Confusione orientamento sessuale dopo l'assunzione di finasteride per la cura di alopecia
Buongiorno Dottore, vorrei chedere un parere professionale per aiutare al mio fratello che si trova in una confusione da stress prolungato.Siamo molto intimi come i fratelli, perciò so tutta la storia.
Ha assunto il finasteride per cura della caduta dei capelli per un anno e poi ha accusato il calo della libido (8 mesi post assunzione) con le sue conseguenze nel rapporto della coppia.
Lo stress e la paura di non avere dovute prestazioni sessuali l' hanno fatto credere che stia diventando un bisessuale o gay e non era attratto dalle donne ma nemmeno dagli uomini.Come se l' avesse accettato come il fatto se non ha la libido,allora, deve diventare un gay o simili.
Ovviamente, la sua compagna non ha reaggisto bene sul mancato desiderio nel loro rapporto anche se l' erezione é stata conservata con qualche disaggio di mantenimento dell'atto sessuale.
Lo stress si trasformava aggiungendo i problemi di lontananza e mancata comunicazione.
Oramai, é talmente stressato che si é autoconvinto in bisessualità nella paura e disaggio.
Anche se é passato un anno circa dopo l' interruzione dell'assunzione del farmaco, la paura é rimasta dentro.
Ha avuto un ravvicinamento con un uomo ma é ancora piú turbato.
Glielo detto che se uno ha paura, lo rifiuta e sta male, allora, non sei al tuo agio e sei sempre un etero e ed é solo lo stress del passato ed autoconvinzione.
Chiedo il vostro consiglio, se il danno causato dalla paura e stress prolungato e l' effetto chimico del farmaco possano causare tutto ciò e se avete avuto un caso simile? Come si può intervenire in questo caso per stabilizzare lo stato emotivo?
Oppure esiste qualche farmaco per equilibrare tutto questo disaggio.
Ora il mio fratello é d' accordo di assumere un antidepressivo a breve termine per aiutarsi piú velocemente e per acquisire la positività ed obiettività del caso.
Mi sembra che lui quasi non voglia credere che questo farmaco abbia gli effetti sulla sfera psicoemotiva e che possano diventare permanenti nel tempo.
Grazie per la visione della mia domanda in anticipo.
Aspetto il vostro punto di vista professionale con qualche dirittiva.
Cordiali saluti
Buona giornata
Alexandra
Ha assunto il finasteride per cura della caduta dei capelli per un anno e poi ha accusato il calo della libido (8 mesi post assunzione) con le sue conseguenze nel rapporto della coppia.
Lo stress e la paura di non avere dovute prestazioni sessuali l' hanno fatto credere che stia diventando un bisessuale o gay e non era attratto dalle donne ma nemmeno dagli uomini.Come se l' avesse accettato come il fatto se non ha la libido,allora, deve diventare un gay o simili.
Ovviamente, la sua compagna non ha reaggisto bene sul mancato desiderio nel loro rapporto anche se l' erezione é stata conservata con qualche disaggio di mantenimento dell'atto sessuale.
Lo stress si trasformava aggiungendo i problemi di lontananza e mancata comunicazione.
Oramai, é talmente stressato che si é autoconvinto in bisessualità nella paura e disaggio.
Anche se é passato un anno circa dopo l' interruzione dell'assunzione del farmaco, la paura é rimasta dentro.
Ha avuto un ravvicinamento con un uomo ma é ancora piú turbato.
Glielo detto che se uno ha paura, lo rifiuta e sta male, allora, non sei al tuo agio e sei sempre un etero e ed é solo lo stress del passato ed autoconvinzione.
Chiedo il vostro consiglio, se il danno causato dalla paura e stress prolungato e l' effetto chimico del farmaco possano causare tutto ciò e se avete avuto un caso simile? Come si può intervenire in questo caso per stabilizzare lo stato emotivo?
Oppure esiste qualche farmaco per equilibrare tutto questo disaggio.
Ora il mio fratello é d' accordo di assumere un antidepressivo a breve termine per aiutarsi piú velocemente e per acquisire la positività ed obiettività del caso.
Mi sembra che lui quasi non voglia credere che questo farmaco abbia gli effetti sulla sfera psicoemotiva e che possano diventare permanenti nel tempo.
Grazie per la visione della mia domanda in anticipo.
Aspetto il vostro punto di vista professionale con qualche dirittiva.
Cordiali saluti
Buona giornata
Alexandra
[#1]
Gentile utente,
La invitiamo a farci scrivere direttamente da lui attraverso un account proprio.
Grazie.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dottore, appunto le scrivo io perché conosco tutti i fatti e lui non ne vuole sapere nulla degli aiuti esterni e per lui sarebbe come un tradimento da parte mia se venisse a sapere che ho scritto io e lo invitano a scrivere.
Vorrei solo sapere, che il farmaco che agisce sulla sfera cognitiva possa causare una confusione cosi. Visto che sta cosi male credo che non sia la strada giusta ma la sua autoconvinzione causata dallo stress e paura interpretata nella piena solitudine fin ora.
Grazie per l' ascolto
.
Vorrei solo sapere, che il farmaco che agisce sulla sfera cognitiva possa causare una confusione cosi. Visto che sta cosi male credo che non sia la strada giusta ma la sua autoconvinzione causata dallo stress e paura interpretata nella piena solitudine fin ora.
Grazie per l' ascolto
.
[#3]
Gentile utente,
"..Vorrei solo sapere, che il farmaco che agisce sulla sfera cognitiva..." .
I farmaci sono competenza dei medici,
ma, come vede,
dall'area medico/andrologica nella quale aveva postato il consulto non ha ricevuto risposta.
"Visto che sta così male"
l'aiuto che può dare a Suo fratello è di convincerlo a rivolgersi allo specialista.
Anche se non è facile aiutare chi non vuole essere aiutato.
Saluti cari.
Carlamaria Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 18/04/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia ai farmaci
Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.