Non riesco più a vivere
Sono sposata da due anni, il mio matrimonio non funziona, ho incontrato poco prima di sposarmi un uomo che mi ha fatto perdere completamente la testa, lui più grande di me ( io 29 anni lui 46) sposato anche lui , ma senza nessuna intenzione di cambiare la sua vita per me . Due anni intensi , vivo sempre nell'attesa di formarmi un futuro con lui , lo amo da impazzire... A gennaio rimango incinta di lui ma stupidamente eseguo un ivg per paura di affrontare la situazione ... Per lui apparentemente non è cambiato nulla .. Io invece da un mese a questa parte non riesco più a vivere, tormentata dal dolore e dai sensi di colpa . Nel frattempo vorrei chiudere la storia con mio marito ma lui non si sta accorgendo di nulla .. Sono logorata dal dolore .
[#1]
Psicologo
Gentile Utente
da ciò che racconta mi sembra come se lei vivesse in una sorta di limbo su più fronti.
Dal punto di vista matrimoniale avverte un forte dolore dato che sta vivendo un matrimonio che fondamentalmente per lei è morto (e mi azzardo a ipotizzare che forse era già morto prima di cominciare); dal punto di vista sentimentale, verso quest'uomo che sta frequentando sente un legame molto intenso che sembrerebbe non essere corrisposto con la stessa intensità e progettualità.
In tutto questo ha eseguito un ivg e mi chiedo se i sensi di colpa lei li collega in toto a questo episodio o anche ad altro.
Mi colpisce infine ciò che dice a proposito della volontà di chiudere il suo matrimonio
"Nel frattempo vorrei chiudere la storia con mio marito ma lui non si sta accorgendo di nulla"
mi sembra come se lei stesse sperando segretamente che fosse suo marito ad assumersi la responsabilità di chiudere questo matrimonio.
Questo forse allevierebbe i suoi sensi di colpa?
da ciò che racconta mi sembra come se lei vivesse in una sorta di limbo su più fronti.
Dal punto di vista matrimoniale avverte un forte dolore dato che sta vivendo un matrimonio che fondamentalmente per lei è morto (e mi azzardo a ipotizzare che forse era già morto prima di cominciare); dal punto di vista sentimentale, verso quest'uomo che sta frequentando sente un legame molto intenso che sembrerebbe non essere corrisposto con la stessa intensità e progettualità.
In tutto questo ha eseguito un ivg e mi chiedo se i sensi di colpa lei li collega in toto a questo episodio o anche ad altro.
Mi colpisce infine ciò che dice a proposito della volontà di chiudere il suo matrimonio
"Nel frattempo vorrei chiudere la storia con mio marito ma lui non si sta accorgendo di nulla"
mi sembra come se lei stesse sperando segretamente che fosse suo marito ad assumersi la responsabilità di chiudere questo matrimonio.
Questo forse allevierebbe i suoi sensi di colpa?
[#2]
Gentile utente, la sua richiesta mi lascia perplessa. Solidarizzo col suo dolore, ma non riesco a capire, dalle notizie che ha fornito, perché mai una giovane donna abbia compiuto una serie di scelte in così vistoso contrasto con i suoi desideri. Per tentare di aiutarla avrei dunque bisogno della risposta a queste domande, su cui la prego di riflettere. Lei, alla vigilia del matrimonio, incontra un uomo che le fa perdere la testa. Evidentemente sapeva già di non amare il suo attuale marito, altrimenti non sarebbe stata così disponibile ad una nuova esperienza sentimentale che è risultata tanto coinvolgente. Allora perché si è sposata? Cosa credeva di realizzare, il pranzo al ristorante? Ma andiamo avanti. L'uomo che lei "ama da impazzire" ha detto chiaro da subito che non cambierà la sua vita per lei. E tuttavia lei vive "sempre nell'attesa di formarmi un futuro con lui". Su che basi? Infine, lei rimane incinta di quest'uomo, "ma stupidamente eseguo un ivg per paura di affrontare la situazione". Lei elimina "stupidamente" (sono le sue parole) il figlio concepito con l'uomo che "ama da impazzire"... e si meraviglia che quest'uomo la ricambi con altrettanta, brutale indifferenza, del resto la stessa che le ha sempre dimostrata? Cara ragazza, attraverso le sue parole, che spero vorrà meglio chiarire, si ha l'impressione che lei, o non sia capace di orientare la sua vita, o abbia una particolare propensione per fare del male a sé stessa, e purtroppo in questo processo "stupidamente" distruttivo vengono coinvolti, oltre a lei, anche altri: suo marito, la moglie del suo amante, suo figlio. Provi a riflettere su questo e ci scriva ancora.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#3]
Gentile utente,
mi permetta di riassumere quanto ci scrive: il dolore per non essere corrisposta dall'uomo da lei amato, unito al forte senso di colpa per suo marito, è così intenso da non consentirle di vivere serenamente questo delicato momento. Sta quindi pensando di porre termine a questo rapporto per porre nuovamente ordine nella sua vita. Se quanto scritto fosse corretto, come intenderà procedere da ora in avanti per gestire il dolore che starebbe vivendo e porre termine al rapporto con suo marito?
mi permetta di riassumere quanto ci scrive: il dolore per non essere corrisposta dall'uomo da lei amato, unito al forte senso di colpa per suo marito, è così intenso da non consentirle di vivere serenamente questo delicato momento. Sta quindi pensando di porre termine a questo rapporto per porre nuovamente ordine nella sua vita. Se quanto scritto fosse corretto, come intenderà procedere da ora in avanti per gestire il dolore che starebbe vivendo e porre termine al rapporto con suo marito?
Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
T. +39 345 465 8419
alessio.congiu@hotmail.it
alessiocongiupsicologo.it
[#4]
Utente
Ecco è questo il punto non so come ci sono finita in questa situazione più grande di me , sopraffatta dagli eventi mi sono lasciata trascinare dalle emozioni e adesso sono arrivata al punto di scoppiare . Tantissime scelte sbagliate che mi stanno rovinando la vita , e sto assumendo la consapevolezza che così non posso continuare . Ho bisogno di essere nuovamente felice e per una volta , forse la prima volta in tutta la mia vita dovrò pensare di mettere la mia felicità al primo posto .
[#5]
Trascinata da intense emozioni, si è ritrovata improvvisamente a vivere la difficile condizione che ci ha descritto, ed ora sta ragionando su come sia potuto accadere il tutto e soprattutto su come poterne uscirne. Cosa pensa possa contribuire per raggiungere questo obiettivo ed iniziare ad essere nuovamente felice?
[#8]
Sembrerebbe quindi che alcuni fattori le stiano rendendo difficile compiere questo importante passo, malgrado ritenga che ciò possa permetterle di vivere in modo più positivo questo periodo. Questa protrebbe essere quindi la richiesta da porre ad uno specialista: comprendere che cosa non le stia facilitando il lasciare suo marito, e definire insieme a lui un piano per poter concretizzare la separazione/divorzio. Data la limitata funzione che questi brevi consulti possono avere, la inviterei pertanto a rivolgersi ad un collega che reputasse empatico e comprensivo delle difficoltà che starebbe vivendo, al fine di essere posta nuovamente nelle condizioni migliori per dirigere la propria vita in modo autonomo, qualsivoglia fosse l'obiettivo che deciderà di porsi, e che le auguro sinceramente di raggiungere.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.6k visite dal 14/04/2018.
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