Dipendenza affettiva e autosabotaggio
Buongiorno,
Ho lasciato il mio fidanzato poco tempo fa, l'ultimo mese è stato un incubo, lui è stato aggredito sul lavoro, io ero presente, ed in seguito ad un violento colpo alla testa ha perso conoscenza, dopo di che: ambulanza, ospedale, polizia...E' stato operato con craniotomia per emorragia cerebrale, ho sentito il vuoto, grazie a Dio è andato tutto bene e lui ora è tornato alla vita normale, con qualche precauzione in più, ma non ha avuto danni e ripeto ancora GRAZIE.
(Uscivamo da poco, 3 mesi, e avevamo già avuto problemi dovuti alle sue reazioni di rabbia eccessive, alle sue mezze verità, al fatto che stare con lui mi chiedesse molta energia che poi non avevo più per me stessa, insomma non una persona facile (per carità anche io ho il mio carattere), però con lui sentivo di poter condividere lo stesso sguardo un po' malinconico sulla vita, sentivo che eravamo "persi" allo stesso modo, e ogni volta era in grado di scusarsi nel modo giusto per farmi ritornare sui miei passi, però mi sono sempre sentita un po' manipolata e non ho mai capito se effettivamente fosse davvero cosi.
Lui infanzia difficile, madre anaffettiva, padre che se ne è andato quando la madre era incinta e il nuovo compagno della madre violento. Ha lasciato casa a 14 anni. Io, nonostante un'infanzia felice, ho un rapporto di amore/odio con i miei genitori, ora sono un'adulta e il scegliere di vivere lontano da loro, mi ha aiutata a conoscermi e a creare un bel rapporto tra noi.(sono figlia unica).
Questo incidente ha rotto il fragile equilibrio che c'era e nonostante io gli sia stata vicino di cuore tutta la convalescenza in ospedale, un giorno sbirciando sul suo cell ho scoperto chat con altre ragazze e foto di parti intime della sua ex, non sono più riuscita ad andare avanti e l'ho lasciato per messaggio prima di venire una settimana in Italia a casa dai miei (abito a Berlino), mi sento terribilmente in colpa per questo. Ritornata a Berlino ci siamo visti per parlare di persona e provare a risolvere, ma non ci sono mai riuscita veramente, in me si è rotto qualcosa, così ho deciso di finirla del tutto e in seguito a questo lui prima mi ha detto che voleva uccidersi, poi mi ha insultato e dato tutte le colpe e poi mi ha chiesto scusa dicendomi che mi ama e di provare a risolvere insieme, io dopo i vari insulti e le scuse ho smesso di rispondere ai suoi messaggi rimarcando il mio punto di vista e da allora continuo a chiedermi se ho fatto la cosa giusta oppure no, dubito molto del mio comportamento e mi manca lui e quello che avremmo potuto essere insieme e ora non so come uscire dal loop? Mi sto raccontando una bugia da sola? La base su cui stavamo costruendo era un po' fragile, per questo non mi sono sentita di proseguire, anche se credo che amare significhi stare accanto nel bene e nel male, Leggendo su internet, il suo profilo ai miei occhi inesperti rispecchia molto quello della personalità borderline, non so davvero cosa fare.
Grazie in anticipo con tutto il cuore
Ho lasciato il mio fidanzato poco tempo fa, l'ultimo mese è stato un incubo, lui è stato aggredito sul lavoro, io ero presente, ed in seguito ad un violento colpo alla testa ha perso conoscenza, dopo di che: ambulanza, ospedale, polizia...E' stato operato con craniotomia per emorragia cerebrale, ho sentito il vuoto, grazie a Dio è andato tutto bene e lui ora è tornato alla vita normale, con qualche precauzione in più, ma non ha avuto danni e ripeto ancora GRAZIE.
(Uscivamo da poco, 3 mesi, e avevamo già avuto problemi dovuti alle sue reazioni di rabbia eccessive, alle sue mezze verità, al fatto che stare con lui mi chiedesse molta energia che poi non avevo più per me stessa, insomma non una persona facile (per carità anche io ho il mio carattere), però con lui sentivo di poter condividere lo stesso sguardo un po' malinconico sulla vita, sentivo che eravamo "persi" allo stesso modo, e ogni volta era in grado di scusarsi nel modo giusto per farmi ritornare sui miei passi, però mi sono sempre sentita un po' manipolata e non ho mai capito se effettivamente fosse davvero cosi.
Lui infanzia difficile, madre anaffettiva, padre che se ne è andato quando la madre era incinta e il nuovo compagno della madre violento. Ha lasciato casa a 14 anni. Io, nonostante un'infanzia felice, ho un rapporto di amore/odio con i miei genitori, ora sono un'adulta e il scegliere di vivere lontano da loro, mi ha aiutata a conoscermi e a creare un bel rapporto tra noi.(sono figlia unica).
Questo incidente ha rotto il fragile equilibrio che c'era e nonostante io gli sia stata vicino di cuore tutta la convalescenza in ospedale, un giorno sbirciando sul suo cell ho scoperto chat con altre ragazze e foto di parti intime della sua ex, non sono più riuscita ad andare avanti e l'ho lasciato per messaggio prima di venire una settimana in Italia a casa dai miei (abito a Berlino), mi sento terribilmente in colpa per questo. Ritornata a Berlino ci siamo visti per parlare di persona e provare a risolvere, ma non ci sono mai riuscita veramente, in me si è rotto qualcosa, così ho deciso di finirla del tutto e in seguito a questo lui prima mi ha detto che voleva uccidersi, poi mi ha insultato e dato tutte le colpe e poi mi ha chiesto scusa dicendomi che mi ama e di provare a risolvere insieme, io dopo i vari insulti e le scuse ho smesso di rispondere ai suoi messaggi rimarcando il mio punto di vista e da allora continuo a chiedermi se ho fatto la cosa giusta oppure no, dubito molto del mio comportamento e mi manca lui e quello che avremmo potuto essere insieme e ora non so come uscire dal loop? Mi sto raccontando una bugia da sola? La base su cui stavamo costruendo era un po' fragile, per questo non mi sono sentita di proseguire, anche se credo che amare significhi stare accanto nel bene e nel male, Leggendo su internet, il suo profilo ai miei occhi inesperti rispecchia molto quello della personalità borderline, non so davvero cosa fare.
Grazie in anticipo con tutto il cuore
[#1]
Gent.le Ragazza,
il collante di una relazione di coppia non devono essere le rispettive ferite emotive delle quali ciascuno ha la responsabilità di elaborare se necessario ricorrendo ad un aiuto qualificato (psicologo-psicoterapeuta).
Amare non significa cercare di salvare il partner né aspettarsi che sia l'altro a salvarci.
Al di là delle ipotesi diagnostiche che non sono di tua competenza sembrerebbe che sia una notevole difficoltà nell'autoregolazione delle reazioni emotive da parte del tuo ex ragazzo, condizione che non consente di instaurare una relazione di coppia sana e funzionale.
Per quanto riguarda te sarebbe importante che facessi chiarezza sugli aspetti del modo di essere del tuo ragazzo che si sono "agganciati" ai tuoi bisogni affettivi
il collante di una relazione di coppia non devono essere le rispettive ferite emotive delle quali ciascuno ha la responsabilità di elaborare se necessario ricorrendo ad un aiuto qualificato (psicologo-psicoterapeuta).
Amare non significa cercare di salvare il partner né aspettarsi che sia l'altro a salvarci.
Al di là delle ipotesi diagnostiche che non sono di tua competenza sembrerebbe che sia una notevole difficoltà nell'autoregolazione delle reazioni emotive da parte del tuo ex ragazzo, condizione che non consente di instaurare una relazione di coppia sana e funzionale.
Per quanto riguarda te sarebbe importante che facessi chiarezza sugli aspetti del modo di essere del tuo ragazzo che si sono "agganciati" ai tuoi bisogni affettivi
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
La ringrazio molto Dottoressa per la sua gentile risposta.
Purtroppo o per fortuna avendo il limite di 3000 caratteri, prima ho dovuto riassumere molto.
Non vorrei ferire ulteriormente lui e nemmeno me stessa... pensa che sia la decisione giusta tirarmi fuori da questa relazione, nonostante lo stia lasciando in un momento difficile della sua vita? Come devo comportarmi di fronte a minacce di suicidio, messaggi di insulti o di scuse e richieste di chiarimento?
Io dopo molti messaggi e incontri per ora lo sto ignorando, non vorrei farlo, ma non so come altro fare...
Ancora grazie e buona serata
Purtroppo o per fortuna avendo il limite di 3000 caratteri, prima ho dovuto riassumere molto.
Non vorrei ferire ulteriormente lui e nemmeno me stessa... pensa che sia la decisione giusta tirarmi fuori da questa relazione, nonostante lo stia lasciando in un momento difficile della sua vita? Come devo comportarmi di fronte a minacce di suicidio, messaggi di insulti o di scuse e richieste di chiarimento?
Io dopo molti messaggi e incontri per ora lo sto ignorando, non vorrei farlo, ma non so come altro fare...
Ancora grazie e buona serata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 01/05/2018.
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