Giochi online Ruzzle e possibilità di chattare, dipendenza o gentilezza?

Gentili dottori grazie dell'opportunità che mi offrite per ricevere un Vostro parere su una situazione che mi sta particolarmente a cuore:
La mia ex compagna è una donna separata di 53 anni, ha 2 figli ormai grandi e una nipotina, un lavoro normale e una separazione travagliata di ormai anni fa dopo la quale ha iniziato a frequentare chat online con annessi incontri reali anche sessuali... Dopo ha conosciuto me e con riflessioni e altro è convenuta che i meccanismi di sexdating o social network non fanno per lei e anzi ripudia questo mondo, non ha Facebook né altri social.
Ho scoperto però che giocando ad alcuni giochi online come Ruzzle o altri che offrono la possibilità di chat tra giocatori, lei risponde a qualcuno, parlando anche della sua vita privata fornendo informazioni reali: nome, città, lavoro... Può anche parlare della sua vita privata: figli, ex marito... Etc... Anche per più giorni con la stessa persona ma in genere fermandosi quando dall'altra parte c'è la richiesta del numero telefonico o di continuare a parlare su WhatsApp o al telefono.
La cosa mi ha fatto molto riflettere perché io ho un ottimo rapporto con lei sebbene di amicizia e confidenza ormai, alla mia domanda se chattasse o desse retta alle persone che la contattassero eventualmente su questi giochi, lei ha sempre sostenuto NO, al massimo risponde ad un "Buongiorno", invece di fatto non è così.
Alla mia domanda sul perché senta il bisogno, subisca il fascino della chiaccherata virtuale, lei oltre ad alterarsi per il mio "controllo" adduce spiegazioni del tipo: sono lontani, non cerco sesso, non faccio niente di male, per me è irrilevante, É SOLO GENTILEZZA (la risposta data con più forza).... Io insisto e le chiedo se per lei sia corretto o cosa la spinga a parlare di sé con perfetti sconosciuti dei quali (dalle esperienze passate) conosce già le chiare intenzioni e che magari ha un problema o una dipendenza e che anche fosse solitudine (con una famiglia e lavoro non ce ne dovrebbe essere neanche il tempo) non dovrebbe risolverla dandosi in pasto a questi meccanismi che LEI dice appunto di conoscere e ripudiare! Lei ribatte affermando che sono io ad avere problemi e che faccio una montagna di niente!
Io sono preoccupato sia per il tempo passato sui giochi che per l'uso improprio...
Posso ricevere una vostra opinione in merito?
Grazie infinite...
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente,
premetto che in questa sede è possibile offrire consulti ai diretti interessati e non a terze persone.

Fatta la premessa, le chiedo: da cosa nasce questa preoccupazione verso lo stile di vita della sua ex compagna?

In che modo la disturba il fatto che questa donna passi del tempo a giocare piuttosto che a chattare con sconosciuti?
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Utente
Utente
Un passato problematico di sexdating dal quale è uscita con le ossa rotte.
Il mio interesse è benevolo ovviamente è voler cercare di aiutarla.
Il consulto a terze persone mi sembra ovvio se l'interessato non riconosce un problema ma il mio quesito riguardava "me" nel senso capire se ho individuato un problema in questa persona o meno.
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Dunque vorrebbe in qualche modo prevenire che questa persona possa rivivere esperienze per lei dolorose e questo sembrerebbe portarla a comportamenti controllanti.

Il rischio che lei potrebbe correre è che la sua preoccupazione la possa portare ad alimentare il controllo su questa persona, con tutte le conseguenze del caso per il rapporto amicale in questione.

Provare a controllare certi aspetti di un'altra persona reputo sia un buon modo per poterli potenzialmente esasperare.
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
"Il consulto a terze persone mi sembra ovvio se l'interessato non riconosce un problema ma il mio quesito riguardava "me" nel senso capire se ho individuato un problema in questa persona o meno."

E' come se lei mi dicesse: "so che chi mi risponde qui non può sapere nulla della mia ex compagna, ma vorrei sapere se da ciò che dico ho capito il problema che può avere questa persona".

In sostanza, vorrebbe un parere per comprendere se questa persona deve essere aiutata o meno, ma da quello che ha detto sono cosi poche le informazioni che non è possibile darle alcuna risposta in merito.

Ad ogni modo, qualora abbia il "sospetto" che la sua ex compagna abbia bisogno di aiuto, le può proporre di valutare l'idea di consultare uno psicologo faccia a faccia.

Online, e con le informazioni date, non è possibile darle indicazioni ulteriori.
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Utente
Utente
Già proposto ma lei non riconosce un problema.
Ognuno ha il pieno diritto di gioire della vita come meglio crede.
Saluti e grazie a lei Dott.Arrigo