Attacchi di panico e spossatezza
Buongiorno,
sono una ragazza di 23 anni e da due settimane a questa parte soffro di una forte ansia.
Premetto che ho una vita normale, una famiglia che mi vuole bene, una laurea e un lavoro fisso che non mi stressa, pratico tanto sport e ho molti interessi.
Circa 4 anni fa ho passato un periodo un po’ nero, mi sentivo molto triste e ho perso tanto peso. Poi è passato senza che mi rivolgessi a nessuno.
Due settimane fa in un’occasione “affollata”, di punto in bianco ho iniziato a sentirmi salire l’ansia, al punto che mi veniva da svenire e mi son dovuta allontanare. Due giorni dopo mi è capitata la stessa cosa in compagnia di amici, insieme ad un forte senso di stanchezza fisica.
L’altro ieri sera - dopo i soliti “sintomi” - credo di aver avuto un vero e proprio attacco di panico, sfociato in una crisi di pianto. Mi sono svegliata l’indomani mattina senza ricordare quasi nulla, come se l’avessi sognato.
Ieri sera di nuovo crisi di pianto ma soprattutto una fortissima spossatezza che mi accompagna ancora oggi.. ho la sensazione di non avere la forza per fare nulla e ho un mal di testa costante. Mi sento la testa “pesante” e in entrambi gli episodi ho avvertito una forte voglia di isolarmi, una sensazione di morte incombente ed ero incapace di formulare pensieri.
Ribadisco che non sono stressata per il lavoro, amo quello che faccio. Purtroppo le poche relazioni che ho avuto fino ad adesso (l’ultima conclusasi da poco) sono tutte finite male ma ho sempre reagito come se nulla fosse, idem quando mia madre ha avuto un malessere 2 mesi fa.
Può essere che il mio corpo e la mia mente stiano reagendo adesso a tutte queste situazioni?
Sono preoccupata perché non capisco cosa mi succeda.
Grazie molte per le risposte
sono una ragazza di 23 anni e da due settimane a questa parte soffro di una forte ansia.
Premetto che ho una vita normale, una famiglia che mi vuole bene, una laurea e un lavoro fisso che non mi stressa, pratico tanto sport e ho molti interessi.
Circa 4 anni fa ho passato un periodo un po’ nero, mi sentivo molto triste e ho perso tanto peso. Poi è passato senza che mi rivolgessi a nessuno.
Due settimane fa in un’occasione “affollata”, di punto in bianco ho iniziato a sentirmi salire l’ansia, al punto che mi veniva da svenire e mi son dovuta allontanare. Due giorni dopo mi è capitata la stessa cosa in compagnia di amici, insieme ad un forte senso di stanchezza fisica.
L’altro ieri sera - dopo i soliti “sintomi” - credo di aver avuto un vero e proprio attacco di panico, sfociato in una crisi di pianto. Mi sono svegliata l’indomani mattina senza ricordare quasi nulla, come se l’avessi sognato.
Ieri sera di nuovo crisi di pianto ma soprattutto una fortissima spossatezza che mi accompagna ancora oggi.. ho la sensazione di non avere la forza per fare nulla e ho un mal di testa costante. Mi sento la testa “pesante” e in entrambi gli episodi ho avvertito una forte voglia di isolarmi, una sensazione di morte incombente ed ero incapace di formulare pensieri.
Ribadisco che non sono stressata per il lavoro, amo quello che faccio. Purtroppo le poche relazioni che ho avuto fino ad adesso (l’ultima conclusasi da poco) sono tutte finite male ma ho sempre reagito come se nulla fosse, idem quando mia madre ha avuto un malessere 2 mesi fa.
Può essere che il mio corpo e la mia mente stiano reagendo adesso a tutte queste situazioni?
Sono preoccupata perché non capisco cosa mi succeda.
Grazie molte per le risposte
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Buongiorno,
dal suo racconto sembra sottolineare che pur essendoci una parte della sua vita particolarmente soddisfacente, vive ugualmente momenti di malessere. È comprensibile che possa essere preoccupata, non riuscendo a capire cosa le sta accadendo.
Tuttavia lei stessa fornisce alcuni elementi rilevanti che devono essere approfonditi. Circa 4 anni fa ha passato un periodo che definisce "nero" e, in più, ci dice che non è soddisfatta della sua vita sentimentale.
Questo può riguardare un malessere che, in verità, mi sembra di capire non essere soltanto attuale. Ha cercato di reagire 4 anni fa da sola, ma magari porta dentro di sé alcune ferite che non ancora si sono rimarginate.
Questo può capitare a volte quando cerchiamo di non pensarci, quando cerchiamo di affrontare alcuni vissuti dolorosi creando una distanza da essi. Non so se possiamo intendere in tal modo la sua espressione, quando dice: "Ho sempre reagito come se nulla fosse".
Tenendo presente che è necessario un approfondimento rigoroso della sua storia, considerando i numerosi aspetti che emergono dal suo racconto, in questa sede mi sento di dirle che questo malessere e questo momento critico può essere il segno che bisogna prendersi cura di alcune ferite che forse sono ancora aperte.
Mi sentirei quindi di rassicurarla, è una situazione che può affrontare, forse oggi potendo riconoscere e dare ascolto ai suoi vissuti. Questo può fare male, ma è necessario affinché lei possa riuscire a modificare certi sintomi che sta vivendo, come mi sembra lei stessa desiderare.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
dal suo racconto sembra sottolineare che pur essendoci una parte della sua vita particolarmente soddisfacente, vive ugualmente momenti di malessere. È comprensibile che possa essere preoccupata, non riuscendo a capire cosa le sta accadendo.
Tuttavia lei stessa fornisce alcuni elementi rilevanti che devono essere approfonditi. Circa 4 anni fa ha passato un periodo che definisce "nero" e, in più, ci dice che non è soddisfatta della sua vita sentimentale.
Questo può riguardare un malessere che, in verità, mi sembra di capire non essere soltanto attuale. Ha cercato di reagire 4 anni fa da sola, ma magari porta dentro di sé alcune ferite che non ancora si sono rimarginate.
Questo può capitare a volte quando cerchiamo di non pensarci, quando cerchiamo di affrontare alcuni vissuti dolorosi creando una distanza da essi. Non so se possiamo intendere in tal modo la sua espressione, quando dice: "Ho sempre reagito come se nulla fosse".
Tenendo presente che è necessario un approfondimento rigoroso della sua storia, considerando i numerosi aspetti che emergono dal suo racconto, in questa sede mi sento di dirle che questo malessere e questo momento critico può essere il segno che bisogna prendersi cura di alcune ferite che forse sono ancora aperte.
Mi sentirei quindi di rassicurarla, è una situazione che può affrontare, forse oggi potendo riconoscere e dare ascolto ai suoi vissuti. Questo può fare male, ma è necessario affinché lei possa riuscire a modificare certi sintomi che sta vivendo, come mi sembra lei stessa desiderare.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Utente
Buonasera dott. De Sanctis,
La ringrazio molto per la risposta e il tempo dedicatomi.
Da ieri sembra andare un pochino meglio, ma voglio ugualmente rivolgermi ad uno specialista per capirmi meglio e risolvere questi vissuti, anche se, come ha detto lei, potrà far male.
La ringrazio ancora e le auguro una buona serata
La ringrazio molto per la risposta e il tempo dedicatomi.
Da ieri sembra andare un pochino meglio, ma voglio ugualmente rivolgermi ad uno specialista per capirmi meglio e risolvere questi vissuti, anche se, come ha detto lei, potrà far male.
La ringrazio ancora e le auguro una buona serata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 12.5k visite dal 06/05/2018.
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