Disturbo evitante di personalità
40 anni e Soffro di disturbo evitante di personalità . Da 3 anni sono in cura da uno psicoterapeuta sistemico relazionale . Faccio un enorme fatica ad evitare di evitare conoscenze intime con altre persone. Ho dei vuoti molto profondi che mi bloccano. Serve a qualcosa cambiare tipo di terapia e di conseguenza psicologo ? A volte ho questa sensazione ma nn so quanto dare credito . Lavoro nelle vendite, pratico sport , meditazione, convivo da 3 anni . Ambienti dove in qualche modo mi sento a mio agio . Non ho rapporti con nessuno nemmeno con la mia famiglia . Chiuso in un limbo di abitudini . tutto sembra frustrante vuoto e stagnante .il tempo sta passando e io non ricordo di aver vissuto veramente mai 1 giorno
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Gentile utente, quando dopo tre anni di terapia si pensa di poter stare meglio cambiando psicologo, forse è il caso di tentare anche questa strada. Dalle sue parole, tra l'altro, sorge il sospetto che sia in atto anche un disturbo depressivo: "tutto sembra frustrante vuoto e stagnante .il tempo sta passando e io non ricordo di aver vissuto veramente mai 1 giorno". Per altro, trovo difficile conciliare il disturbo evitante con queste altre sue parole: "Lavoro nelle vendite, pratico sport , meditazione, convivo da 3 anni". Non frequenta la sua famiglia d'origine... ma questo può risalire ad altre ragioni, che non siano il disturbo evitante di personalità. Esprima i suoi dubbi al suo terapeuta e gli chieda di rivedere e aggiornare la diagnosi, se possibile facendo verificare test e colloquio anche ad un collega. Con molti auguri, e ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
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Utente
Grazie Dr. Potenza per avermi risposto. Alle scuole elementari ho subito delle violenze psicologiche e fisiche dalla mia insegnante a causa di una difficoltà di apprendimento dovuta anche a una situazione familiare con un padre assente e a volte violento e una madre apprensiva . Una serie di fallimenti scolastici e sociali a seguire . Rapporti di fidanzamento lunghi ma sospesi sempre da me. Nn metto minimamente in dubbio la preparazione e l aiuto che questo specialista mi ha offerto ma nelle mie continue richieste di avere una diagnosi evita l'argomento lasciandomi nel dubbio di avere tutto e niente .
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Gentile utente, non capisco, se non c'è mai stata una diagnosi, da dove venga il titolo che lei ha dato alla precedente email: "Disturbo evitante di personalità". Qualche volta un professionista non formula una precisa diagnosi perché sceglie di curare un'ampia gamma di problemi, oppure perché alcuni sintomi si manifestano in maniera confusa, discontinua, o in concomitanza con altri. Quello che rimane essenziale è verificare lo stato di malessere del paziente, aiutarlo a chiarirne non solo le cause remote, bensì soprattutto quelle prossime, e favorirne il superamento. Se ha l'impressione che il suo psicologo non risponda ad alcune domande che a lei appaiono essenziali, ne parli con lui. Il necessario chiarimento darà una svolta positiva all'andamento della terapia.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 06/05/2018.
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