Depressione post perdita animaletto
Martedì mattina purtroppo ho perso il mio coniglietto nano di un anno e mezzo, di nome Asia. Purtroppo è morto in una maniera assurda e infatti mi sento terribilmente in colpa visto che l’ho cresciuto come un figlio. È morto schiacciato dal divano mentre mia madre lo stava chiudendo (l’aveva visto due secondi prima che andava in un’altra stanza).. spero che sia morto sul colpo perché non meritava di morire, non per una disattenzione poi.
Io non vado quasi mai a scuola e infatti neanche ieri volevo andarci ma ci sono andata.. se solo fossi rimasta sono sicura che non sarebbe mai successo. Quando ho ricevuto la chiamata dicendomi che era morto speravo che fosse un incubo. Quando tornai a casa e realizzai il tutto scoppiai in un pianto assurdo, forse il più intenso della mia vita. La notte ho sognato che me lo portavano dicendomi che era solo uno scherzo, ero felicissima, non ci potevo credere.. poi mi sono svegliata e ho guardato la gabbia: era vuota, Asia non c’era veramente e ho pianto a dirotto. Quando ho pulito la gabbia vedendo che non c’era lui (veniva sempre mentre gliela pulivo) scoppiai a piangere nuovamente. Non penso di aver pianto così tanto in vita mia, non ce la faccio ad accettare la sua morte, il modo in cui è morto, poco dignitoso per lui, una palla da 1,5kg coccolone che amava dormire affianco a me e che mi saltava addosso se avevo qualcosa da mangiare. Il giorno dopo la sua morte mi hanno regalato un nuovo coniglietto di 3 mesi: mi piace ma mi sento terribilmente in colpa nei confronti di Asia. Insomma, dopo un giorno me ne regalano già un altro e mi sembra di non portare il minimo rispetto nei confronti di Asia che ormai non c’è più. So che questo che mi hanno regalato non ha nessuna colpa e infatti lo tratterò benissimo ma continuo a pensare ad Asia. Mi manca tantissimo, vedo in continuazione le sue foto e pensare che non c’è più mi mette una tristezza assurda. Mi dispiace per lui, non merita di stare in un obitorio. Meritava una vita migliore, una vita più lunga, anche più lunga della mia per quanto era buono. Non ce la faccio ad accettare il tutto, non ce la faccio nemmeno a pensare più di tanto al nuovo arrivato perché mi fa sentire completamente in colpa. Mangio pochissimo, non esco più, non vado più a scuola e non faccio più nessun’altra attività che mi tenga impegnata. L’unica cosa che faccio è piangere, tant’è che penso di aver pianto di più in questi giorni anziché in tutta la mia vita. Nemmeno per la morte di mio zio o mio nonno ho pianto, invece per Asia sì. Poi nella mia famiglia non c’è nessun conforto: mia sorella da la colpa a mia madre, mia madre invece piange a dirotto perché il coniglietto era legato moltissimo a lei, tant’è che adesso mi parla di rado e ha sempre gli occhi gonfi. Insomma, va tutto male. Non riesco ad accettare questa morte, non ci riesco proprio. So che dovrei metterci una pietra sopra e pensare al nuovo coniglietto ma non ci riesco proprio. Cosa posso fare? Per quanto tempo durerà ancora?
Io non vado quasi mai a scuola e infatti neanche ieri volevo andarci ma ci sono andata.. se solo fossi rimasta sono sicura che non sarebbe mai successo. Quando ho ricevuto la chiamata dicendomi che era morto speravo che fosse un incubo. Quando tornai a casa e realizzai il tutto scoppiai in un pianto assurdo, forse il più intenso della mia vita. La notte ho sognato che me lo portavano dicendomi che era solo uno scherzo, ero felicissima, non ci potevo credere.. poi mi sono svegliata e ho guardato la gabbia: era vuota, Asia non c’era veramente e ho pianto a dirotto. Quando ho pulito la gabbia vedendo che non c’era lui (veniva sempre mentre gliela pulivo) scoppiai a piangere nuovamente. Non penso di aver pianto così tanto in vita mia, non ce la faccio ad accettare la sua morte, il modo in cui è morto, poco dignitoso per lui, una palla da 1,5kg coccolone che amava dormire affianco a me e che mi saltava addosso se avevo qualcosa da mangiare. Il giorno dopo la sua morte mi hanno regalato un nuovo coniglietto di 3 mesi: mi piace ma mi sento terribilmente in colpa nei confronti di Asia. Insomma, dopo un giorno me ne regalano già un altro e mi sembra di non portare il minimo rispetto nei confronti di Asia che ormai non c’è più. So che questo che mi hanno regalato non ha nessuna colpa e infatti lo tratterò benissimo ma continuo a pensare ad Asia. Mi manca tantissimo, vedo in continuazione le sue foto e pensare che non c’è più mi mette una tristezza assurda. Mi dispiace per lui, non merita di stare in un obitorio. Meritava una vita migliore, una vita più lunga, anche più lunga della mia per quanto era buono. Non ce la faccio ad accettare il tutto, non ce la faccio nemmeno a pensare più di tanto al nuovo arrivato perché mi fa sentire completamente in colpa. Mangio pochissimo, non esco più, non vado più a scuola e non faccio più nessun’altra attività che mi tenga impegnata. L’unica cosa che faccio è piangere, tant’è che penso di aver pianto di più in questi giorni anziché in tutta la mia vita. Nemmeno per la morte di mio zio o mio nonno ho pianto, invece per Asia sì. Poi nella mia famiglia non c’è nessun conforto: mia sorella da la colpa a mia madre, mia madre invece piange a dirotto perché il coniglietto era legato moltissimo a lei, tant’è che adesso mi parla di rado e ha sempre gli occhi gonfi. Insomma, va tutto male. Non riesco ad accettare questa morte, non ci riesco proprio. So che dovrei metterci una pietra sopra e pensare al nuovo coniglietto ma non ci riesco proprio. Cosa posso fare? Per quanto tempo durerà ancora?
[#1]
Gentile ragazza,
mi dispiace tanto per il tuo coniglietto e per l'incidente che sfortunatamente ha subito.
Tutto ciò che dici è assolutamente fisiologico: l'incredulità dinnanzi ad una notizia del genere, il senso di colpa, il desiderio di controllo dell'evento, ecc... ma in questi casi, per quanto possa sembrare banale, è il tempo che aiuta a guardare oltre e a poter accudire un altro animale.
Cordialmente,
mi dispiace tanto per il tuo coniglietto e per l'incidente che sfortunatamente ha subito.
Tutto ciò che dici è assolutamente fisiologico: l'incredulità dinnanzi ad una notizia del genere, il senso di colpa, il desiderio di controllo dell'evento, ecc... ma in questi casi, per quanto possa sembrare banale, è il tempo che aiuta a guardare oltre e a poter accudire un altro animale.
Cordialmente,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 944 visite dal 20/04/2018.
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