Dismorfofobia peniena e ansiolitici

Buongiorno,
Sono un ragazzo di 20 che da qualche anno a questa parte soffre della cosiddetta "sindrome da spogliatoio".
Premetto subito che le dimensioni del mio pene risultano essere nella norma: quando è in stato di erezione è ,passatemi il termine, "funzionale" e anche esteticamente mi soddisfa, infatti non ho mai ricevuto riscontri negativi da parte delle partner;il problema si presenta però allo stato di flacciditá, infatti le mie misure sono molto variabili:senza descriverle in termini di centimetri,(perche probabilmemte mi rispondereste dicendomi che le mie dimensioni ,in entrambi i casi che sto per esporre,sono normali) diciamo che quando sono rilassato sono modeste ma pressochè accettabili, mentre nei momenti di stress o dopo aver fatto attivitá fisica si riducono parecchio,creandomi un forte disagio.
Infatti da qualche anno ho smesso di praticare lo sport che amo, proprio per evitare le il momento della doccia con altri uomini ,in quanto solo il fatto di pensare di dovermi denudare in uno spogliatoio maschile crea in me un forte stato ansioso che influisce poi effettivamente sulle dimensioni del mio pene (come infatti sicuramente saprete ansia,stress o fattori esterni come il freddo fanno si che il pene si "ritiri").
Questa fatto è molto dannoso per la qualitá della mia vita,infatti buona parte del giorno mi trovo a pensare a questo mio problema,a quanto vorrei tornare ad allenarmi e superare questa cosa.è diventata una vera e propria ossessione.
Il problema è che non riesco a dare il giusto peso a questo problema, che riconosco essere un po' infantile e superficiale,e quindi non ho abbastanza forza di volontá per provare a tornare agli allenamenti e fare la doccia con i miei compagni.
Ho fatto recentemente anche qualche mese di psicoterapia, con però scarsi risultati, infatti ero riuscito ad iscrivermi ad una palestra pubblica per affrontare di petto questo problema , ho fatto qualche doccia con altri uomini ma sempre con l'ansia addosso , con vergogna ,fattori che ad ogni doccia hanno sempre influito sulle dimensioni del mio pene.
Il mio obiettivo quindi ,come avrete capito, è quello di tornare ad allenarmi e condurre una vita normale eliminando questa ossessione.
Vorrei dunque chiedervi se , l'utilizzo di ansiolitici come lexotan oppure di betabloccanti , possano aiutarmi ad affrontare le prime docce con i miei compagni , inibendo la mia ansia e quindi idealmente tenendo le mie misure come sono quando faccio la doccia a casa da solo, in uno stato di relax.
Vi chiedo inoltre se secondo voi questa procedura puo avere effetti negativi, ad esempio se una volta interrotta, l'affrontare di nuovo una doccia senza l'uso di farmaci possa far ritornare in me lo stato ansioso. Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

l'utilizzo di farmaci è di competenza medica. E dunque le domande relative ad essi vanno postate nell'area specifica.

Peccato che abbia abbandonato la psicoterapia considerato che aveva prodotto buoni esiti: "..ero riuscito ad iscrivermi ad una palestra pubblica per affrontare di petto questo problema , ho fatto qualche doccia con altri uomini ma sempre con l'ansia addosso , con vergogna ,fattori che ad ogni doccia hanno sempre influito sulle dimensioni del mio pene. .."

esiti sia pure migliorabili.

Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Buongiorno,
Legga qusto speciale salute, dovrebbe aiutarla.

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/127-pene-piccolo-dimensione-dei-genitali.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa, ma nel corso degli anni ormai penso di aver giá letto tutte le pagine che discutono l'argomento, compresa quest'ultima.
Vorrei sapere il vostro parere professionale riguardo alla questione ansiolitici, visto che non ho trovato nulla su internet che ne parli in correlazione alla dismorfofobia peniena.
[#4]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile utente,

la dismorfofobia (anche quella che riguarda il pene) fa parte della più ampia famiglia delle fobie. E dunque come tale va trattata.
Una psicoterapia fatta con convinzione e per il tempo necessario + farmaci specifici rappresentano solitamente una cura efficace.

Per quanto riguarda l'aspetto diagnostico e farmacologico è necessaria però una valutazione di persona; La orientiamo dunque ad un esperto del settore:
- Psicologo psicoterapeuta,
- Psichiatra (per l'aspetto farmacologico).

Non attenda oltre. Ne va della qualità della Sua vita.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
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