Periodo di confusione
Spettabili Dottori buonasera. Cerchero' di essere breve e concisa. Negli ultimi due anni ho riscontrato molti cambiamenti: un trasferimento all'estero per amore, laurea e abilitazione. Tutti grandi obiettivi, almeno per me, che ho sempre portato avanti con grande forza e determinazione. So che molte persone studiano all'estero, lavorano, portando avanti anche una famiglia. Le mie potranno sembrarvi delle sciocche lamentele eppure non nego di aver avuto spesso dei momenti di crisi in cui non pensavo ce l'avrei fatta. A cio' sono aggiunti problemi familiari che hanno portato i miei genitori a cambiare casa, il terremoto, tutte situazioni a cui ho reagito abbastanza male. Appena terminato il percorso universitario pensavo sarei rinata e invece negli ultimi sei mesi ho riscontrato un fortissimo calo dell'umore, forte confusione assieme ad un senso di scarsa autostima. Non so cosa fare della mia vita. Alle volte mi alzo la mattina pensando di non avere importanza.
Spero di aver reso l'idea, aspetto le vostre risposte.
Cordiali saluti.
Spero di aver reso l'idea, aspetto le vostre risposte.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile ragazza,
i cambiamenti oggettivi che Lei e i Suoi avete dovuto/voluto affrontare La stanno mettendo a dura prova.
Ci aggiunga il "vuoto post-laurea",
di cui quasi nessuno avverte i laureandi
ma che colpisce quasi sempre:
termina la vita da studente e inizia quella da adulto lavoratore,
oppure alla ricerca del lavoro.
Si perdono i punti di riferimento.
Non è automatico dirLe "cosa fare".
C'è però da lavorare sull'adattamento attivo alle nuove situazioni,
prendendole però inconsiderazione una per volta:
tutte insieme delineano un panorama depressivo che però non ha ragion d'essere.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
i cambiamenti oggettivi che Lei e i Suoi avete dovuto/voluto affrontare La stanno mettendo a dura prova.
Ci aggiunga il "vuoto post-laurea",
di cui quasi nessuno avverte i laureandi
ma che colpisce quasi sempre:
termina la vita da studente e inizia quella da adulto lavoratore,
oppure alla ricerca del lavoro.
Si perdono i punti di riferimento.
Non è automatico dirLe "cosa fare".
C'è però da lavorare sull'adattamento attivo alle nuove situazioni,
prendendole però inconsiderazione una per volta:
tutte insieme delineano un panorama depressivo che però non ha ragion d'essere.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 726 visite dal 23/04/2018.
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