Un nuovo abbandono amoroso,

Buongiorno, vi scrivo per avere forse un conforto e un appoggio da parte vostra. Nel corso degli anni ho avuto diversi avvenimenti che mi hanno messo a dura prova psicologica, separazione e divorzio morte mamma, fallimento lavorativo e adesso un nuovo abbandono amoroso, in tutti questi casi è dal primo avvenimento della separazione ho trovato conforto nell alcool, circa 9 anni fa, prima praticamente quasi astemio... Nel tempo non ho più abbandonato il vere ma sempre nella norma e anche con periodi di astinenza. Adesso però forse sto peggio di sempre e l alcool mi da sollievo, ma essendo una persona che si impressiona facilmente nelle ultime settimane bevendo parecchio mi stanno provocando oltre che rimorsi anche Prurito sul corpo e leggeri formicolio, ho letto sia una conseguenza del bere, quindi ovviamente paranoie.. Un mese fa ho fatto un doppio intervento, ernia e fistola anale quindi con le dovute analisi per effettuare l intervento. Immagino dunque fosse tutto apposto dato che l alcol assunto era a quei giorni normale, questo genere di disturbi mi devono preoccupare e far effettuare nuove analisi? Fermo restando che il mio problema ovviamente sia psicologico e che devo lavorare su ciò, ho notato infatti che mi basta un piccolo segnale positivo da parte della mia ragazza e subito mi rallegro e l alcool non è necessario.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

l’abuso di alcool tendenzialmente insorge a seguito di intolleranza dell’intensità di emozioni sgradevoli come l’ansia, la paura, la tristezza, la rabbia. L’alcool diventa un “farmaco” facilmente reperibile che anestetizza dolori emotivi che proprio le emozioni suddette determinano. E la sua storia di vita, da quello che scrive, è colma di dolori emotivi e di stress.

Leggo con piacere che lei è propenso ad intraprendere un percorso psicologico psicoterapico con lo scopo di decrementare l’utilizzo di quello che è a tutti gli effetti una droga. Questo è possibilissimo e la psicoterapia cognitivo comportamentale offre validi risultati nel percorso di disintossicazione. È altresì indispensabile che alla terapia psicologica venga associata una terapia medica che potrebbe essere prescritta e gestita da uno psichiatra, un medico specialista in alcologia o un tossicologo. Sarà il medico che la seguirà a suggerirle eventuali esami da fare.

Si curano con buoni risultati i comportamenti di abuso o dipendenza da sostanze. Ci vuole volontà, pazienza e complianza/aderenza alle terapie e se ne viene fuori.

Se non può condurre questo iter privatamente, può rivolgersi al SERD (ex SERT) più vicino a lei.

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Utente
Utente
Giustissimo tutto, evidentemente sono troppo debole essendo troppo sensibile agli andamenti della vita, l'alcool forse è quello che mi da un po' di conforto ma sono cosciente non sua ne la a soluzione ne la cura ma che invece mi crei solo danni che alla sola idea mi sa ancora più ansia, ma in tanto non ne riesco a fare a meno stupidamente.. E dire che sarei il primo a dire ad un altro che fare ciò è da idioti!!
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Non si giudichi come debole o idiota. Non è una questione di debolezza ma di difficoltà di gestione delle emozioni indotte da fattori (trigger/stressor) esterni e/o Interni. Lei non è né debole ne idiota. È vulnerabile all’utilizzo dell’alcool. È diverso! Ci siamo?

Vanno comprese le cause che l’hanno condotta all’abuso e impostata una terapia congiunta medico-psicologica adeguata con lo scopo di riuscire a gestire in modo non disfunzionale (bevendo come adesso) le emozioni sgradevoli che sperimenta.
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Utente
Utente
Grazie mille dottore, si.. Domani chiamo una psicologa che mi ha consigliato un amica. Buona serata e ancora grazie!
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Prego!

In bocca al lupo