Dormire da sola
Dopo un anno di fidanzamento tra alti e bassi ma devo dire una storia nel complesso per me soddisfacente, siamo andati a vivere insieme. Al di Là delle sue fortissime resistenze al cambiamento e zero collaborazione in casa (nemmeno per aprire la porta d’ingresso se qualcuno bussava) sono andata via due volte in tre mesi. La prima volta quando dopo una vita sessuale soddisfacente una volta entrati in casa non facevamo spesso sesso e la qualità era scadente, mi chiese dopo qualche tempo di non toccarlo perché lui non voleva sentirsi oppresso dal sesso con me. Andata via tornai dopo due settimane, il sesso era tornato quasi normale ma la qualità sempre scadente
“L la seconda volta sono andata via poiché per più della metà del mese dormivo sempre sola lui passava la notte davanti alla tv a suo dire con la play station e i film. Tornava a letto verso le 4 del mattino ma anche le 5. Io non dissi niente per rispettare il suo spazio personale ma poi scoprii per caso che durante la notte vedeva anche i porno e li mi fece schifo pensare che invece di dormire con me preferiva masturbarsi. Non sono assolutamente scandalizzata dai porno ma dal fatto che li veda con me in casa e privandomi della sua compagnia a letto. Sono ormai fuori da questa storia da due mesi e in casa non sono più tornata non tanto per lo schifo quanto perché lui vuole barattare la sua libertà di fare le 6 del mattino ,con la mia libertà diurna di andare in palestra o vedere mia madre o uscire con le amiche. Lo trovo scandaloso finire una storia perché il mio uomo non vuole dormire con me. Il resto dei giorni è costretto a dormire x i turni di lavoro e nei restanti turni lavora anche di notte quindi io dormo praticamente sempre da sola! finché non cambio idea mi ha detto che lui non molla perché questo per lui è un hobby ( non il porno ma fare tardi la notte perché ovviamente nega i porno!) Io non ho alcuna intenzione di rinunciare alla palestra o a Vedere mia madre per ottenere la sua compagnia notturna
Secondo voi si può finire una storia perché il proprio uomo non ritiene un obbligo dormire col partner?? E questa resistenza per me è indice di una sotterranea dipendenza perché lui è un tipo molto romantico e nn se lo sarebbe fatto dire due volte di dormire insieme... in estate quando non avevamo la televisione in camera in vacanza lui non vedeva l’ora di dormire con me.... secondo voi è possibile?
“L la seconda volta sono andata via poiché per più della metà del mese dormivo sempre sola lui passava la notte davanti alla tv a suo dire con la play station e i film. Tornava a letto verso le 4 del mattino ma anche le 5. Io non dissi niente per rispettare il suo spazio personale ma poi scoprii per caso che durante la notte vedeva anche i porno e li mi fece schifo pensare che invece di dormire con me preferiva masturbarsi. Non sono assolutamente scandalizzata dai porno ma dal fatto che li veda con me in casa e privandomi della sua compagnia a letto. Sono ormai fuori da questa storia da due mesi e in casa non sono più tornata non tanto per lo schifo quanto perché lui vuole barattare la sua libertà di fare le 6 del mattino ,con la mia libertà diurna di andare in palestra o vedere mia madre o uscire con le amiche. Lo trovo scandaloso finire una storia perché il mio uomo non vuole dormire con me. Il resto dei giorni è costretto a dormire x i turni di lavoro e nei restanti turni lavora anche di notte quindi io dormo praticamente sempre da sola! finché non cambio idea mi ha detto che lui non molla perché questo per lui è un hobby ( non il porno ma fare tardi la notte perché ovviamente nega i porno!) Io non ho alcuna intenzione di rinunciare alla palestra o a Vedere mia madre per ottenere la sua compagnia notturna
Secondo voi si può finire una storia perché il proprio uomo non ritiene un obbligo dormire col partner?? E questa resistenza per me è indice di una sotterranea dipendenza perché lui è un tipo molto romantico e nn se lo sarebbe fatto dire due volte di dormire insieme... in estate quando non avevamo la televisione in camera in vacanza lui non vedeva l’ora di dormire con me.... secondo voi è possibile?
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"...La prima volta quando dopo una vita sessuale soddisfacente una volta entrati in casa non facevamo spesso sesso e la qualità era scadente..."
Gentile Utente,
è interessante vedere come la vita sessuale e l'intimità siano completamente spariti una volta entrati nella stessa casa.
Secondo Lei che cosa è successo?
Se il Suo compagno avesse una dipendenza, Lei lo avrebbe notato anche prima, anche in vacanza, mentre i turni di lavoro notturni sembra abbiano un ruolo, dal momento che il Suo compagno ha preso l'abitudine di star sveglio la notte per guardare i porno.
I ricatti, però, nelle coppie non possono funzionare e non portano di certo a buone svolte: è giusto che ciascuno abbia i propri spazi e che la coppia non sia un fortino, ma ciò che mi pare fondamentale è che da parte del Suo compagno sembra mancare il desiderio di stare più tempo con Lei.
Con sesso scadente che cosa intende?
Se Lei asserisce che Le fa schifo un certo atteggiamento, è ovvio che al Suo compagno trasmette questa idea in un modo o nell'altro e quindi lo allontana ulteriormente, mentre credo che -se la Vs intenzione è quella di riconciliarvi- la strada migliore sia quella di incontrarvi a metà strada lasciando perdere alcune pretese e impegnandovi nella costruzione della vita di coppia che, all'inizio, può tirar fuori qualche problema.
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
è interessante vedere come la vita sessuale e l'intimità siano completamente spariti una volta entrati nella stessa casa.
Secondo Lei che cosa è successo?
Se il Suo compagno avesse una dipendenza, Lei lo avrebbe notato anche prima, anche in vacanza, mentre i turni di lavoro notturni sembra abbiano un ruolo, dal momento che il Suo compagno ha preso l'abitudine di star sveglio la notte per guardare i porno.
I ricatti, però, nelle coppie non possono funzionare e non portano di certo a buone svolte: è giusto che ciascuno abbia i propri spazi e che la coppia non sia un fortino, ma ciò che mi pare fondamentale è che da parte del Suo compagno sembra mancare il desiderio di stare più tempo con Lei.
Con sesso scadente che cosa intende?
Se Lei asserisce che Le fa schifo un certo atteggiamento, è ovvio che al Suo compagno trasmette questa idea in un modo o nell'altro e quindi lo allontana ulteriormente, mentre credo che -se la Vs intenzione è quella di riconciliarvi- la strada migliore sia quella di incontrarvi a metà strada lasciando perdere alcune pretese e impegnandovi nella costruzione della vita di coppia che, all'inizio, può tirar fuori qualche problema.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
In vacanza non avevamo la televisione mentre internet si ma la stanza era piccolissima ed era costretto a dormire x forza. Scadente intendo che non si concentra più su di me ma sembriamo due conigli zero preliMinari senza nemmeno svestirci mentre prima il mio corpo era una specie di cosa sacra a cui si dedicava. In casa invece dovevo fare per lo più tutto io, io iniziativa, io preliminari io posizione sessuale predominante. Io vorrei tornare a casa ma il fatto che lui mi ricatti dicendo “se vuoi che dorma con te più spesso, di giorno tu devi allo stesso modo passar più tempo con me e lavorare di meno o uscire di meno ” mi sembra una cosa molto cattiva perché il lavoro non lo decido io e i miei spazi sono già pochissimi. Grazie mille per la sua risposta
[#3]
Secondo Lei come mai il Suo compagno si lamenta del poco tempo che trascorrete insieme?
Come mai il Suo compagno pensa che potrebbe essere possibile per Lei lavorare di meno? Si tratta forse di un pretesto?
In termini di qualità della relazione sentimentale, com'era la Vs vita prima della convivenza, a parte l'aspetto sessuale?
Lei la descrive così:
"Dopo un anno di fidanzamento tra alti e bassi ma devo dire una storia nel complesso per me soddisfacente, siamo andati a vivere insieme. Al di Là delle sue fortissime resistenze al cambiamento e zero collaborazione in casa (nemmeno per aprire la porta d’ingresso se qualcuno bussava)"
Come mai afferma che per Lei nel complesso è soddisfacente?
Scusi la franchezza, ma non si starà mica accontentando?
Come mai il Suo compagno pensa che potrebbe essere possibile per Lei lavorare di meno? Si tratta forse di un pretesto?
In termini di qualità della relazione sentimentale, com'era la Vs vita prima della convivenza, a parte l'aspetto sessuale?
Lei la descrive così:
"Dopo un anno di fidanzamento tra alti e bassi ma devo dire una storia nel complesso per me soddisfacente, siamo andati a vivere insieme. Al di Là delle sue fortissime resistenze al cambiamento e zero collaborazione in casa (nemmeno per aprire la porta d’ingresso se qualcuno bussava)"
Come mai afferma che per Lei nel complesso è soddisfacente?
Scusi la franchezza, ma non si starà mica accontentando?
[#4]
Utente
Grazie per le domande poste. Non pensa che io possa lavorare di meno, lo pretende. Perché ha una mentalità per cui desidererebbe che io non lavorassi. Prima riuscivo ad arginare tutto questo suo essere bisognoso di me, una volta entrati in casa e costituita come dice lui "la famiglia" voleva o si aspettava che io cambiassi il mio ritmo di vita: il lavoro in primis gli dava noia perché ero stanca e a volte irritabile per Lo stress tra casa e lavoro ma comunque mi piaceva questa vita densa. Avrei voluto solo un po' meno maschilismo e più collaborazione da parte sua invece inizialmente ho dovuto combattere perché non metteva nemmeno i suoi panni sporchi nel cesto. Non mi aiutava a sparecchiare dopo una giornata di lavoro, per forza che ero irritabile! Lui pensava che eliminando il lavoro sarei stata meglio è così più dolce e più accondiscendente. Ma io per fortuna non l'ho permesso e ho insistito nonostante la stanchezza. Lui poi ha iniziato a collaborare ma mi ha rinfacciato tutto dopo poco tempo dicendo che io sono una donna che non è fatta x la coppia e che dovrei restare single perché mi piace più stare fuori casa che dentro.
E che secondo lui la casa mi crea ansia.
Ma io ero felice di mettermi alla prova facendo tutto quello che fanno anche tantissime altre donne. L'ansia è un fatto mio perché sono precisa e vorrei fare tutto bene ma non dipendeva dalla casa. Ce l’ho sempre!
Anzi, Amavo quella casa. Era lui il problema. Facendo tardi la sera, la mattina dovevo svegliarlo come un adolescente per farlo pranzare con me nello spacco oltre a cucinare e mangiare e sparecchiare e lavare i piatti, nel giro di due ore scarse....e se qualche volta annoiata dal fatto di doverlo sempre svegliare, non tornavo a casa nello spacco,mi accusava di averlo abbandonato a se stesso. Non so se mi sto accontentando perché penso che nessuno sia perfetto. Certo è che ha provato con questo pretesto a togliermi i miei spazi sia lavorativi ma anche personali... sono molto confusa.
E che secondo lui la casa mi crea ansia.
Ma io ero felice di mettermi alla prova facendo tutto quello che fanno anche tantissime altre donne. L'ansia è un fatto mio perché sono precisa e vorrei fare tutto bene ma non dipendeva dalla casa. Ce l’ho sempre!
Anzi, Amavo quella casa. Era lui il problema. Facendo tardi la sera, la mattina dovevo svegliarlo come un adolescente per farlo pranzare con me nello spacco oltre a cucinare e mangiare e sparecchiare e lavare i piatti, nel giro di due ore scarse....e se qualche volta annoiata dal fatto di doverlo sempre svegliare, non tornavo a casa nello spacco,mi accusava di averlo abbandonato a se stesso. Non so se mi sto accontentando perché penso che nessuno sia perfetto. Certo è che ha provato con questo pretesto a togliermi i miei spazi sia lavorativi ma anche personali... sono molto confusa.
[#5]
Gentile Utente,
innanzitutto mi scuso del ritardo nella risposta.
Lei scrive: "Era lui il problema. Facendo tardi la sera, la mattina dovevo svegliarlo come un adolescente per farlo pranzare con me nello spacco oltre a cucinare e mangiare e sparecchiare e lavare i piatti, nel giro di due ore scarse...."
Ogni coppia ha il proprio equilibrio, ma dal momento che Lei è già consapevole di quanto accade, dei Suoi bisogni e di queste dinamiche, a mio avviso vale la pena fermarsi prima di tornare a casa e riflettere.
E' davvero questo ciò che vuole?
Crede di poter stare bene in un ambiente del genere e con un compagno che la pensa e si comporta così?
Le relazioni che funzionano NON devono essere forzate; senz'altro si può essere tolleranti, comprensivi, ma non perdere la propria identità pur di tentare di fare funzionare un rapporto...
Da quello che descrive sembra molto un rapporto madre-figlio adolescente... che ne pensa?
innanzitutto mi scuso del ritardo nella risposta.
Lei scrive: "Era lui il problema. Facendo tardi la sera, la mattina dovevo svegliarlo come un adolescente per farlo pranzare con me nello spacco oltre a cucinare e mangiare e sparecchiare e lavare i piatti, nel giro di due ore scarse...."
Ogni coppia ha il proprio equilibrio, ma dal momento che Lei è già consapevole di quanto accade, dei Suoi bisogni e di queste dinamiche, a mio avviso vale la pena fermarsi prima di tornare a casa e riflettere.
E' davvero questo ciò che vuole?
Crede di poter stare bene in un ambiente del genere e con un compagno che la pensa e si comporta così?
Le relazioni che funzionano NON devono essere forzate; senz'altro si può essere tolleranti, comprensivi, ma non perdere la propria identità pur di tentare di fare funzionare un rapporto...
Da quello che descrive sembra molto un rapporto madre-figlio adolescente... che ne pensa?
[#6]
Utente
Grazie dottoressa, lei scrive in un modo molto chiaro che lascia spazio alla riflessione. Del rapporto adolescente-mamma ero già un po’ consapevole ma lei me lo conferma. In effetti lui conduce la stessa vita di prima, identica. Mi accusa di volerlo “cambiare” ma era impensabile rimanere negli stessi schemi di prima, è come sei io mi rifiutassi di cucinare perché prima ci pensava mia madre! Da questo atteggiamento adolescenziale si è smorzato tutto l’amore che vedevo in lui e provavo x lui. Ma una domanda essenziale vorrei porle: io soffrivo di dipendenza affettiva; dopo due anni di terapia questa è la prima volta che con molto dolore e titubanza riesco a porre fine a qualcosa che non mi fa stare bene e sono diventata più pretenziosa verso i miei bisogni e la mia persona, molti però, non abituati a questo mio atteggiamento più “forte” pensano che io l’abbia fatto perché non l’amavo abbastanza. Secondo lei è possibile guarire dalla dipendenza affettiva? Cioè non vorrei che quello che io vedo come un enorme progresso fosse banalizzato... col dire ok l’hai lasciato perché non lo amavi. Mi può aiutare a capire. La ringrazio
[#7]
"molti però, non abituati a questo mio atteggiamento più “forte” pensano che io l’abbia fatto perché non l’amavo abbastanza"
Gentile Utente,
con tutti i limiti del consulto on line, di solito questi sono proprio gli effetti di una psicoterapia di successo, nel senso che un trattamento efficace prevede proprio di mettere il paziente nelle condizioni di poter cambiare.
Se quindi Lei ora riesce, pur con la sofferenza (che chiunque proverebbe! si tratta di sofferenza sana e non patologica), a riconoscere quanto accade e ad allontanarsene, direi che la psicoterapia ha avuto ottimi risultati.
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
con tutti i limiti del consulto on line, di solito questi sono proprio gli effetti di una psicoterapia di successo, nel senso che un trattamento efficace prevede proprio di mettere il paziente nelle condizioni di poter cambiare.
Se quindi Lei ora riesce, pur con la sofferenza (che chiunque proverebbe! si tratta di sofferenza sana e non patologica), a riconoscere quanto accade e ad allontanarsene, direi che la psicoterapia ha avuto ottimi risultati.
Cordiali saluti,
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Utente
Dottoressa buonasera le scrivo perché mi sembra di stare per perdere il senno. Ho saputo con tanto di prove che il mio ex ci sta provando con una mia amica con cui qualche settimana fa ho avuto una rottura. Entrambi sapevano che avevo chiuso con l’altro/a. Lui non la sopportava, diceva che era una donna facile e immatura e quasi la odiava perché diceva che per colpa di quelle come lei, gli uomini si umiliavano. Non aveva piacere nemmeno se la vedevo e più volte mi ha detto che secondo lui quando uscivamo insieme, ho fatto qualcosa di losco alle sue spalle. Comunque si sono aggiunti su Facebook e lui ci prova pubblicamente apprezzando le sue foto e le sue frasi che lui un tempo definiva “stupide”. Io mi sento umiliata. La mia amica con cui ho avuto una rottura abbastanza calma e indifferente, non ha perso tempo.. e mi sento due volte umiliata pensando che lei pensi che il mio ex prova attrazione per lei... e chissà da quanto tempo! Io gli ho mandato un sms offendendolo di incoerenza ma lui non mi ha nemmeno risposto. Più vile vendetta non poteva esistere. Ho fatto tanto per riprendermi in mano la mia vita ed ora mi sento tradita, presa di mira. Già una volta lui la contatto di nascosto durante una nostra discussione per sfogarsi, a suo dire, ma lei me lo disse dopo qualche giorno facendomi giurare di non dirlo a lui. Lui la chiamóin tutti i modi perché non aveva mantenuto il segreto ma ecco che ora lha già perdonata. Non so come uscire da questo dolore immenso. Sapevo che magari sarebbe uscito con altre ma questa è cattiveria pura.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.6k visite dal 11/04/2018.
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