Mancanza d'aria

Gentili dottori,
Pochi mesi fa mi sono ritrovata a chiedere un consulto in cardiologia per risolvere un problema di battiti accelerati, a riposo avevo 120-130 battiti è ciò rendeva impossibile ogni movimento. Mi sono recata dal cardiologo che ha escluso qualunque patologia cardiaca e mi ha prescritto un betabloccante, il tenormin 100, che prendo metà la mattina e metà la sera, e per i miei continui attacchi di mancanza d'aria 10 gocce di alprazig la mattina e 10 la sera.
Soffro di ansia e panico dall'età di 16 anni, sono in cura con una psicoterapeuta da un paio di anni, prima anche ho provato Delle cure psicologiche e psichiatriche ma non ho avuto i benefici sperati.
Nonostante betabloccante e ansiolitici, io continuo a sentire questa mancanza d'aria, ora molto meno ma molto spesso e molto forte quando sto per addormentarmi, tanto che mi verrebbe voglia di scappare in guardia medica al primo segnale di allarme e non vi nascondo che ultimamente dormo vestita, pronta a scappare non so nemmeno io dove.
Mi capita anche di svegliarmi mentalmente ma non con il corpo, ed in quel lasso di tempo che dura 20-30 secondi inizia a mancarmi l'aria, cerco di rimanere calma, mi ripeto che a breve mi sveglierò del tutto, e quando mi sveglio sono affaticata, accaldata e senza respiro.
Ho effettuato anche una spirometria, i miei polmoni sono a posto, ma non riesco a capacitarmi che la mia ansia mi faccia ancora tutto questo male.
Come.tutti gli ansiosi e ipocondriaci, ho Paura che ci sia altro che non mi è stato diagnosticato. Ho anche comprato un pulsossimetro per tranquillizzarmi quando ho queste mancanze d'aria mentre sto per addormentarmi, se non respirassi davvero la mia saturazione sarebbe bassa, ma io non riesco cmq a tranquillizzarmi e credo che forse la saturazione buona non escluda qualcosa di più grave.
Dovrei fare una radiografia ai polmoni?
O dovrei ancora solo sperare che prima o poi la mia ansia vada via? Passo le mie notti così, a sperare di dormire in orari normali, senza soffocare e senza svegliarmi, che quando mi risveglio durante la notte, e mi capita spesso, ho vertigini, mancanza d'aria, tachicardia poca perché ormai prendo il beta.
Potrebbe essere qualcosa legato ai muscoli? Alle apnee del sonno?
Chiedo scusa per lo sfogo e ringrazio chiunque vorrà rispondermi.
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente
per quanto riguarda la sintomatologia ansiosa, le vorrei sottolineare questi due virgolettati che mi sembrano importanti per comprendere come lei sta vivendo questo disagio:

"mi verrebbe voglia di scappare in guardia medica al primo segnale di allarme e non vi nascondo che ultimamente dormo vestita, pronta a scappare non so nemmeno io dove."

"Ho anche comprato un pulsossimetro per tranquillizzarmi quando ho queste mancanze d'aria mentre sto per addormentarmi, se non respirassi davvero la mia saturazione sarebbe bassa, ma io non riesco cmq a tranquillizzarmi e credo che forse la saturazione buona non escluda qualcosa di più grave."

Nel primo caso lei è razionalmente consapevole del fatto che dormire vestita, pronta a rispondere alla sua ansia, non le servirà ad attenuarla, tuttavia è talmente sopraffatta da questa emozione che è come se la assecondasse in qualche modo preparandosi a fuggire da qualcosa che le sembra inevitabile.

Nel secondo virgolettato, ai miei occhi appare ancora più
chiaro il meccanismo di auto-sabotaggio interiore che sta vivendo; ha comprato uno strumento che le testimonia una buona saturazione, ma paradossalmente proprio questo esito la induce ad alimentare la sua preoccupazione che possa soffrire di qualche patologia ben peggiore.
E' come se la soluzione che aveva trovato per attenuare la sua ansia funga in realtà da alimentatore.

Dice di star facendo un percorso di psicoterapia che però non sembra darle sollievo da ciò che sta vivendo, mi chiedo se ne ha parlato con lo specialista che la segue, la richiesta di un consulto in questa sede mi fa ipotizzare che lei abbia perso fiducia verso il collega.
[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore,
La ringrazio per la risposta e per la gentilezza.
Io mi fido della mia dottoressa, ma anche l'affidarmi totalmente a qualcuno è sempre stato uno dei miei problemi.
Come posso uscire da questo autosabotamento?
Crede che tutti i sintomi che ho riferito siano da collegare alla mia ansia?
Anche stamattina mi sono addormentata alle 10 dopo una nottata in bianco, e al mio risveglio ho caldo, sudorazione, vertigini, astenia. È sempre legato alla paura di stare male?
Grazie mille.
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
"Come posso uscire da questo autosabotamento?"

Cominciando ad affrontare quello che dice in questo virgolettato

" l'affidarmi totalmente a qualcuno è sempre stato uno dei miei problemi"

mi riferisco in particolare al fatto che, malgrado lei si fidi della sua psicoterapeuta, ha chiesto comunque parere qui.

Affidarsi a qualcuno implica aprirsi totalmente e rivelare tutto se stesso, se questo non avviene è possibile che dentro di lei rimangano delle zone buie, delle aree che lei non vuole o che al momento non può autorivelarsi perchè fonte di sofferenza.

Le consiglio dunque di trattare quanto dice nel secondo virgolettato con chi la segue perchè questo può aiutare la relazione terapeutica ma soprattutto la conoscenza di se stessa.

"Crede che tutti i sintomi che ho riferito siano da collegare alla mia ansia?"

Credo che, con tutti i limiti che questa sede possa comportare, possa essere verosimile far rientrare i suoi sintomi all'interno di un quadro ansioso, ma anche questo è materiale per la sua psicoterapia.

Non mi rimane che augurarle di poter affrontare le sue paure ed i suoi disagi in maniera quanto più libera possibile nel suo percorso, se ci riuscirà ne uscirà cambiata e di conseguenza cambierà la sua modalità di gestione deli suoi vissuti.
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio dottore, per il suo conforto e per la sua delicatezza nel trattare l'argomento.
Proverò a fare come suggerisce, sperando di trovare una volta e per tutte l soluzione ai miei problemi.
Grazie mille.