Confusione mentale, derealizzazione, depersonalizzazione, ansia, attacchi di panico, depressione
Buongiorno,
sono una ragazza di 19 anni e cercherò di spiegarvi brevemente la mia storia.
Nel 2016, all'età di 17 anni mi sono trasferita da mio padre. Ho quindi perso qualsiasi contatto con mia madre e fratelli piccoli. (Specifico che attualmente non ho nessun contatto con nessun parente eccetto mio padre). Dopo poche settimane dal trasferimento un giorno mi è successo improvvisamente di sentirmi strana mentre ero in città, non capivo dove fossi, non riconoscevo ne posti ne persone e mi sentivo fuori dal mio corpo, camminavo ma era come se non lo stessi facendo. Dopo un po' di giorni questo senso di stranezza non passava. Ho scoperto poi che si trattava di depersonalizzazione e derealizzazione. Ho vissuto in questo stato per ben 2 anni, oltretutto accompagnato da continui attacchi di panico, ansia e la mia ipocondria non mi aiutava: ho avuto periodi in cui non mangiavo per paura di essere allergica a qualunque cosa e paura quindi di uno shok anafilattico. La mia derealizzazione e depersonalizzazione era continua tranne la mattina appena svegliata che compariva dopo 10 minuti.In questi due anni ho avuto due settimane(in momenti diversi) in cui non avevo nessun senso di derealizzazione e depersonalizzazione.
Mi sono trasferita nuovamente da mia madre ma ci sono rimasta per poco, ora vivo da sola da 6 mesi. Ho un lavoro e vado a scuola.
All'inizio del 2018 ho capito che non potevo più andare avanti così. Ho iniziato ad accorgermi di una serie di cose a cui prima non avevo fatto caso. Non riesco a concentrarmi in nessuna cosa(fatico a scrivere anche tutto questo), non riesco a concentrarmi nelle relazioni sociali, non riesco a studiare come riuscivo una volta, ho spesso movimenti goffi e maldestri, a volte sbaglio a parlare e faccio fatica ad esprimermi, i miei pensieri sono tanti e confusi, ho continui vuoti di memoria(dal giorno in cui ho iniziato ad avere il senso di derealizzazione e depersonalizzazione fino ad ora non ricordo nulla della mia vita, ovvero trovo difficile spiegare a qualcuno o a me stessa cosa mi sia successo in questi due anni, è come se mi sentissi di averne ancora 17), mi accorgo che la gente che ho attorno mi reputa una persona "ritardata", so di non esserlo però esternamente so di mostrarmi come tale. Non riesco più a pormi obiettivi. Dopo essermi accorta di tutto ciò ho iniziato a non sentirmi mai felice, ancor meno di come mi sentivo prima. E' dal 2016 che non vivo una giornata in cui sto bene e mi sento felice. Sono diventata apatica, più nulla mi rende felice. Sento di aver buttato via anni della mia vita e sento di non poter più recuperare nulla. Sono stata da psicologi che mi hanno fatto capire che sono piena di problemi e che non sapevano che fare. Medicine non ne voglio prendere.. Ma di questa vita non ne posso più.. dove è la ragazza felice ed allegra, piena di energie che ero una volta? Gli altri si accorgono del mio cambiamento e si comportano di conseguenza e questo a me fa male. Aiutatemi
sono una ragazza di 19 anni e cercherò di spiegarvi brevemente la mia storia.
Nel 2016, all'età di 17 anni mi sono trasferita da mio padre. Ho quindi perso qualsiasi contatto con mia madre e fratelli piccoli. (Specifico che attualmente non ho nessun contatto con nessun parente eccetto mio padre). Dopo poche settimane dal trasferimento un giorno mi è successo improvvisamente di sentirmi strana mentre ero in città, non capivo dove fossi, non riconoscevo ne posti ne persone e mi sentivo fuori dal mio corpo, camminavo ma era come se non lo stessi facendo. Dopo un po' di giorni questo senso di stranezza non passava. Ho scoperto poi che si trattava di depersonalizzazione e derealizzazione. Ho vissuto in questo stato per ben 2 anni, oltretutto accompagnato da continui attacchi di panico, ansia e la mia ipocondria non mi aiutava: ho avuto periodi in cui non mangiavo per paura di essere allergica a qualunque cosa e paura quindi di uno shok anafilattico. La mia derealizzazione e depersonalizzazione era continua tranne la mattina appena svegliata che compariva dopo 10 minuti.In questi due anni ho avuto due settimane(in momenti diversi) in cui non avevo nessun senso di derealizzazione e depersonalizzazione.
Mi sono trasferita nuovamente da mia madre ma ci sono rimasta per poco, ora vivo da sola da 6 mesi. Ho un lavoro e vado a scuola.
All'inizio del 2018 ho capito che non potevo più andare avanti così. Ho iniziato ad accorgermi di una serie di cose a cui prima non avevo fatto caso. Non riesco a concentrarmi in nessuna cosa(fatico a scrivere anche tutto questo), non riesco a concentrarmi nelle relazioni sociali, non riesco a studiare come riuscivo una volta, ho spesso movimenti goffi e maldestri, a volte sbaglio a parlare e faccio fatica ad esprimermi, i miei pensieri sono tanti e confusi, ho continui vuoti di memoria(dal giorno in cui ho iniziato ad avere il senso di derealizzazione e depersonalizzazione fino ad ora non ricordo nulla della mia vita, ovvero trovo difficile spiegare a qualcuno o a me stessa cosa mi sia successo in questi due anni, è come se mi sentissi di averne ancora 17), mi accorgo che la gente che ho attorno mi reputa una persona "ritardata", so di non esserlo però esternamente so di mostrarmi come tale. Non riesco più a pormi obiettivi. Dopo essermi accorta di tutto ciò ho iniziato a non sentirmi mai felice, ancor meno di come mi sentivo prima. E' dal 2016 che non vivo una giornata in cui sto bene e mi sento felice. Sono diventata apatica, più nulla mi rende felice. Sento di aver buttato via anni della mia vita e sento di non poter più recuperare nulla. Sono stata da psicologi che mi hanno fatto capire che sono piena di problemi e che non sapevano che fare. Medicine non ne voglio prendere.. Ma di questa vita non ne posso più.. dove è la ragazza felice ed allegra, piena di energie che ero una volta? Gli altri si accorgono del mio cambiamento e si comportano di conseguenza e questo a me fa male. Aiutatemi
[#1]
"Sono stata da psicologi che mi hanno fatto capire che sono piena di problemi "
Gent.le Ragzza,
si tratta di percorsi terapeutici o di singoli colloqui ?
Inoltre la tua attenzione sembra molto focalizzata sui sintomi, ma nel tuo passato ci sono esperienze significative che hanno dato luogo a cambiamenti radicali
"all'età di 17 anni mi sono trasferita da mio padre. Ho quindi perso qualsiasi contatto con mia madre e fratelli piccoli. (Specifico che attualmente non ho nessun contatto con nessun parente eccetto mio padre)."
Le relazioni con le figure genitoriali e familiari rappresentano la struttura attorno alla quale si costituisce il nostro stile di attaccamento e le modalità relazionali che caratterizzano il nostro modo di essere.
Se questi aspetti non vengono adeguatamente elaborati all'interno di una psicoterapia non è possibile avviare un processo di cambiamento.
Da quanto scrivi sembra che tu non abbia avuto questa opportunità, quindi ti consiglio vivamente di prendere in considerazione questa indicazione e di cercare un aiuto qualificato (psicologo-psicoterapeuta).
Nella tua regione puoi trovare assistenza psicologica anche presso servizi ASL (Consultorio Familiare).
Gent.le Ragzza,
si tratta di percorsi terapeutici o di singoli colloqui ?
Inoltre la tua attenzione sembra molto focalizzata sui sintomi, ma nel tuo passato ci sono esperienze significative che hanno dato luogo a cambiamenti radicali
"all'età di 17 anni mi sono trasferita da mio padre. Ho quindi perso qualsiasi contatto con mia madre e fratelli piccoli. (Specifico che attualmente non ho nessun contatto con nessun parente eccetto mio padre)."
Le relazioni con le figure genitoriali e familiari rappresentano la struttura attorno alla quale si costituisce il nostro stile di attaccamento e le modalità relazionali che caratterizzano il nostro modo di essere.
Se questi aspetti non vengono adeguatamente elaborati all'interno di una psicoterapia non è possibile avviare un processo di cambiamento.
Da quanto scrivi sembra che tu non abbia avuto questa opportunità, quindi ti consiglio vivamente di prendere in considerazione questa indicazione e di cercare un aiuto qualificato (psicologo-psicoterapeuta).
Nella tua regione puoi trovare assistenza psicologica anche presso servizi ASL (Consultorio Familiare).
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile ragazza, concordo con quanto dice la Collega Camplone, cerchi aiuto, non perda altro tempo, si rivolga al Consultorio.. un percorso serio, l'aiuterà a fare chiarezza dentro di Lei e nella sua storia, a superare i molti traumi che ha subito e di cui ci parla, sorvolandoli.. C'è stato certamente tanto dolore e scelte difficili con cui convivere, e tanta solitudine nella sua vita.. e tutto questo ha avuto dei costi pesanti che Lei si tira dietro e di cui può essere aiutata a liberarsi. Ritornerà ad essere la ragazza felice di prima se si vorra' aiutare in modo coraggioso ed efficace.. Le faccio molti auguri, ci riscriva, restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 26/04/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.