La mente può davvero influire così tanto sull'arrivo/continuo delle mestruazioni?
Buonasera.
Scrivo in questa sezione perché parliamo di "mente" ma mi scuso se questo dovesse presentarsi il forum sbagliato. La mia domanda nasce in seguito ad un ritardo di ben due settimane (non il primo dato che, a causa di problemi legati all'università e alla famiglia, mi è capitato spesso di averne). Ho sempre preso accuratamente nota e in questo periodo subisco sempre forti variazioni dovute al cambio stagionale, alla forte allergia primaverile e relativo consumo di farmaci. Questo mese, inoltre, ho dovuto affrontare molte pressioni tra ultimi esami, continui (e deludenti) colloqui di lavoro, liti giornaliere in famiglia e quindi, onestamente, mi sono preoccupata davvero poco del ritardo (avendo avuto un solo rapporto e poche ore dopo la fine delle precedenti mestruazioni). La mia domanda però sorge perché ci sono stati accenni di inizio ma ben due volte c'è stata un interruzione dopo nemmeno un'ora. Inutile dire che l'ansia sta crescendo e, preferendo aspettare il mio ragazzo per un test, vorrei sapere quanto la preoccupazione può incidere sull'arrivo ma addirittura il continuo delle mestruazioni. E' possibile che esse iniziano e si fermano soltanto perché io penso sia un falso segnale? E' possibile che io mi stia auto convincendo così tanto di essere in attesa che sento sintomi come temperatura alta, nausea, crampi alla pancia? So delle "potenza" della mente umana perché già in passato mi sono ritrovata a dover affrontarla ma mi sembra "assurdo" che addirittura io possa sentire una gravidanza se eventualmente non è presente.
La mia domanda nasce soltanto dal bisogno di sapere dato che, come già detto, aspetterò comunque ancora una settimana prima di eseguire il test.
Ringrazio per l'attenzione, spero di essere stata chiara e non troppo dispersiva.
Scrivo in questa sezione perché parliamo di "mente" ma mi scuso se questo dovesse presentarsi il forum sbagliato. La mia domanda nasce in seguito ad un ritardo di ben due settimane (non il primo dato che, a causa di problemi legati all'università e alla famiglia, mi è capitato spesso di averne). Ho sempre preso accuratamente nota e in questo periodo subisco sempre forti variazioni dovute al cambio stagionale, alla forte allergia primaverile e relativo consumo di farmaci. Questo mese, inoltre, ho dovuto affrontare molte pressioni tra ultimi esami, continui (e deludenti) colloqui di lavoro, liti giornaliere in famiglia e quindi, onestamente, mi sono preoccupata davvero poco del ritardo (avendo avuto un solo rapporto e poche ore dopo la fine delle precedenti mestruazioni). La mia domanda però sorge perché ci sono stati accenni di inizio ma ben due volte c'è stata un interruzione dopo nemmeno un'ora. Inutile dire che l'ansia sta crescendo e, preferendo aspettare il mio ragazzo per un test, vorrei sapere quanto la preoccupazione può incidere sull'arrivo ma addirittura il continuo delle mestruazioni. E' possibile che esse iniziano e si fermano soltanto perché io penso sia un falso segnale? E' possibile che io mi stia auto convincendo così tanto di essere in attesa che sento sintomi come temperatura alta, nausea, crampi alla pancia? So delle "potenza" della mente umana perché già in passato mi sono ritrovata a dover affrontarla ma mi sembra "assurdo" che addirittura io possa sentire una gravidanza se eventualmente non è presente.
La mia domanda nasce soltanto dal bisogno di sapere dato che, come già detto, aspetterò comunque ancora una settimana prima di eseguire il test.
Ringrazio per l'attenzione, spero di essere stata chiara e non troppo dispersiva.
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Gentile utente,
se preferisce scrivere a noi anzichè usare il test di gravidanza per levarsi il dubbio
("preferendo aspettare il mio ragazzo per un test", "..aspetterò comunque ancora una settimana prima di eseguire il test..."),
MA nel frattempo tormentandosi,
qualcosa non va:
"..E' possibile che io mi stia auto convincendo così tanto di essere in attesa che sento sintomi come temperatura alta, nausea, crampi alla pancia?.."
Ha interpellato il ginecologo a suo tempo,
considerato che non è la prima volta che accade il ritardo del ciclo senza poi gravidanza? Con quale risposta?
Perchè scegliere di rimanere nel dubbio una ulteriore settimana?
Per un desiderio di maternità?
Perchè preda di un pensiero ossessivo?
Che altro?
Può leggere di una situazione molto somigliante e relative risposte degli esperti in
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/612746-paura-gravidanza-ansia-alle-stelle.html
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 855 visite dal 05/05/2018.
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