Amore: insegnamento e aspettativa

Buonasera,
da 4-5 sono consapevole di essere lesbica. Prima di questa autorivelazione non ho avuto alcuna relazione, circa un anno fa ho finalmente avuto una relazione con una ragazza che è durata pochi mesi perché non è riuscita a decollare. Probabile che ci sia rimasta più sotto io, visto che lei ha un’altra e credo sia felice. Sembra che io abbia superato la botta, il dolore. Ogni tanto però, quando il tempo si ferma e gli impegni si diradano, subentra della malinconia e qualche fitta, qualche piccolo scoglio rimasto della scogliera che ho attraversato. Non riesco ancora a decifrare cosa è stato per me, a dare un nome a quel sentimento, a discernere se mi manchi lei o il poter avere una ragazza. Forse pesa dover ammettere di aver amato di più o forse pesa dirsi che nemmeno questa volta era amore. Cerco nel futuro, a parte le rese temporanee, ma mi chiedo se sia troppo deficitaria la mia comprensione dei miei sentimenti, mi sembra che solo da altre esperienze potrò capirne di più, ma esistono dei catalizzatori dell’amore? Esistono domande costruttive che potrei farmi rispetto al passato e in proiezione futura? La mia impressione è poi che pur avendo amici, risultando (spesso) gradevole agli altri e loro a me, essendo molto curiosa, frequentando diversi ambienti, sia comunque una lotta contro il vento trovare di nuovo qualcuna. Che atteggiamento conviene avere, che aspettative farsi? Cercare o aspettare?
Grazie.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(...) Esistono domande costruttive che potrei farmi rispetto al passato e in proiezione futura? (..) se parliamo di amore e relazioni NO! Perchè queste domande possono sfociare in inutili rimuginazioni (tanto la risposta non la si trova)!
Essa arriverà sul campo, vivendo la propria vita serenamente senza aspettative.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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