Problemi coppia da poco diventati genitori
Salve
Sono un ragazzo di 31 anni e convivo con una ragazza di 24 anni da qualche anno
Io e lei abbiamo avuto un bambino da 3 mesi e adesso siamo quasi intenzionati a separarci.
Premetto che io non lo vorrei mai perché sarebbe un danno enorme per il neonato crescere con i genitori separati,cerco di spiegare le motivazioni.
Io e lei viviamo in un paese di confine all estremo nord (suo paese natale) dove mancano tanti servizi tra cui ospedale più vicino a 100km ed è collegata male con la città più vicina (circa 100km) dove io ci sono finito per lavoro (io sono del sud Italia) circa un anno e mezzo fa ho deciso da solo e contro la sua volontà di trasferirmi in una città perché la consideravo un ottima soluzione e piena di servizi.dopo il trasferimento esattamente dopo 9 mesi lei è rimasta incinta e su sua pressione ho deciso di tornare nel suo paesino..ma adesso dopo 3mesi dalla nascita del neonato non riesco più a vivere in quel posto mi sento depresso ed è completamente lontano e diverso da dove sono cresciuto io e dove vorrei crescre mio figlio.adesso io ho fatto richiesta di trasferimento di nuovo in quella città e mi è stata accordata per fine anno..solo che lei minaccia di non volersi trasferire e di conseguenza rimanere nel suo paese con nostro figlio..è possibile dico io non trovare nessuna soluzione ?sembra quasi che lei sia più legata al posto dove è nata (vivono anche i suoi cari) che a me e alla sua nuova famiglia..io non vorrei mai distruggere mai ciò che abbiamo appena creato..ma a quanto pare non c è altra soluzione..sempre se lei prova ancora qualcosa per me .
Come posso fare per cercare di salvare la situazione?
Grazie anticipatamente
Sono un ragazzo di 31 anni e convivo con una ragazza di 24 anni da qualche anno
Io e lei abbiamo avuto un bambino da 3 mesi e adesso siamo quasi intenzionati a separarci.
Premetto che io non lo vorrei mai perché sarebbe un danno enorme per il neonato crescere con i genitori separati,cerco di spiegare le motivazioni.
Io e lei viviamo in un paese di confine all estremo nord (suo paese natale) dove mancano tanti servizi tra cui ospedale più vicino a 100km ed è collegata male con la città più vicina (circa 100km) dove io ci sono finito per lavoro (io sono del sud Italia) circa un anno e mezzo fa ho deciso da solo e contro la sua volontà di trasferirmi in una città perché la consideravo un ottima soluzione e piena di servizi.dopo il trasferimento esattamente dopo 9 mesi lei è rimasta incinta e su sua pressione ho deciso di tornare nel suo paesino..ma adesso dopo 3mesi dalla nascita del neonato non riesco più a vivere in quel posto mi sento depresso ed è completamente lontano e diverso da dove sono cresciuto io e dove vorrei crescre mio figlio.adesso io ho fatto richiesta di trasferimento di nuovo in quella città e mi è stata accordata per fine anno..solo che lei minaccia di non volersi trasferire e di conseguenza rimanere nel suo paese con nostro figlio..è possibile dico io non trovare nessuna soluzione ?sembra quasi che lei sia più legata al posto dove è nata (vivono anche i suoi cari) che a me e alla sua nuova famiglia..io non vorrei mai distruggere mai ciò che abbiamo appena creato..ma a quanto pare non c è altra soluzione..sempre se lei prova ancora qualcosa per me .
Come posso fare per cercare di salvare la situazione?
Grazie anticipatamente
[#1]
Gentile Utente , che tipo di legame ha questa ragazza con la propria famiglia di origine? Come mai secondo lei fa così tanta fatica a staccarsene? Quando vi siete trasferiti in città come vi siete rispettivamente trovati? Quali difficoltà avete incontrato ad ambientarvi?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile dottoressa intanto la ringrazio per la risposta celere.
Dunque iniziamo col fatto che la mia compagna ha un ottimo rapporto con i genitori e diciamo che avendo vissuto in un paese di 3000 persone non si trova a suo agio in una città con 200mila persone.
Per quanto riguarda il primo trasferimento lei non mi ha seguito ma sono andato via solo io..poi è rimasta incinta e mi ha raggiunto in città..solo che dopo 2 mesi abbiamo deciso di tornare indietro un po’ perché lei aveva paura della città della delinquenza (nel suo paese ovviamente è pari a zero visto il numero esiguo di abitanti) e un po’ anche per colpa mia che non ho avuto il “pugno di ferro” ma mi sono fatto trasportare da lei e dai suoi a tornare al paese..ma adesso io da novembre tornerò in città e voglio con tutto il mio cuore che lei mi segua anche per il bene di nostro figlio..penso sia meglio l affetto dei genitori, entrambi, piuttosto di un solo genitore e magari l affetto dei nonni (i suoi genitori)
grazie
Dunque iniziamo col fatto che la mia compagna ha un ottimo rapporto con i genitori e diciamo che avendo vissuto in un paese di 3000 persone non si trova a suo agio in una città con 200mila persone.
Per quanto riguarda il primo trasferimento lei non mi ha seguito ma sono andato via solo io..poi è rimasta incinta e mi ha raggiunto in città..solo che dopo 2 mesi abbiamo deciso di tornare indietro un po’ perché lei aveva paura della città della delinquenza (nel suo paese ovviamente è pari a zero visto il numero esiguo di abitanti) e un po’ anche per colpa mia che non ho avuto il “pugno di ferro” ma mi sono fatto trasportare da lei e dai suoi a tornare al paese..ma adesso io da novembre tornerò in città e voglio con tutto il mio cuore che lei mi segua anche per il bene di nostro figlio..penso sia meglio l affetto dei genitori, entrambi, piuttosto di un solo genitore e magari l affetto dei nonni (i suoi genitori)
grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 833 visite dal 12/05/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.