Poco dopo mi faceva delle battutine che richiamavano palesemente il mio essere gay e lanciava
Salve Dottori! Sono un ragazzo gay, ormai certo di esserlo, che vive la sua sessualitá segretamente (ho fatto coming out solamente con tre amici). Non so perché io non sia dichiarato: insicurezza, paura di non accettazione ma credo soprattutto perché voglio raggiungere prima uno stadio di serenità e soddisfazione personale, per poi sentirmi libero di vivere apertamente la mia sessualitá. Tralasciando il fatto che spesso soffro di sbalzi di umore, nervosismo e tendo a buttarmi giù, ieri é successo un fatto per me terribile: mio fratello ha quasi sicuramente letto (non ne sono certissimo) un messaggio inequivocabile sul mio telefono, scritto da un ragazzo con cui mi sto sentendo. Poco dopo mi faceva delle battutine che richiamavano palesemente il mio essere gay e lanciava varie frecciatine con un tono ironico. Oggi a distanza di un giorno assume un comportamento normale nei miei confronti. Non vorrei parlarci ma, d'altro lato, vivere con l'ansia che lui sappia e non mi dica, non mi fa stare neanche bene. Dovrei fare finta di niente e continuare come se nulla fosse? O prenderlo di petto e raccontargli di me, anche se magari lui non ha visto nulla e quindi mi incastrerei da solo? So che a queste domande dovrei rispondere io ma avrei bisogno di pareri anche generali sulla mia situazione, anche perché, da ieri, non riesco a fare niente se non a pensare a quel messaggio e sono in uno stato di ansia forte. Vi ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità. Cordiali Saluti.
Luca
Luca
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Buonasera Luca,
ha ragione Lei: non solo non possiamo nè dobbiamo dire noi che cosa deve fare perchè non sarebbe neppure deontologico, ma Lei poi non è certo un paziente che conosco e di cui ho maggiori informazioni.
E' Lei che deve valutare, in base alla relazione che ha con Suo fratello, a come si sente o se desidera dirlo proprio a lui...
Cordiali saluti,
ha ragione Lei: non solo non possiamo nè dobbiamo dire noi che cosa deve fare perchè non sarebbe neppure deontologico, ma Lei poi non è certo un paziente che conosco e di cui ho maggiori informazioni.
E' Lei che deve valutare, in base alla relazione che ha con Suo fratello, a come si sente o se desidera dirlo proprio a lui...
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 11/05/2018.
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