Doc più verginità
Gentilissimi, premetto x correttezza che recentemente ho presentato il problema a psichiatri qui sul sito (citerò "estratti" con integrazioni più specifiche nell'ambito del percorso psicologico) , ma ho chiesto informazioni nello specifico in merito all'assunzione di farmaci. Riporto parte della questione per comprendere da voi se la questione possa essere inquadrata a livello psicologico. Problema è il disturbo ossessivo compulsivo, nello specifico disturbi da contaminazione e da controllo (paura malattie, contagio, sporcizia, urina, sangue, se ad esempio mi siedo in treno devo prima controllare bene per qualche secondo - se nn ci fosse nessuno guarderei anche x più tempo - che il sedile sia pulito nn macchiato e senza aghi, paura igienica e di contatto con cani, compilazione moduli, conteggio soldi, fissare luce o rubinetto x vedere se sn spente o chiuso, difficoltà nello studio (frenate nel percorso universitario, a rallenty). Poi chiusura in casa abbastanza eccessiva e ritmo circadiano invertito: parzialmente mi riconosco anche negli hikikomori. A questo aggiungo un aspetto non secondario: passato con fimosi non serrata risolta alla maggiore età e 'verginità' - uso questo termine anche se so che è tecnicamente scorretto x uomo. ultimamente anche x l'igiene nn ho nemmeno più l'idea di voler avere un rapporto. In passato ho fatto terapia di psicologia clinica, appena risolsi la questione fimosi, circa 7 anni fa.Ma dopo un anno abbondante lasciai x poca utilità, poca empatia, pochi progressi a mio parere. Quando fui invitato nn so perchè e nn mi fu detto a farmi bocciare ad un esame universitario a prescindere dal fatto che sapessi o meno le risposte, fu la scintilla.... posso aggiungere che x quel che riguarda gli SSRI (consigliati da medici de visu, ovviamente) come da mia malattia - che so di avere - l'assunzione di tali farmaci mi terrorizza x effetti collaterali. Vorrei capire solo se posso tentare di curarmi con psicoterapia - nello specifico pare che la migliore strada sarebbe cognitivo comportamentale, ma non lo dico per scatenare una "polemica", semplicemente riporto quel che leggo. Tornando alla questione farmaco, le mie maggiori preoccupazioni x assumere prodotti sono x tumori o problemi al pene - lì la storia è traumatica x me, e ci tengo a dirlo, da come ho accennato....prima risoluzione fatta da medico, al momento dello "scappellamento" fatto direttamente da lui mi mancò l'aria dalla paura. ricordo che già da bimbo dal pediatra mi bruciava, e forse x quello negli anni ho celato il tutto... avevo 19 anni e dopo aver fatto la visita andrologica, ebbi balanite ovviamente, nn effettuando lo "scappellamento" x via del problema, ma anche perché in fondo nn pensavo alle conseguenze e più che altro non ne ero proprio consapevole. Poi tolto varicocele più frenulo corto, poi idrocele successivo. Lo dico perche' è uno dei problemi che mi perseguita e da cui credo si sia acuita - se non partita - la mania igienica.
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gentile utente, non deve avere alcun timore dei farmaci prescritti dallo specialista. Le terapia combinate psicoterapia (meglio se cognitivo comportamentale o breve strategica) e terapia psichiatrica (farmaci) danno i migliori risultati possibili. Tuttavia è sempre necessaria una certa adesione alle terapie da parte del paziente e un buon rapporto con i curanti
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
grazie, ma confesso che avevo riproposto qui sotto altre angolazioni la questione con l'augurio di sentirmi dire che avrei potuto risolvere esclusivamente con psicoterapia. L'assunzione farmaco mi blocca. Poi ci sono talmente tanti blocchi mentali che nn so quanto possano aiutarmi. Da un lato mi piacerebbe poter parlare con un professionista con cui si crei una vera empatia, so che forse cerco più un "amico psicologo". Cmq non vorrei abusare dell'ottimo servizio offerto dal sito che negli anni mi ha sempre aiutato anche per altri problemi, quindi mi interrompo. Buona serata e grazie per la celere risposta
[#3]
Gentile utente,
a proposito dello specifico problema che Lei pone a proposito della psicoterapia
Le propongo la lettura di questa ricerca che fa il punto sulla "collaborazione" tra psicoterapia e farmacoterapia, auspicando possa esserLe utile:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
a proposito dello specifico problema che Lei pone a proposito della psicoterapia
Le propongo la lettura di questa ricerca che fa il punto sulla "collaborazione" tra psicoterapia e farmacoterapia, auspicando possa esserLe utile:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 02/05/2018.
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