifferenza vuota" di Massimo Borgioni
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Gent.le Sig.ra,
se fosse felice non avrebbe iniziato una relazione extraconiugale.
Sull'altro aspetto non mi permetto di dare giudizi morali mi limito solo ad evidenziare che Lei stessa dice il benessere dell'altro è importante in funzione della possibilità di proseguire la vostra relazione.
Infine io nel suo caso mi riferisco al ruolo di partner co-dipendente che è un concetto diverso da quello di partner dipendente:
"una relazione con una persona in evidente stato di necessità può dare l’illusione di essere una relazione che durerà per sempre: se l’altro ha bisogno di me, non può lasciarmi. "
Se vuole approfondire:
http://www.stateofmind.it/2016/03/dipendenza-affettiva-recensione/
se fosse felice non avrebbe iniziato una relazione extraconiugale.
Sull'altro aspetto non mi permetto di dare giudizi morali mi limito solo ad evidenziare che Lei stessa dice il benessere dell'altro è importante in funzione della possibilità di proseguire la vostra relazione.
Infine io nel suo caso mi riferisco al ruolo di partner co-dipendente che è un concetto diverso da quello di partner dipendente:
"una relazione con una persona in evidente stato di necessità può dare l’illusione di essere una relazione che durerà per sempre: se l’altro ha bisogno di me, non può lasciarmi. "
Se vuole approfondire:
http://www.stateofmind.it/2016/03/dipendenza-affettiva-recensione/
[#4]
Utente
Grazie ancora.
Sono felicissima con mio marito, quest'amante mi "serve" solo a livello sessuale ed é per questo che egoisticamente vorrei che setsse meglio per ritornare a passare quei bei momenti di sesso con lui.
Lui ha "bisgno" di me nello stesso modo in cui io ho "bisogno" di lui, a livello sessuale. Nessuno dei 2 si illude che duri pr sempre, ma almeno che duri ancora un po'.
Ci vediamo da un anno e questo suo stato di "depressione" é nato solo 3 mesi fa quindi chiedevo un parere esperto per aiutarlo, lungi da me desiderare che lui abbia bisogno di me, o io di lui. Ripeto che é solo una forma di egoismo mio che non voglio rinunciare alle sue prestazioni. Io sono sposata e non lascerei mai mio marito.
La ringrazierei davvero se mi potesse aiutare ad aiutarlo ad uscire da questo periodo buio.
Sono felicissima con mio marito, quest'amante mi "serve" solo a livello sessuale ed é per questo che egoisticamente vorrei che setsse meglio per ritornare a passare quei bei momenti di sesso con lui.
Lui ha "bisgno" di me nello stesso modo in cui io ho "bisogno" di lui, a livello sessuale. Nessuno dei 2 si illude che duri pr sempre, ma almeno che duri ancora un po'.
Ci vediamo da un anno e questo suo stato di "depressione" é nato solo 3 mesi fa quindi chiedevo un parere esperto per aiutarlo, lungi da me desiderare che lui abbia bisogno di me, o io di lui. Ripeto che é solo una forma di egoismo mio che non voglio rinunciare alle sue prestazioni. Io sono sposata e non lascerei mai mio marito.
La ringrazierei davvero se mi potesse aiutare ad aiutarlo ad uscire da questo periodo buio.
[#5]
"Sono felicissima con mio marito, quest'amante mi "serve" solo a livello sessuale"
La sessualità non sconnessa dall'affettività ma forse preferisce avere questa convinzione per evitare di guardare dentro di sé.
Cosa risponderebbe a suo marito le dicesse quello che ha detto lei?
Se rilegge quello che ha scritto si renderà conto che il disagio di questa persona è cronicizzato e che in tutti questi anni non ha fatto nulla per chiedere aiuto.
Se fosse una relazione basata su uno scambio di favori sessuali non si a preoccuperebbe per lui, verrebbe da pensare che parla di "egoismo" per nascondere a se stessa il legame affettivo che si è instaurato con il suo amante.
In ogni caso questa persona non mi sembra affatto intenzionata a mettersi in discussione, come vede spesso sono le nostre convinzioni che ci fanno "ammalare" o alimentano il nostro disagio.
La sessualità non sconnessa dall'affettività ma forse preferisce avere questa convinzione per evitare di guardare dentro di sé.
Cosa risponderebbe a suo marito le dicesse quello che ha detto lei?
Se rilegge quello che ha scritto si renderà conto che il disagio di questa persona è cronicizzato e che in tutti questi anni non ha fatto nulla per chiedere aiuto.
Se fosse una relazione basata su uno scambio di favori sessuali non si a preoccuperebbe per lui, verrebbe da pensare che parla di "egoismo" per nascondere a se stessa il legame affettivo che si è instaurato con il suo amante.
In ogni caso questa persona non mi sembra affatto intenzionata a mettersi in discussione, come vede spesso sono le nostre convinzioni che ci fanno "ammalare" o alimentano il nostro disagio.
[#6]
Utente
Grazie di nuovo.
Quindi non posso fare altro che restare a guardare una persona che non sta bene sperando che prima o poi torni ad essere quello di prima?
Che ingenua, credevo di poter fare qualcosa per aiutarlo, così come faccio per tutte le persone a me care che non stanno bene. Fosse mio marito o mio fratello potrebbe darmi dei consigli?
Buona serata.
Quindi non posso fare altro che restare a guardare una persona che non sta bene sperando che prima o poi torni ad essere quello di prima?
Che ingenua, credevo di poter fare qualcosa per aiutarlo, così come faccio per tutte le persone a me care che non stanno bene. Fosse mio marito o mio fratello potrebbe darmi dei consigli?
Buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 33.8k visite dal 12/05/2018.
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