Indecisione
Salve, sono una ragazza di 20 anni e scrivo per poter ricevere un consiglio. Ho sempre stentato a capirmi, ma questa volta proprio non ci riesco. Allora.. io a 12 anni ho conosciuto un ragazzo che aveva un anno in più di me.. era una cotta niente di che.. ma ci tenevo. Purtroppo la nostra è stata solo una storia estiva, siccome abitavamo un po' distanti. Due anni dopo, peró, ho conosciuto un uomo che aveva 9 anni in più di me. Con lui passai un periodo terribile e purtroppo mi rubó lui la verginità, contro il mio volere. Fu un periodo, come ripeto, orribile, il mio ex si fece sempre sentire, ma io dovetti sempre cacciarlo a malincuore. Riuscii a superare questo periodo e mi fidanzai con un ragazzo che credevo perfetto (se così si puó dire). Poi questo ragazzo della mia stessa età (avevamo 17 anni) mi lasciò e per un mese andó in discoteca, uscii con gli amici ecc. Poi tornó e io lo perdonai.. ma proprio in quel periodo era ricomparso il mio ex.. ed io da quel giorno non riesco a smettere di sentirlo. Il mio attuale ragazzo ho dovuto perdonarlo più volte, non che io sia una santa, peró posso dire che la mia fiducia in lui vacilla molto.. mentre il mio ex fa di tutto per sentirmi, torna anche dopo che lo mando via.. mi cerca anche se io non gli scrivo per un anno, e appena mi cerca non riesco a non rispondere, sa che sono fidanzata e non mi dice mai qualcosa per farmi lasciare o altro. Purtroppo non lo conosco più così bene.. non so cosa vuole dalla vita, che intenzioni ha.. ed io non mi sento pronta a cambiare la mia vita drasticamente, siccome ora convivo con il mio ragazzo da qualche mese. Peró non voglio mentirgli e non posso ne voglio stare con il piede in due scarpe. Avrei proprio bisogno di un consiglio per favore.
[#1]
Gent.le Ragazza,
sarebbe importante che tu possa fare chiarezza dentro di te, avviando un processo di elaborazione delle precedenti esperienze affettive e purtroppo tra queste sembra esserci un abuso.
La consulenza on line non può offrirti questa possibilità ma puoi rivolgerti di persona ad uno psicologo-psicoterapeuta con il quale individuare gli aspetti disfunzionali delle tue modalità relazionali in modo da affrontare in modo efficace il tuo vissuto attuale, evitando che un passato non metabolizzato condizioni e interferisca con il tuo presente.
sarebbe importante che tu possa fare chiarezza dentro di te, avviando un processo di elaborazione delle precedenti esperienze affettive e purtroppo tra queste sembra esserci un abuso.
La consulenza on line non può offrirti questa possibilità ma puoi rivolgerti di persona ad uno psicologo-psicoterapeuta con il quale individuare gli aspetti disfunzionali delle tue modalità relazionali in modo da affrontare in modo efficace il tuo vissuto attuale, evitando che un passato non metabolizzato condizioni e interferisca con il tuo presente.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa, la ringrazio della sua risposta e della sua disponibilità. Ammetto di aver letto immediatamente il suo consiglio, ma ho avuto bisogno di un po' di tempo prima di risponderle, e per questo le chiedo scusa.
Capisco il suo consiglio e la ringrazio nuovamente, peró per quanto riguarda le mie esperienze passate io devo ammettere che non me ne vergogno. Certo, non ne parlo volentieri, anzi, quasi con nessuno. Peró se mi fido di una persona mi apro completamente, e anche quell'oscuro passato viene condiviso. Spesso non entro nei dettagli nei miei racconti più per non ferire chi mi sta intorno che me stessa. Non é piacevole, anzi, è molto doloroso, peró posso dire che quegli anni orribili fanno parte di me. Posso dire che, forse, per quanto avrei preferito non viverli, mi hanno resa la persona che sono adesso. Probabilmente cresciuta un po' troppo in fretta, ma questo mi ha aiutata a non prendere mai la vita sottogamba, a cercare sempre di fare la cosa giusta con razionalità e a non fidarmi mai di chi mi spingeva verso una cosa sbagliata che mi avrebbe portato a risentirne, soprattutto fisicamente. (Un esempio molto banale puó essere che nella mia vita non abbia mai accettato anche solo di provare a fumare, perchè considero il mio corpo e la mia vita, la cosa più importante per me). Per questo motivo, questa consapevolezza che spero di aver raggiunto, mi permetto di dire che probabilmente ho affrontato quel periodo nel modo più maturo possibile, tenendo presente la mia età.
Ció che mi ha spinta a scrivere é il mio essere così piena di dubbi. Ho letto il Vostro post sul "rimuginare" peró alcuni dubbi proprio non se ne vanno. Come dicevo il mio ragazzo ho dovuto perdonarlo molto spesso, ma siccome abbiamo la stessa età davo un po' la colpa all'adolescenza, che forse io vivevo in maniera più di adulta di quanto facesse lui. (Per riportare un altro esempio potrei raccontare di quando gli chiesi il telefono, lui lo resettó e poi me lo diede, poco dopo quel suo periodo in cui, come già detto, mi aveva lasciata per un mese per uscire con i suoi amici, cosa comunque mai vietata. Anzi, rimango ogni tanto a casa ad aspettarlo.) Siamo una coppia piuttosto solitaria, che non cerca "baldoria" o luoghi troppo affollati, ed io stento a trovare un'amica di cui riesca a fidarmi davvero. Peró ammetto che ogni tanto vorrei vivere di più la mia età.
Purtroppo, oltre ai miei innumerevoli dubbi, sono una ragazza che tenta molto di farsi andare bene le cose, pur sapendo che non esista cosa più sbagliata, perchè si dovrebbe essere sempre sinceri, soprattutto con se stessi. Ed ecco che qui sorgono i miei dubbi. Il mio ragazzo è un bravo ragazzo, cerca sempre di non farmi mai mancare nulla e mi tratta sempre in modo gentile, supportandomi sempre e provando sempre a ridere e scherzare, pur non essendo un ragazzo molto espansivo. Peró mi "sgrida" in continuazione, mi fa notare se alzo un pochino la voce, se dimentico qualcosa e così via.. e, nell'ultima litigata (dell'altro ieri sera) mi disse cose come "ti rispedisco a casa tua" (cosa per cui l'ho sgridato e mi chiese scusa, soprattutto siccome la mattina dopo gli dissi che sarei davvero tornata a casa dalla mia famiglia. Poi non lo feci perchè mi disse che, secondo lui, siccome sono le nostre prime litigate da conviventi dovremmo provare ad affrontarle da soli, e che avessi voluto sarebbe andato a dormire sul divano e mi avrebbe lasciato i miei spazi.) E purtroppo tende spesso, mi perdoni il termine, a darmi della "stupida" anche se indirettamente e, per una sua gelosia nei confronti di un ragazzino di 10/11 anni, smisi anche di fare equitazione, che è da sempre stata la mia passione. Mentre io le sua passioni provo sempre a fargliele coltivare e se qualcosa mi rende gelosa o altro, gliene parlo e proviamo ad affrontarle insieme. In più non so dirle se riesco a notare questi suoi "difetti" solo quando il mio ex si fa sentire e mi "da un'altra visione della vita". La ringrazio nuovamente e chiedo scusa per la lunghezza di questo meszaggio. Attendo risposta e rimango a Vostra disposizione. Con affetto e stima.
Capisco il suo consiglio e la ringrazio nuovamente, peró per quanto riguarda le mie esperienze passate io devo ammettere che non me ne vergogno. Certo, non ne parlo volentieri, anzi, quasi con nessuno. Peró se mi fido di una persona mi apro completamente, e anche quell'oscuro passato viene condiviso. Spesso non entro nei dettagli nei miei racconti più per non ferire chi mi sta intorno che me stessa. Non é piacevole, anzi, è molto doloroso, peró posso dire che quegli anni orribili fanno parte di me. Posso dire che, forse, per quanto avrei preferito non viverli, mi hanno resa la persona che sono adesso. Probabilmente cresciuta un po' troppo in fretta, ma questo mi ha aiutata a non prendere mai la vita sottogamba, a cercare sempre di fare la cosa giusta con razionalità e a non fidarmi mai di chi mi spingeva verso una cosa sbagliata che mi avrebbe portato a risentirne, soprattutto fisicamente. (Un esempio molto banale puó essere che nella mia vita non abbia mai accettato anche solo di provare a fumare, perchè considero il mio corpo e la mia vita, la cosa più importante per me). Per questo motivo, questa consapevolezza che spero di aver raggiunto, mi permetto di dire che probabilmente ho affrontato quel periodo nel modo più maturo possibile, tenendo presente la mia età.
Ció che mi ha spinta a scrivere é il mio essere così piena di dubbi. Ho letto il Vostro post sul "rimuginare" peró alcuni dubbi proprio non se ne vanno. Come dicevo il mio ragazzo ho dovuto perdonarlo molto spesso, ma siccome abbiamo la stessa età davo un po' la colpa all'adolescenza, che forse io vivevo in maniera più di adulta di quanto facesse lui. (Per riportare un altro esempio potrei raccontare di quando gli chiesi il telefono, lui lo resettó e poi me lo diede, poco dopo quel suo periodo in cui, come già detto, mi aveva lasciata per un mese per uscire con i suoi amici, cosa comunque mai vietata. Anzi, rimango ogni tanto a casa ad aspettarlo.) Siamo una coppia piuttosto solitaria, che non cerca "baldoria" o luoghi troppo affollati, ed io stento a trovare un'amica di cui riesca a fidarmi davvero. Peró ammetto che ogni tanto vorrei vivere di più la mia età.
Purtroppo, oltre ai miei innumerevoli dubbi, sono una ragazza che tenta molto di farsi andare bene le cose, pur sapendo che non esista cosa più sbagliata, perchè si dovrebbe essere sempre sinceri, soprattutto con se stessi. Ed ecco che qui sorgono i miei dubbi. Il mio ragazzo è un bravo ragazzo, cerca sempre di non farmi mai mancare nulla e mi tratta sempre in modo gentile, supportandomi sempre e provando sempre a ridere e scherzare, pur non essendo un ragazzo molto espansivo. Peró mi "sgrida" in continuazione, mi fa notare se alzo un pochino la voce, se dimentico qualcosa e così via.. e, nell'ultima litigata (dell'altro ieri sera) mi disse cose come "ti rispedisco a casa tua" (cosa per cui l'ho sgridato e mi chiese scusa, soprattutto siccome la mattina dopo gli dissi che sarei davvero tornata a casa dalla mia famiglia. Poi non lo feci perchè mi disse che, secondo lui, siccome sono le nostre prime litigate da conviventi dovremmo provare ad affrontarle da soli, e che avessi voluto sarebbe andato a dormire sul divano e mi avrebbe lasciato i miei spazi.) E purtroppo tende spesso, mi perdoni il termine, a darmi della "stupida" anche se indirettamente e, per una sua gelosia nei confronti di un ragazzino di 10/11 anni, smisi anche di fare equitazione, che è da sempre stata la mia passione. Mentre io le sua passioni provo sempre a fargliele coltivare e se qualcosa mi rende gelosa o altro, gliene parlo e proviamo ad affrontarle insieme. In più non so dirle se riesco a notare questi suoi "difetti" solo quando il mio ex si fa sentire e mi "da un'altra visione della vita". La ringrazio nuovamente e chiedo scusa per la lunghezza di questo meszaggio. Attendo risposta e rimango a Vostra disposizione. Con affetto e stima.
[#3]
Gent.le Ragazza,
la tua risposta è ricca di spunti che meriterebbero di essere approfonditi all'interno di un colloquio diretto con lo psicologo:
-"oltre ai miei innumerevoli dubbi, sono una ragazza che tenta molto di farsi andare bene le cose"
come se l'insicurezza ti portasse ad avere scarsa considerazione di te
-"Siamo una coppia piuttosto solitaria, che non cerca "baldoria" o luoghi troppo affollati, ed io stento a trovare un'amica di cui riesca a fidarmi davvero"
se la relazione assume una connotazione simbiotica si evolve in una direzione malsana infatti la vostra rete relazionale e quasi inesistente
-"non so dirle se riesco a notare questi suoi "difetti" solo quando il mio ex si fa sentire e mi "da un'altra visione della vita"
su questo aspetto hai bisogno di fare chiarezza dentro di te.
La consulenza on line all'interno di questo portale è un passo preliminare che non può sostituire il colloquio con lo specialista, ciò non significa che ci sia qualcosa di "patologico" ma che è necessario creare le condizioni favorevoli per realizzare un processo di cambiamento che abbia una ricaduta sia a livello individuale che relazionale.
la tua risposta è ricca di spunti che meriterebbero di essere approfonditi all'interno di un colloquio diretto con lo psicologo:
-"oltre ai miei innumerevoli dubbi, sono una ragazza che tenta molto di farsi andare bene le cose"
come se l'insicurezza ti portasse ad avere scarsa considerazione di te
-"Siamo una coppia piuttosto solitaria, che non cerca "baldoria" o luoghi troppo affollati, ed io stento a trovare un'amica di cui riesca a fidarmi davvero"
se la relazione assume una connotazione simbiotica si evolve in una direzione malsana infatti la vostra rete relazionale e quasi inesistente
-"non so dirle se riesco a notare questi suoi "difetti" solo quando il mio ex si fa sentire e mi "da un'altra visione della vita"
su questo aspetto hai bisogno di fare chiarezza dentro di te.
La consulenza on line all'interno di questo portale è un passo preliminare che non può sostituire il colloquio con lo specialista, ciò non significa che ci sia qualcosa di "patologico" ma che è necessario creare le condizioni favorevoli per realizzare un processo di cambiamento che abbia una ricaduta sia a livello individuale che relazionale.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 850 visite dal 24/04/2018.
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