Giochi sessuali tra sorelle da bambine e difficoltá sessuali oggi
Buongiorno, ho 22 anni e sono in cura da uno psicologo per problemi di ansia e di depressione, che si stanno risolvendo nell'ultimo anno. Ho un ragazzo, da circa 8 mesi, e nonostante sia innamorata e mi piaccia avere rapporti sessuali con lui, non riesco a raggiungere l'orgasmo. Ho avuto rapporti con altri 3 partner in precedenza, e con tutti si é verificato lo stesso problema. Io inizio a soffrirne molto, perché anche se lui non me lo fa pesare, io quando ci penso mi sento triste, sbagliata, incapace di condividere un momento così bello con la persona che amo. Non ho mai pensato che le cose potessero essere collegate, ma ieri mi sono chiesta se il mio problema magari non derivi da alcuni giochi che mi faceva fare mia sorella da piccola. Io avevo 6-8 anni circa, lei ha 8 anni più di me. Ho sempre pensato fossero giochi esplorativi tra bambini, e solo ora, non so per quale motivo, mi sono resa conto che all'epoca lei non era poi così piccola, e ho iniziato a preoccuparmi. Questi giochi consistevano solo nel metterle la mano sopra le sue parti intime mentre era vestita o toccarle il seno (lei senza reggiseno e maglietta). Anche un'amica, di 3 anni più grande di me, quando avevo 4-5 anni mi faceva fare dei giochi simili che io riproponevo alle mie coetanee. Dopo le elementari tutto questo é stato messo "nel cassetto", considerato come qualcosa di normale, e solo oggi mi chiedo e vi chiedo se forse io non sia stata vittima di "abusi" da parte di mia sorella, vista la differenza di età. A 16 anni io non avrei mai fatto una cosa del genere a una bambina, non ne avrei avuto il bisogno, anzi mi sembra anche ripugnante e non giocoso e ingenuo come un gioco tra piccoli.. con il mio psicologo ho parlato dei miei problemi sessuali, ma mai di questi episodi della mia infanzia, perché me ne vergogno.
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"non riesco a raggiungere l'orgasmo. Ho avuto rapporti con altri 3 partner in precedenza, e con tutti si é verificato lo stesso problema."
Gentile Ragazza,
non è chiaro se ciò significhi che Lei non ha mai avuto esperienza di un orgasmo (neppure con l'autoerotismo) o se tale difficoltà si manifesti esclusivamente con un partner.
In ogni caso, come ben comprenderà, sarebbe davvero opportuno riuscire a riportare al collega che la segue anche gli episodi raccontati qui: come può cercare di aiutarla, se non tutte "le carte" sono state messe sul tavolo?
Lei non ha nulla di cui vergognarsi e, comunque, il ruolo del terapeuta non è quello di dare giudizi.
Con ciò non voglio stabilire per forza un nesso tra quei fatti e i problemi attuali, ma sottolineare l'importanza delle sue attuali valutazioni ed emozioni in merito. Anche questo fa parte, infatti, del suo modo di "pensare" e vivere la sessualità.
In ultimo, le domando se è corretta la condizione di sottopeso emergente e quale sia il rapporto che Lei ha con il suo corpo.
Saluti cordiali.
Gentile Ragazza,
non è chiaro se ciò significhi che Lei non ha mai avuto esperienza di un orgasmo (neppure con l'autoerotismo) o se tale difficoltà si manifesti esclusivamente con un partner.
In ogni caso, come ben comprenderà, sarebbe davvero opportuno riuscire a riportare al collega che la segue anche gli episodi raccontati qui: come può cercare di aiutarla, se non tutte "le carte" sono state messe sul tavolo?
Lei non ha nulla di cui vergognarsi e, comunque, il ruolo del terapeuta non è quello di dare giudizi.
Con ciò non voglio stabilire per forza un nesso tra quei fatti e i problemi attuali, ma sottolineare l'importanza delle sue attuali valutazioni ed emozioni in merito. Anche questo fa parte, infatti, del suo modo di "pensare" e vivere la sessualità.
In ultimo, le domando se è corretta la condizione di sottopeso emergente e quale sia il rapporto che Lei ha con il suo corpo.
Saluti cordiali.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Questa difficoltá si manifesta solo con il partner, non con l'autoerotismo. Non ho rancore nei confronti di mia sorella per questi episodi, anzi, non vorrei mai parlargliene e metterla in imbarazzo..secondo me spera che io me ne sia dimenticata visto che ero piccola. Cercherò di parlarne con lo psicologo comunque..
Prendo gli antidepressivi da quando avevo 18 anni, ed avendo avuto il primo rapporto a 19, non so se il mio problema é "causato" dai medicinali (so che possono avere questa controindicazione)
Per quanto riguarda il peso, sono passata da 42 a 46-47 chili negli ultimi mesi, i miei esami del sangue sono a posto e sono in salute. Sono magra da quando sono piccola, ma non ho mai avuto problemi con il cibo, solo di insicurezza perché alle medie e al liceo venivo presa in giro per la mia magrezza (ma non riuscivo ad ingrassare). Adesso che sono cresciuta, il mio corpo mi piace, e sembra piacere in linea generale anche agli altri..
Prendo gli antidepressivi da quando avevo 18 anni, ed avendo avuto il primo rapporto a 19, non so se il mio problema é "causato" dai medicinali (so che possono avere questa controindicazione)
Per quanto riguarda il peso, sono passata da 42 a 46-47 chili negli ultimi mesi, i miei esami del sangue sono a posto e sono in salute. Sono magra da quando sono piccola, ma non ho mai avuto problemi con il cibo, solo di insicurezza perché alle medie e al liceo venivo presa in giro per la mia magrezza (ma non riuscivo ad ingrassare). Adesso che sono cresciuta, il mio corpo mi piace, e sembra piacere in linea generale anche agli altri..
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"Questa difficoltá si manifesta solo con il partner, non con l'autoerotismo."
"Adesso che sono cresciuta, il mio corpo mi piace, e sembra piacere in linea generale anche agli altri."
Bene: posto che si tratta di un problema perlopiù risolvibile, ciò può rendere più rapida -nel suo caso specifico- la soluzione, anche in virtù del lavoro che potrà fare con lo psicologo una volta superato l'imbarazzo.
La premessa fondamentale è che la stimolazione ricevuta sia personalizzata e sufficientemente prolungata: per far sì che sia così è indispensabile un dialogo aperto con il suo compagno sulle reciproche esigenze ed aspettative.
Chiaramente la sessualità disfunzionale può essere il punto di partenza in terapia, ma il discorso va, a mio avviso, senz'altro ampliato a temi come fiducia, controllo, valore personale, autostima...
Rispetto al possibile effetto collaterale dei farmaci, ha pienamente ragione e varrebbe la pena approfondire con uno psichiatra per valutare l'ipotesi di una modifica di dosi e/o tipologia.
Coraggio, abbia fiducia in un positivo cambiamento della situazione e si rimbocchi le maniche per iniziare ad attuarlo!
Cordialità.
"Adesso che sono cresciuta, il mio corpo mi piace, e sembra piacere in linea generale anche agli altri."
Bene: posto che si tratta di un problema perlopiù risolvibile, ciò può rendere più rapida -nel suo caso specifico- la soluzione, anche in virtù del lavoro che potrà fare con lo psicologo una volta superato l'imbarazzo.
La premessa fondamentale è che la stimolazione ricevuta sia personalizzata e sufficientemente prolungata: per far sì che sia così è indispensabile un dialogo aperto con il suo compagno sulle reciproche esigenze ed aspettative.
Chiaramente la sessualità disfunzionale può essere il punto di partenza in terapia, ma il discorso va, a mio avviso, senz'altro ampliato a temi come fiducia, controllo, valore personale, autostima...
Rispetto al possibile effetto collaterale dei farmaci, ha pienamente ragione e varrebbe la pena approfondire con uno psichiatra per valutare l'ipotesi di una modifica di dosi e/o tipologia.
Coraggio, abbia fiducia in un positivo cambiamento della situazione e si rimbocchi le maniche per iniziare ad attuarlo!
Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11k visite dal 01/05/2018.
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