Relazione a distanza

Buongiorno
Sono un ragazzo gay di 38 anni fidanzato da 6 anni con il proprio compagno.

A gennaio di quest'anno tramite amicizie comuni incontro un ragazzo in visita a Milano per lavoro (lui vive in Cina) e inizia un gioco seduttivo di sguardi.
Finita la serata con gli amici comuni questo ragazzo mi dice di seguirlo in camera sua in hotel..... io resisto e dico meglio di no. Io sono impegnato e lo stesso anche lui (con un donna da 8 anni, sposato). Lui torna in Cina ma nelle settimane successive ci scambiamo qualche messaggio di testo e rimaniamo in contatto. Dopo 1 mese e' di nuovo a Milano per lavoro.Ci vediamo e stavolta andiamo a letto insieme. Intensissimo momento. Il mese successivo la storia si ripete, cena insieme e a letto insieme. Stavolta lui pero'inizia ad essere molto più dolce di prima e a dire che gli piaccio molto. Parliamo delle nostre rispettive coppie e dell'impossibilita di stare insieme anche per l'enorme distanza e per la prematura' della ns coppia ovviamente.
Trascorso un mese torna a Milano per lavoro. Spendiamo 3 giorni insieme questa volta. Sesso ed enorme dolcezza e tenerezza soprattutto da parte sua. Io gli dico che soffro molto quando siamo lontani e che comunque anche se siamo già impegnati con altre persone vorrei pensare che ci garantiamo esclusività' (intendo a parte la coppia non andare con altri ragazzi ). Lui mi dice che non si vede con nessun altro e che la relazione con sua moglie e' una relazione fratello\sorella accettata da entrambi quindi per lui la vita di astinenza in Cina non e' facile.Capisce e condivide la mia richiesta ma ho la sensazione che lui sia più' "fluido" di me..
Ora lui e' tornato in Cina e siamo punto e a capo. Ci rivedremo forse tra 2 mesi, mi manca molto, ma la cosa strana e' che quando stiamo insieme lui e' molto dolce, preso, entusiasta, anche più di me. Poi quando ci lasciamo si fa assente. Pochissimi messaggi. Pochissime telefonate. Come se fosse un'altra persona. Capisco che le reciproche relazioni che abbiamo non ci aiutino a vivere serenamente messaggi, chat, etc, in più abbiamo fuso orario di 8 ore.... ma temo che ci sia altro, temo che nonostante quello che mi dice e fa quando ci vediamo lui non sia sulla stessa lunghezza d'onda mia... parlarne ora sarebbe prematuro perche' rischierei di allontanarlo credo...
La vita ci ha offerto la conoscenza reciproca e se questa a lungo andare portasse a stare insieme sono disposto a rivedere la mia vita.. se si tratta solo di un divertente diversivo sessuale non metto a repentaglio la mia coppia.... ho provato ad accennare, lui sembrava ricettivo ma poi il mio istinto e una distanza opprimente che ci separa mi fanno stare male, mi incupiscono e mi fanno sorgere tanta tristezza. Mi manca molto e in più sto facendo vacillare la mia coppia..... avrei bisogno di un consiglio su come gestire in modo adulto questa nuova pseudo relazione dandole la possibilità di mostrarsi, nel tempo, per quello che può essere, in modo maturo e coerente...
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente,
da quello che scrive mi arriva un forte senso di abbandono che lei sente quando questa persona che ha conosciuto non mostra vicinanza nei periodi in cui non vi frequentate.
Ma allo stesso tempo mi colpisce la passionalità e quasi la sorpresa che lei sente nel frequentare una persona estremamente delicata e passionale allo stesso tempo.

In merito alla sua richiesta sul consiglio di come vivere in modo "adulto" questa relazione, mi colpisce questo virgolettato:

"La vita ci ha offerto la conoscenza reciproca e se questa a lungo andare portasse a stare insieme sono disposto a rivedere la mia vita"

quando parla di rivedere la sua vita intende avere il coraggio di lasciare il suo attuale compagno?

Glielo chiedo perchè quello che percepisco è che, malgrado lei abbia una relazione di coppia, si senta quasi totalmente preso da questo nuovo partner.

Un altro elemento a mio parere importante sta nel fatto che lei sembra voler agire sulla base del seguente principio: "io deciderei di lasciare il mio attuale compagno solo se fossi sicuro della solidità di questa nuova relazione".
Se è vero quanto detto, mi sembra come se lei si immaginasse solo a fianco di qualcun altro, se cosi fosse il pericolo che corre è quello di rimanere perennemente preda della paura dell'abbandono "accontentandosi" di situazioni sicure.
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Utente
Utente
Dottore grazie per aver trovato il tempo per rispondermi.

E' vero il senso di abbandono quando lui non c'e' e' forte ma penso che ciò' derivi anche dall'apparente incoerenza dei suoi atteggiamenti. Se quando siamo insieme l'intensità' fisica, sentimentale e di atteggiamenti appare cosi' forte, come può essere che non vi sia anche in lui il senso di mancanza di me, di noi... come può' essere che non senta l'esigenza di scrivermi, sentirmi, programmare insieme con più certezza il prossimo incontro?

Io nel mio precedente messaggio accennavo al rivedere la mia vita alludendo al fatto che se questa nuova relazione mi portasse a capire che amo una nuova persona beh si allora dovrei pensare a lasciare il mio compagno..

Quello che volevo dire e' che io sto correndo dei rischi, interiori (destabilizzazione) ed esteriori (verso il mio compagno) per qualcuno che vorrei potessero valerne la pena. In altre parole non voglio soffrire cosi e far soffrire (eventualmente) qualora si tratti si scappatelle sessuali che il mio nuovo "interesse" fa anche con altri. Capisco che in Cina con una moglie con la quale non vi ' e' sesso sia dura chiedergli esclusività (soprattutto perché ci vediamo poco anche noi quindi...) ma che al meno fosse chiaro il messaggio per tutti e due.... e siamo ora tornati alla domanda iniziale.. quale strategia utilizzare per essere fermo con il nuovo ragazzo ma allo stesso tempo non pesante, oppressivo o irragionevole nelle richieste. Lui a Giugno si trasferisce a copenaghen e le distanze si accorceranno.... spero che anche quello possa aiutare, ma nel frattempo una guida da parte sua su come agire, su come gestire aspettative e comunicarle, su come chiedergli più presenza, sarebbe di grande sollievo... mi sento come un adolescente in cerca di strategie vincenti.....
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Dunque, se ho capito bene, lei vorrebbe che le dicessi in che modo comunicare ciò che lei prova e ciò che lei vorrebbe da questa relazione.

L'unica cosa che mi sento di dirle è di concedersi di aprirsi al 100% con questa persona, comunicandole le sue paure, le sue emozioni nello stare con lui e ciò che lei si aspetta da questa frequentazione.

L'autenticità propria favorisce l'autenticità altrui, di conseguenza mettendola in atto saranno maggiori le probabilità che la situazione sia più chiara per entrambi.

Qualora invece, malgrado tutto, continuerà ad avere la sensazione di ambiguità da parte di questa persona, avrà comunque avuto la sua risposta!
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, in aggiunta alle riflessioni del Dott. Arrigo, vorrei sottolineare un aspetto che terrei in considerazione.

Assieme al Collega, la invito anche io a riflettere su se stesso e sulla sua storia con il suo compagno.
Accanto a questo, il punto che volevo sottolineare riguarda l'orientamento sessuale dell'uomo che ha incontrato, dato che è sposato con una donna. Bisogna capire se è bisessuale oppure se sta vivendo, o addirittura scoprendo, un'omosessualità magari rinnegata. Questo può fare la differenza, ed è necessario capire se c'è un problema di omofobia.

A volte capita che l'omofobia sia presente e possa creare quell'intermittenza tra vicinanza e distanza che lei percepisce. Come se la persona stessa si aprisse e poi si chiudesse, perché magari deve rifuggire la propria omosessualità. Così la distanza che lei sente potrebbe non essere solo geografica.

In tal caso, se volesse tenere presente questo aspetto ipotetico, a mio avviso le consiglierei di avvicinarsi piano piano, con pazienza e delicatezza. So che non è facile, soprattutto quando c'è una grande passione e quando la distanza fa vivere un doloroso e ingiustificato senso di rifiuto. Ma, andando troppo diretto, se l'altro non fosse pronto, potrebbe correre il rischio che quella distanza diventi una chiusura ancora più grande.

Ovviamente accanto a questo, ci sono una complessità di elementi da tenere in considerazione. Ad esempio anche lui potrebbe avere il suo stesso vissuto legato alle vostre rispettive coppie, dubbi e incertezze nonché la fatica all'idea di separarsi per avventurarsi in una nuova storia.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Utente
Utente
Grazie

Dott De Sanctis apprezzo molto le sue parole.
Immagino che distanza, reciproche storie e fase iniziale della nostra storia siano certamente elementi che rallentano e incupiscono il tutto... non penso sulla sua omofobi interiorizzata perche da ciò che mi dice ne e' ben consapevole della sua sessualità (lui definisce bisessuale) ma conoscendolo poco certo non posso garantire...

Immagino a questo punto l'unico mia sofferenza sia non poterne parlare con lui davanti a un caffe, quindi quelle poche che ci vediamo tendo a evitare discorsi che appesantiscono il nostro momento cerco di trasformare ogni momento in una festa ..... ma forse dovrò' iniziare a parlarne con lui di più quando ci vediamo... immagino debba trovare cmq una giusta via di mezzo per evitare di apparire, come diceva lei, troppo irruente/pushing in una situazione delicata e aggrovigliata già' di per se'...

Pero nella tristezza della lontana e del silenzio le mie certezze vacillano e le giornate passano nell'attesa....
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
La coloritura emotiva delle sue parole è particolarmente comunicativa. È chiaro che è una situazione complessa, come lei stesso afferma, ed è comprensibile che lei possa vivere incertezza e tristezza.

Avere cautela, ma allo stesso tempo parlare sì, trovando il giusto modo, come lei dice. Non è facile se ci sono comportamenti contraddittori e la necessità di sostenere un carico emotivo non sempre favorevole.
Ma speriamo che piano piano si possano chiarire certe incomprensioni e lei possa conoscere e capire meglio quest'uomo. E possa fare luce sulla strada che desidera seguire.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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Utente
Utente
Dott De Sanctis grazie
Ho preso contatti con il suo studio via email perche' penso sia necessario per me approfondire in modo più' sistematico questa fase della mia vita.
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Utente
Utente
Salve dopo 5 giorni dal suo rientro in Cina ho finalmente ricevuto un suo messaggio che mi diceva che voleva ringraziarmi per L incredibile settimana passata insieme e per i bei posti che ho organizzato di vedere con lui. In questi 5 gg come avete notato dalle mie precederti richieste di cui sopra io sono stato molto triste perché mi chiedevo come potesse una persona plus quando sta con te dimostra un attaccamento di un certo tipo poi tornare a casa propria w abbassare la saracinesca per 5 giorni. So che non è sulla frequenza dei messaggi che si misurano le relazioni ma certo mi risulta difficile pensare che in 5 gg una persona non abbia voglia di far sentire all altro la prioria presenza e vicinanza soprattutto dopo ciò che abbiamo vissuto insieme negli ultimi 5 gg e con le cose che ci siamo detti inclusa la mia richiesta di impegno in questa relazione che sta mettendo di fatto in pericolo le nostre rispettive vite personali. Concordate?

Inoltre Il dilemma per così dire e’ come Gestire ora la relazione nell attesa di rivederci (2/3 mesi??). Istintivamente penso che dovrò chiudere ma solo di persona. Come gestire ora messaggi, etc.. che tipo di messaggio far passare a questo ragazzo tramite sms o telefonate? Quanto e quando cercarlo? In una relazione come la nostra dove la
Comunicazione avviene con modalità telematiche anche questi consigli mi darebbero di grande aiuto

Se potessi avere la vostra visione su questi due punti sarebbe molto apprezzato
Grz
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve,

il suo interrogativo mi sembra legittimo, quando si chiede come mai dopo avere condiviso momenti intensi con quest'uomo, successivamente non vi sentite per giorni interi.
Ognuno ha i suoi tempi e non c'è una verità assoluta su quanto sentirsi, eppure trovo giusto disporsi a capire cosa succede dentro ognuno di voi e tra di voi.

Mi sembra che lei viva un senso di profonda tristezza per la mancanza di lui e per una distanza emotiva che la priva di un contatto estremamente vitale. Comunica infatti un senso di felicità per avere finalmente ricevuto un suo messaggio, che immagino stesse attendendo con grande desiderio fin dall'ultimo momento in cui vi siete salutati.

Sento che desidera capire come muoversi e condividere questo momento della sua vita in cui sente creatività e passione, ma anche destabilizzazione, frustrazione e timori.
Le dico questo perché da una parte mi sembra di rintracciare nel suo racconto un vissuto di felicità sorprendente e dall'altra la paura di un futuro incerto se non già scritto in modo nefasto.

Non riesco a dirle da qui quanto e quando cercarlo. In genere non è la quantità dei messaggi, ma la qualità, il loro contenuto a contare maggiormente.
Ci sono due persone da considerare. Entrambi con due storie alle spalle, con desideri e aspettative, con dubbi e timori. E con due orientamenti sessuali diversi.
Può scrivergli ascoltando questo suo desiderio, ma deve tenere conto se esso possa generare in lui paura ad esempio. Potreste avere tempi diversi, e starebbe a lei decidere se rischiare l'accelerata o procedere con più prudenza, anche se questo potrebbe significare attesa.

Mi dispiace di non poter fare con lei i dovuti approfondimenti. Avrei molte domande da porle. So che non è facile quando i sentimenti sono forti, e trovare un equilibrio tra sé e lui è ambizioso, senza sentire un senso di penalizzazione. Ma spero che possa riuscire e che questa ricerca alla fine la possa ripagare.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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Utente
Utente
Grazie come sempre per le parole. Devo ammettere che il suo modo di comunicare dottore mi tocca nel profondo dell’animo come se fosse esattamente quello il canale dove cercare alcune risposte... vorrei tenerla aggiornata se Possible...
Un caro saluto
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Grazie a lei, per avere condiviso questo momento della sua vita e per il nostro scambio. Mi faccia sapere.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
[#12]
Utente
Utente
Ok... avrei stabilito la seguente "strategia"...
Aspettero' pazientemente il prossimo incontro di persona nel quale gli diro' che, adesso che ci siamo divertiti insieme, dobbiamo essere chiari sull'investimento che vogliamo fare nella nostra conoscenza. Certo un investimento prudente e dosato ma pur sempre un investimento, se si tratta di una relazione per tutti e 2.

O per lui e' solo un fantastico diversivo? Se cosi fosse avrei ottenuto la mia risposta, con rammarico ma almeno una certezza.

Senza pressione direi ma con dolcezza e sincerita' gliene parlero' di persona quindi.
Di persona perche' penso sia piu' vero ed immediato e si possono affrontare eventuali equivoci meglio.

L'unico dubbio che ho e' che la lontananza ci porti ancora ad allontanarci emotivamente fino al prox incontro, cosicche' quando ci vedremo il mio discorso potrebbe suonare un po fuori luogo/artefatto.... non so...

Infine penso che da qui a quando ci rivedremo il suo atteggiamento mi potra' gia' dire molto in termini di suo coinvolgimento ma per ora continuerei a sentirlo e parlargli a distanza senza accennare troppo al mio malessere e/o senso di lontananza....e non appesantire la "relazione", cosi' fragile per i gia' discussi motivi... che ne dice si tratta di un buon compromesso? Quale tipo di consiglio su come affrontare questa attesa e su come intavolare il discorso di persona? Quali argomenti sensati utilizzare?

Vorrei suonare ragionevole, dolce ma fermo.....
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio,

sta facendo le sue riflessioni e si sta ponendo alcuni interrogativi su come procedere. Mi sembra esprimere il suo desiderio di vicinanza ed è importante che possa capire chi ha davanti. Quali sono i sentimenti di lui, se lei è stato soltanto un diversivo oppure se lui vive invece paure e dubbi. E se c'è quindi un terreno comune, e quale, per poter coltivare i vostri sentimenti.

Non so quanto potrebbe provare già fin da ora a muoversi, nonostante la distanza. Attendere non deve diventare per lei una rinuncia di sé, non deve essere un artefatto, come lei dice molto emblematicamente. Una parte di lei, oltretutto, mi sembra chiedersi se non sia meglio e più giusto battere il ferro finché è caldo.

Può disporsi a conoscerlo e a rispettarlo, senza perdere di vista mai se stesso, la sua sincerità, la sua passione, il suo coinvolgimento, la sua autenticità. Forse quando parla di artefatto e si chiede se questa attuale distanza geografica vi potrebbe allontanare, sente di non voler semplicemente attendere, senza esprimersi. Sente che così i suoi sentimenti verrebbero mortificati e la relazione perderebbe di senso e valore.

Quindi un compromesso sì, tenendo conto delle difficoltà esistenti, ma anche esprimendo se stesso. Anche perché non so quanto senso avrebbe attendere per poi chiedergli dal vivo subito chiarezza sull'investimento. Se non dovesse averla, potrebbe non averla ancora.
Inoltre, non dimentichi anche che non dipende soltanto da lei se lui resterà o meno.

Non è facile parlarne qui sinteticamente, vorrei chiederle molte cose e dirgliene altrettante. Sento che desidera confidarsi e avere uno spazio di ascolto e di confronto. Purtroppo online non è possibile garantirglielo, e mi creda mi spiace non poterla aiutare di più, non poterla accompagnare in questa sua esperienza relazionale e amorosa.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
[#14]
Utente
Utente
Grazie molte apprezzo tanto il tempo e il tentativo di supporto
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Utente
Utente
Mi scusi un'ultima domanda prima di "tuffarmi" nella mia decisione.

Campeggia in me il dubbio che in realta' in questa situazione il mio punto di vista sia decisamente fuori luogo.
Mi spiego meglio.

Avere visto una persona 4 volte nell'arco di 8 mesi (e messaggi/telefonate di tanto in tanto) giustifica il mio tentativo di incasellare gia' la relazione? in altre parole non e' prematuro? Forse sono io che (per motivi psicologici o inconsci meritevoli di approfondimento certo considerando che appare essere sempe stato un filo conduttore della mia vita amorosa e non) ho messo il turbo a qualcosa che in realta' andrebbe lasciato crescere step by step... facendo fluire la relazione cosi come viene proprio perche forse di relazione ancora non si puo parlare..... e il volere avere certezze adesso rischia di apparire come un eccessivo attaccamento sul quale l'altra persona (e i suoi relativi atteggiamenti) contano poco...
Sono stato anche dall'altra parte della barricata molte volte (persone pressanti sulla relaizone dopo 3 uscite) e mi ricordo l'impressione di "disperati" che mi davano....

Maturita' e approccio adulto forse richiederebbero altro da me?
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Non deve scusarsi, ma non riusciamo a proseguire oltre. Non ne abbiamo la possibilità mio malgrado. La sua produzione ideativa ed emotiva è troppo importante e merita uno spazio dal vivo di cui ora, anche se mi dispiace, devo farle io da garante. Per questo motivo dobbiamo purtroppo concludere il nostro consulto, che è stato uno scambio prezioso.

Potremmo infatti dire che non esiste in verità un'ultima domanda, e fortunatamente. Così come non esiste un'ultima decisione, diciamo così, definitivamente irrevocabile. Soprattutto in questo caso, le sue riflessioni sono una complessa processualità nel proprio divenire.

"Così come viene" non deve diventare lasciare le cose al caso né disinvestire. Può volerci tempo, ma questo non significa non esserci. I suoi interrogativi sull'"incasellamento" restano aperti, ma non dimentichi che ci sono dei desideri e una complessità di vissuti di cui tenere conto.

Ora però dobbiamo fermarci e salutarci, allora da parte mia le faccio davvero un caro augurio.

Con sincerità,
Enrico de Sanctis