Calore al viso, giramenti di testa, pressione alle tempie, confusione, spossatezza, ansia

Salve,

sono un ragazzo di 31 anni, e da svariato tempo soffro, o almeno credo di soffrire, di attacchi d'ansia caratterizzati da una forte sintomatologia (giramenti di testa, pressione alle tempie, confusione mentale, ipersensibilità alla luce, sensazione di svenimento, spossatezza) che mi lascia per molto tempo intontito ed impaurito pregiudicando parecchie delle mie normali attività quotidiane. Non si presentano in nessuna occasione definita o specifica, ma in maniera assolutamente randomica.
Premetto che ho ripreso ad avere queste spiacevoli sensazioni (in maniera ricorrente ed aggressiva) da qualche settimana, ma ne soffro in maniera consapevole almeno dal 2013 in conseguenza di un ricovero per diplopia (che non ha avuto nessuna diagnosi positiva), e dopo numerosi esami non è risultata nessuna patologia.
L'ultimo sintomo aggiuntosi alla lista è una sorta di calore in volto, alle orecchie e agli occhi persistente anche per svariate ore, questo scaturito da un mese a letto lo scorso dicembre per una febbre che non passava trattata con cortisone ed iniezioni antibiotiche e che probabilmente m'ha suggestionato, e appena sento che sta montando inizio a spegnermi e sentirmi male (il volto si arrossa per davvero), ed è peccato perché queste sensazioni mi avevano un po' dato tregua nell'ultimo anno.

Chiedendo in giro e leggendo su internet ho pensato che la psicoterapia potrebbe fornirmi delle risposte, ma in passato sono stato frenato dal farla regolarmente per il costo proibitivo.
Cosa mi consigliate? Questo calore potrebbe avere altre cause?

Grazie
Distinti Saluti
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente
lei parla di "attacchi d'ansia caratterizzati da una forte sintomatologia" ed elenca appunto una serie di sintomi fisici potenzialmente correlabili a forme somatiche.

Noto infine la sua capacità di descrizione nei dettagli dei sintomi e delle sensazioni che accompagnano questi momenti di disagio, lei stesso ipotizza di essersi suggestionato in seguito a una febbre che è durata più del dovuto.

Quanto detto potrebbe indicare la presenza di un'ansia di fondo come espressione di una paura di soffrire di qualche malattia, stato che si acuisce quando accade ciò che dice in questo virgolettato

"appena sento che sta montando inizio a spegnermi e sentirmi male".

La paura di poter vivere certi sintomi potrebbe quindi sfociare nei sintomi ansiosi che portano proprio i sintomi che teme, creando cosi un mantenimento sia della paura che dei sintomi.

In merito al seguente virgolettato

"Chiedendo in giro e leggendo su internet ho pensato che la psicoterapia potrebbe fornirmi delle risposte"

le vorrei dire che un bravo psicoterapeuta non le dirà la causa dei suoi disagi, ma la aiuterà a conoscerla, cosa ben diversa.
Ad ogni modo appoggio la sua idea di valutare un percorso di terapia personale per meglio comprendere le cause del suo malessere.
[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dr. Arrigo,
in effetti penso di avere le idee abbastanza chiare ormai, e il periodo in cui ne ho sofferto di meno è servito per informarmi e potenziare le mie conoscenze in merito.
Ora mi sono tornati, qualunque cosa sia, andrò da uno psicoterapeuta perché sono stanco di vivere in questa sorta di "bolla di confusione e paura".

Ah dimenticavo la derealizzazione...
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